Capitolo 4.

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-Harry...Puoi dirmi per una dannata volta dove stiamo andando?- Disse Louis irritato.

Harry lo aveva svegliato il giorno dopo la festa, guidato molto addormentato verso la doccia e aiutato a farsi il bagno; Louis probabilmente avrebbe dormito lì in piedi se Harry non lo avesse svegliato ripetutamente. Il liscio aveva ottenuto una veloce colazione a base di cereali, nella quale solo insisteva nel sapere dove erano diretti e perché lo aveva fatto alzare dal letto in quel modo. Giacché non gli piaceva molto che interrompessero il suo sonno, sempre inacidiva le sue giornate e si arrabbiava per la maggior parte del tempo. Questo rovinava il suo giorno completamente, però nonostante ciò... Rispondeva sempre che gli era preso qualcosa e voleva compagnia.

Louis stava lottando con le sue palpebre nel sedile del passeggero cercando di distrarsi guardando la città. Tra non molto dovevano ripartire e andare in un altro posto e fare un altro concerto, a lui piaceva visitare, e le cose nuove, però non era tanto bravo nel rimanere per un lungo periodo nello stesso luogo, stesso letto, stesso odore e lo stesso famigliare disordine di un semplice e finto Hotel. Non badava al costo, solo un po' troppo alla maledetta ospitalità, il maledetto servizio in camera e le maledette persone che sempre cercavano di entrare nella sua stanza per chi sa cosa da prendere e vendere su internet.

Harry si mordeva il labbro e ogni tanto Louis poteva osservare che il piercing a cerchietto girava, sembrava doloroso, però non si vedeva male su di lui. Si distrasse a pensare su come si sarebbe visto con uno di quelli, chissà non uno sul labbro ma sotto questo, o nel naso, anche se aveva sempre detestato fare cambiamenti sul suo viso, troppo perfetto per queste cose.

-Harry, sto aspettando la tua risposta da un bel po'.- Disse ed Harry frenò, un semaforo rosso si trovava davanti.

Harry lo guardò e i suoi occhi erano brillanti come il suo labbro inferiore per averlo morso. Continuò a guardarlo per dei secondi e a sorridere. Questo sorriso era ampio e molto attraente come qualsiasi cosa che lo riguardava.

Appariva in forma quel giorno, con una camicia a maniche corte, jeans strappati e capelli che neanche avevano avuto un intento di essere sistemati. Louis portava delle scarpe nere abbastanza consumate e sporche, dei pantaloncini con più strappi che tessuto e una maglietta senza maniche che aveva una foglia di marijuana sopra, la maglietta era di Harry anche se prima era appartenuta a Zayn.

Louis guardò fuori dal finestrino mentre Harry mise in marcia di nuovo la macchina e girò a una curva, la strada gli divenne molto famigliare.

-Stiamo andando da Rex?-

Harry non rispose però sorrise, quello era decisamente un grande sì.

Rex era il ragazzo che aveva fatto ogni loro tatuaggio, ogni piercing e orecchino, era un buon amico che portava i capelli rossi da quando ne avevano memoria.

-Ti farai un tatuaggio?- Chiese Louis aggrottando le sopracciglia.

Harry negò con la testa, perché non aveva smesso di sorridere? Potrebbe essere fastidioso per lui, era tanto misterioso e non ne sapeva il motivo, questo lo frustrava un po', prima che finalmente...capisse.

-Oh no, tu non mi obbligherai a farmi un piercing, vero?- Louis allontanò le spalle dal sedile spaventato.

-Me ne farò uno anche io e ti accompagnerò nel tuo dolore.- Cercò di consolarlo Harry sorridendo davanti alla strada, però il sorriso era diretto al suo copilota.

-Non ci pensare neanche, perciò puoi far girare questa fottuta macchina adesso.-

Louis incrociò le braccia mentre stringeva le labbra, oh no, poteva averci pensato se ne avesse avuto voglia ma adesso non avrebbe cooperato per niente, lui non lo avrebbe fatto, non se Harry pensava di ingannarlo e dopo lasciarlo senza via d'uscita nel locale, no.

PARALLELO |LARRY STYLINSON| |Italian Translation| ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora