Capitolo 15.

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Harry decise di diminuire il ritmo del loro bacio quando il suo cuore comincò a battere cosi velocemente che gli sembrava stesse gridando qualcosa che appena poté intendere. Le sue mani diventarono delicate e non più rudi, le allontanò dal sedere di Louis e le portò sul suo petto, facendo sì che questo si contraesse. Louis gemette perché lui necessitava che fosse rude, però tuttavia sapeva che il suo corpo era d'accordo, e aveva placato un po' dei suoi intenti per accellerale, dato che il suo cuore si concentrava nel voler continuare.

Harry si avvicinò e fece sfiorare di poco e con attenzione i loro petti e le loro erezioni, si allontanò dal bacio e lo guardò negli occhi, gli occhi del riccio erano davvero molto brillanti, anche se si trovano nell'oscurità della stanza, Louis sentì che bruciava quello sguardo, che bruciava sopra di lui, e si sentì spaventato, perché non poteva controllare ciò che stava succedendo. Gli baciò il collo, profondamente e lentamente, e non capì perché le sue mani prendessero i capelli di Harry con morbidezza mentre lo faceva, e perché i suoi gemiti erano così dolci, fragili e piccoli, e perché si sentisse esattamente in quello stato.

Harry lasciò una scia di baci per tutto il suo petto, che avevano smesso di essere voraci ed ora erano solo dolci. Non ci furono graffi né succhiotti, e molto meno si parlarono.

Louis tremò di anticipazione, ma c'era qualcosa di più, tremava per qualcosa di più e per tutta quella situazione.

Harry afferrò i boxer di Louis e glieli abbassò, accarezzando con le sue lunghe dita la sua coscia tonica, gli  vennero i brividi e chiuse gli occhi con un piccolo gemito, udibile solo per lui, che proprio adesso se n'era accorto ed era qualcosa in più che non aveva mai conosciuto.

Sentì come Harry sopra di lui si librava dei suoi propri boxer, lo sentiva sopra di lui, pelle contro pelle, e aprì gli occhi per trovarselo mentre lo osservava con attenzione, il suo sguardo era dolce, però...perché bruciava cosi tanto?

Si sentì piccolo quando Harry si avvicinò e lo baciò, non poté evitare di seguirlo, i suoi gemiti non si fermarono, mentre lentamente introduceva un dito dentro di lui, non fu neanche brusco, sentì come se lo stesse aspettando affinché fosse stato sicuro e pronto per iniziare a muovere la mano, aspettò che fosse stato sufficientemente preparato per usare le altre due dita. Louis gemeva però non riuscì a dire una parola.

Harry fece uscire le dita e Louis chiuse gli occhi di nuovo, mentre lo sentiva allinearsi alla sua entrata, la sua testa piena di ricci riposava sul suo collo dove, entrando dentro di lui, lasciò piccoli e dolci baci, e l'altra mano era appoggiata sul suo fianco, con il dito faceva dei circoli.

Quando il più alto si trovò completamente dentro di lui aspettò dei secondi e sentì il suo fiato affannato contro il suo collo, gli venne la pelle d'oca. Louis stava respirando lentamente con la bocca socchiusa mentre usciva da lui lentamente per poi entrare di nuovo, non era neanche rude, né era stato sufficientemente rude per dirgli cose sporche e tantomeno successe viceversa. Il più basso era muto e inevitabilmente gemeva qualche volta mentre si muoveva lentamente e profondamente dentro di lui, si sentiva allo stremo quando cominciò a dire il suo nome nei propri gemiti e questi neanche erano forti, erano sussurri solo per lui.

Harry baciò il cammino dal suo collo alle sue labbra e un po' di più, mentre mantenne un ritmo lento, non sapeva neanche quando si fossero allontanati, però ora si ritrovarono a guardarsi direttamente negli occhi. Louis sentiva il suo petto voler esplodere con il cuore compreso, Harry voleva gridare qualcosa, voleva dirgli una miriade di cose, ma si spaventò al solo pensarle. E fu quando con una spinta particolarmente profonda, senza distogliere lo sguardo l'uno dall'altro, vennero con dei gemiti di una tonalità più alta, ma restarono ancora fragili.

Louis si sentì terrorizzato, e non voleva pensare all'accaduto, però era appena successo. E mentre si recuperavano, nessuno dei due volle dire qualcosa. Harry stava negando a se stesso la verità di tutto, e Louis si stava mantenendo sotto crontollo poiché si sentiva incapace di non poter calmare l'emozione che era passata nel suo petto, e per entrambi era completamente assurdo.

Louis si alzò dal letto e camminò verso il bagno. Per la prima volta si sentiva vulnerabile a camminare davanti ad Harry come se non fosse solo fisicamente nudo, e allora si sedette debolmente all'entrare del bagno, sentì il suo petto stringersi, e voleva piangere, e non aveva la minima idea del perché. Sentì i passi di Harry dirigersi in cucina, lo sentí aprire lo sportello della credenza, sentì il suo sospiro, e mentre la chiudeva.
Poteva sentire la sua tensione dal posto in cui si trovava, sentì come cercava di trattenere il respiro, non volendo singhiozzare, e allora sentì un pugno colpire il tavolo della cucina con rabbia e impotenza, con una miriade di sentimenti che lottavano per uscire, lottavano contro di lui in quantità massiva.

Louis si sostenne sul lavandino, e guardò la sua immagine nello specchio, i suoi occhi erano vitrei, una lacrima scendeva per la sua guancia e il riflesso nello specchio negò insieme a lui, negò un paio di volte in più a se stesso, era così assurdo affrontare la realtà, cosi assurdo che si sentisse singhiozzare per delle stupidaggini, ma lui non era preparato, non lo era per essere innamorato, non voleva che qualcuno rompesse il suo cuore, ed Harry sopratutto, ma non poté neanche negare a se stesso cosa era appena successo.


Loro avevano fatto l'amore.

PARALLELO |LARRY STYLINSON| |Italian Translation| ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora