Capitolo 16.

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"Benvenuto nella mia umile dimora" dice Harry entrando nel suo appartamento che, a dirla tutta, è grande quasi quanto casa mia per intero.

"Se per te questo può essere definito umile, allora buon per te!"

Mi tolgo la giacca e l'appoggio su di una sedia come mi è stato indicato. Sono molto nervoso, dopotutto sono a casa di Harry e fino a prova contraria siamo soli.

Non so come comportarmi, cosa dire o cosa fare. Perché mi ha portato qui? Non vorrà mica... Oh Dio spero proprio di no.
Non sono fisicamente e psicologicamente pronto, per lui ovviamente.
Durante i primi anni di liceo infatti non avevo proprio una bella fama a scuola, il sesso per me era una cosa quasi all'ordine della settimana - se così si può dire- solo che le dirette interessate erano solo ed esclusivamente ragazze.

Solo un paio di anni fa, infatti, conobbi Zayn, e da lì tutto cambiò. Era iniziato come un gioco, lui non aveva mai nascosto la sua bisessualità, mentre io non mi ero mai soffermato su un'etichetta in particolare. Ho sempre provato attrazione verso i ragazzi ma non era mai stato nulla di serio, ma dopo aver conosciuto Zayn, tutto era cambiato. Mi ero preso una cotta colossale per il moro, tanto da fare tutto ciò che mi venisse richiesto da quest ultimo. Lui ovviamente, non ricambiava, e mi usava per sfogare le sue voglie. Non avevamo mai fatto sesso vero e proprio, eppure la voglia era sempre troppa.

Solo quando sento una mano sulla mia spalla mi riscuoto dai miei pensieri, e mi giro verso il riccio.

"Tutto bene?"

"Sì, scusami."

"Vieni allora, siediti pure. Vuoi qualcosa?"

"No grazie, sono apposto così." rispondo sedendomi sul divano leggermente a disagio.

Mi guardo attorno e continuo a rimanere sbalordito dalla bellezza di quel loft.

La tv è più di 50 pollici, è davvero enorme. Il divano è bianco di pelle, e si abbina a tre poofs posizionati dalla parte opposta del salotto. Alle pareti sono appesi numerosi quadri di arte contemporanea e foto, probabilmente, della sua famiglia.

Dopo qualche minuto sento il divano affondare sotto il suo peso, e me lo trovo a pochi centimetri di distanza.

"M-mi dispiace di averti portato qui, forse è stata una cattiva idea." dice piano abbassando lo sguardo.

Prontamente mi avvicino di più a lui posando una mano sul suo ginocchio.

"E' tutto okay, davvero. Solo, non so come comportarmi con te. E' così complicato capirti.

"Beh, forse dobbiamo solo sciogliere un po' il ghiaccio." risponde quasi malizioso Harry avvicinandosi pericolosamente al mio viso.

Sono. In. Completo. Panico.

La sua mano si appoggia dolcemente al mio viso, e lì mi sciolgo assieme a tutto il 'ghiaccio' tra di noi.

Le sue labbra si posano poi sulle mie, prima timide, scontrandosi in un bacio casto. Sento le sue labbra muoversi sulle mie come a volerle divorare, io, non sapendo cosa fare, ricambio il movimento sulle sue cercando di approfondire il contatto.

Non è di certo il nostro primo bacio, ma mi sento agitato come se lo fosse: sento le gambe farsi molli e ringrazio Dio di essere seduto altrimenti sarei già caduto dritto e filato a terra.
La mia faccia sta andando a fuoco, e il mio cuore potrebbe esplodere da un momento all'altro.

Non so dove mettere le mani, quindi opto per i suoi ricci così invitanti.

Dopo qualche minuto sento la sua lingua passare tra la fessura delle mie labbra, ed io istintivamente le dischiudo per dargli libero accesso.

Le sue mani, molto più grandi delle mie, si posano nuovamente sulle mie natiche, tirandomi un po' su e guidandomi sulle sue cosce.

Sono a cavalcioni su di lui, e continuo a baciarlo intensamente, facendo scorrere le mie mani lungo le sue spalle e la sua schiena. Le sue stringono il mio sedere facendomi gemere tra un bacio e l'altro, e sento sotto le mie labbra il suo sorriso malizioso.

Mentre cerco di sistemarmi meglio, muovo senza farlo apposta, il bacino contro il suo, notando con mia sorpresa il cavallo dei suoi pantaloni farsi stretto.

Mi sento fortemente in imbarazzo, ma l'eccitazione che cresce dentro di me è troppa per potermi fermare proprio ora.

Continuo nei miei movimenti su di lui, aumentando il ritmo ogni qual volta che le sue mani stringono di più le mie natiche o che dalle sue labbra un gemito di approvazione esce.

Sento di essere abbastanza confidente con la situazione e cerco di avvicinarmi alla cintura dei suoi pantaloni, ma di colpo le sue mani stringono i miei polsi fermandomi.

"Forse è meglio che ci fermiamo Lou.

E come se già tutto quello non fosse abbastanza imbarazzante, annuisco scendendo lentamente dalle sue cosce e tornando a sedermi sul divano.

Quando mi accorgo di essere davvero parecchio eccitato, accavallo le gambe e cerco in qualsiasi modo di coprirmi.

Vedo Harry sorridere di fianco a me.

"Louis, ehi guardami, tranquillo. N-non sei l'unico okay?" mi dice ridendo "e giuro che avrei continuato, non è che non mi sia piaciuto, solo andiamo con calma okay?"

"Sì e grazie"

"Grazie a te piccolo" Dice infine baciandomi dolcemente.

Propone di accendere la tv, e io sono felice di accettare la sua proposta.

E' pomeriggio inoltrato ormai, e dovrei tornare a casa, ma ora con la testa appoggiata alla spalla di Harry, e un suo braccio intorno alla mia vita, mi sento terribilmente a casa.

a little mistake ❀ l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora