Zayn Malik.

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"Tu non sei mio amico." Disse stringendo i pugni Louis e riprendendosi dallo shock iniziale.

"Oh LouLou, così mi spezzi il cuore." Rispose l'altro, portandosi una mano al petto e facendo una finta espressione dispiaciuta.

"Che cosa vuoi Zayn?" Chiese a quel punto il castano.

La voce di Louis era un misto tra freddezza e rabbia e la cosa non passò inosservata all'ospite.

"Non pensi che dovrei essere io quello arrabbiato?" Chiese a sua volta Zayn, iniziando a gironzolare per la stanza in cui alcuni divanetti erano presenti.

Louis si riguardò bene dal non rispondere, mentre l'altro dava un'occhiata alle foto di alcuni tatuaggi incorniciati e appesi sulle pareti.

"Sei sempre stato bravo con questa roba." Disse dopo un po', voltandosi verso il diretto interessato; il quale stava ormai stritolando alcuni fogli che erano precedentemente sparsi sul bancone.

Il rumore della carta stretta nel pugno del tatuatore fece sorridere Zayn.

"Pensavo avresti reagito meglio." Sbuffò poco dopo in modo derisorio e questo Louis lo sapeva bene.

"Cosa vuoi?" Ripeté di nuovo lui, cercando di mantenere la calma.

"Vuoi i soldi? Sai che non ce li ho. Lo sai benissimo, porca puttana!" Urlò mollando la presa sui pezzi di carta e sbattendo il pugno sul bancone.

"Quanta rabbia repressa. Ti ho sempre consigliato qualche lezione di Kick Boxe, ma non mi hai mai dato retta." Rispose Zayn facendo una piccola smorfia sulle labbra prima di buttarsi pesantemente sul divanetto al centro sella stanza.

Si tolse il cappellino blu che aveva sulla testa e si passò una mano tra i corti capelli corvini.

"Smettila e dimmi perché mi stai rompendo i coglioni nel mio negozio!" Disse spazientito Louis stringendo la mascella.

"Tuo negozio?" Rise sonoramente Zayn portandosi la testa all'indietro.
"Se non mi sbaglio questo negozio è tanto tuo quanto mio, Tommo." Disse dopo essersi ripreso dalla grossa risata.

"Vattene."
Louis non ne poteva più.

Non poteva sopportarlo.
Non dopo che pensava fosse sparito per sempre dalla sua vita.

"Sai che potrei buttare giù questo posto con un solo schiocco di dita." rispose semplicemente l'altro, accompagnando la frase con il gesto dell'indice e del medio, producendo un piccolo suono che si sentì in tutto il grande negozio vuoto.

Louis si lasciò sfuggire un sorriso nervoso.
Ovvio che lo sapeva.

Lo conosceva bene, anche se la loro amicizia non era durata molto. Lui sapeva chi era Zayn. Sapeva come si comportava con gli amici, ma meglio ancora sapeva come si comportava con chi gli metteva i bastoni tra le ruote o chi gli faceva un torto e Louis, tempo fa, gliene fece uno enorme.

Sapeva che dietro Zayn c'erano decine e decine di persone che lavoravano per lui, perché un tipo come lui era meglio averlo al proprio fianco che averlo come nemico.

La sua fama lo precedeva, specialmente nella Radura.

Alla Radura tutti lo conoscevano perché, volente o no, lui veniva da lì.

"Non lo faresti mai." rispose Louis.

Zayn si guardò in torno e poi rispose "Perché no?" sorridendo.

"A nome dei vecchi tempi." disse Tomlinson, dopo averci pensavo qualche secondo.

Il sorriso di Zayn lasciò spazio a una smorfia quasi di disgusto.
"Un motivo in più per buttarlo giù."

Bleecker Street. || Larry Stylinson [ IN REVISIONE ] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora