Capitolo 24.

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LOUIS

"Che mi dici, allora?" Chiedo giocherellando con la manica della giacca che sono stato costretto ad indossare: è ormai dicembre, e manca meno di un mese al mio compleanno, al mio diciottesimo compleanno.

Ogni volta che ci penso un brivido mi scorre lungo la schiena e non ne capisco il vero motivo: sarà il fatto di diventare maggiorenne? Sarà la promessa che Harry mi ha fatto? Sarà il poter guidare la macchina e non dover più andare a scuola in bus o a piedi?
Davvero non lo so.
In questo momento poi, seduto su di un vecchio muretto assieme a Zayn, i pensieri si sovrappongono come foglie cadute a terra ormai stanche e vecchie per rimanere attaccate all'albero. Parecchie volte il mio amico mi ha detto di sentirsi così stanco da voler lasciare tutto, scappare via lontano dalla scuola, dalla famiglia e da me, perché il rapporto che avevamo instaurato ci aveva fatto più male che bene e lo sapevamo entrambi.
Poi per nostra fortuna sono comparsi nella nostra vita Liam e Niall.

"Niall n-non vuole capire la situazione." Risponde poi dopo innumerevoli secondi.

All'inizio, eravamo una grande squadra noi quattro, sempre insieme e sempre uniti.
Io e Zayn avevamo la nostra amicizia speciale e Liam aveva legato moltissimo con Niall. Erano appena iniziate le superiori a quei tempi, e ora ci trovavamo in quarta. O almeno, io e Zayn lo siamo per colpa di una bocciatura lo scorso anno per una serie di sventure accaduteci come se fossero pedine di un domino.
Tutto andava bene fino all'estate scorsa, quando successe il primo fatto.
Zayn una sera sgattaiolò in camera mia furtivamente completamente fatto.
Salì timido sul mio letto scostando le coperte e stringendosi al mio fianco completamente infreddolito nonostante le alte temperature estive.

"Mi dispiace Lou." Sussurrava contro la mia maglietta stringendola in un pugno.
Non capii subito se stesse piangendo o meno, finché le sue labbra non si posarono sulle mie e, sentendole bagnate e salate, constatai che sì, stava piangendo.
Lo coccolai quella notte nonostante non sapessi cosa fosse successo: nemmeno mi importava, Zayn aveva bisogno di me.

Il mattino seguente quando si svegliò verso le sei, si stropicciò gli occhi e quando realizzò dove si trovasse scattò in piedi urlando di avere fatto una stronzata e così tirò fuori tutto.

Aveva pura paura di perdermi perché si era innamorato:per la prima volta in vita sua si era innamorato di un ragazzo di cui non gli importava solo il corpo, o che non gli serviva per una scopata.
Ero felice per lui, era stupendo che il mio migliore amico si fosse innamorato, ma quando mi disse che il diretto interessato era Niall ci, ci rimasi parecchio male.

Non lo diedi a vedere comunque.
In quel momento ero io ad avere una paura fottuta, quella di perdere i miei amici. Se mai tra loro fosse andata male io sapevo che non si sarebbero mai più parlati, ed il moro non avrebbe nemmeno più parlato a me per un semplice "te lo avevo detto".

Così tacqui lasciandomi fuori da quella situazione, venendo comunque risucchiato giù da tutti quei casini in qualunque caso.

"Louis, ascoltami."

"Sono tutto orecchie Zi." Rispondo serio battendo leggermente le mani sulle tasche della giacca.

"Prenditi cura di Niall okay?"

"Cosa? Perché, spiegati." Chiedo cominciando a sentire i palmi sudare e il cuore accelerare i battiti.

"Torno a Bradford. Dopo tutti questi anni a combattere per andarmene da qui, quando avevo finalmente trovato il mio posto felice ecco che me lo distruggono."

Sento quanto la sua voce si rompe nel dire quelle parole.
Io evito di dirne, sapendo per certo di scoppiare a piangere come una femminuccia, ma cosa ci posso fare se è una delle cose migliori che abbia?

Capisco poco dopo che in quel momento nessuna parola sarebbe mai abbastanza, così con il cuore pesante e gli occhi colmi di lacrime, mi getto tra le sue braccia stringendolo più forte che posso a me.
Stringo quel corpo come se fosse la mia ancora di salvezza, come se se mai lo lasciassi, scivolerei giù senza mai più risalire. Sento le guance bagnarsi per colpa di qualche lacrima spessa sfuggita dalla presa dei sentimenti.

Allontano di poco il mio viso dall'incavo del suo collo per prendere il suo tra le mie mani e lasciargli un tenero e casto bacio sulle labbra: un bacio d'addio.

"Farò tutto ciò che vuoi. Tutto."

"Allora non mi dimenticare."

Il suo viso è privo di emozioni apparenti, ma io so per certo che sotto quella corazza dura e cattiva si nasconde un'anima fragile e bisognosa di affetto.

Mamma mi ha sempre detto che ci si accorge della mancanza di una persona solo quando essa non c'è più, ma questo tra noi non è mai successo, perché è come se ci fosse un legame che ci unisce, e nonostante ci separassero pochi metri, ci saremmo sempre mancati, e quell'anno passato lontano aveva bisogno di più tempo per essere colmato, ma tempo non ce ne era, non più.

⭐️N/A

Ho voluto aggiornare nonostante l'ora, quindi mi scuso per eventuali errori, domani li ricontrollerò!

Notte stelline 🌸

a little mistake ❀ l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora