Capitolo 8

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#Pov's Caterina

Verso le due andai a casa perchè non mi facevano stare lì, i suoi genitori sono stati informati e quando loro sono venuti io me ne andai, anche se non volevo, mi accompagnò un'amica di mia mamma che lavorava lì e aveva appena finito il turno. "Grazie mille" dissi sorridendole e scesi dalla macchina. Trovai mia mamma addormentata sul divano con una tazza di caffè sul tavolino, secondo me ne beve troppo, ma vabbè, la copro e salgo al piano di sopra mi tolgo le scarpe, metto il pigiama e vado a dormire.

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Suona la sveglia, ma non voglio alzarmi, è troppo presto. Mi alzo lo stesso però, oggi è venerdì devo farcela, vado in bagno a lavarmi e a vestirmi. Quando sono pronta sono le Sette e quindici, scendo per fare colazione ma trovo solo del latte e dei biscotti, nessuna traccia di mia mamma. Allora decido di chiamarla "Pronto Caterina" rispose "Signorinella dove sei?" le chiesi imitandola "Sono in un colloquio e ti ho lasciato un biglietto" mi rispose "Okay comunque vado, ciao" le dissi chiudendole il telefono in faccia. Posai i biscotti, misi il latte nel frigo e presi delle fette biscottate e marmellata. Quando finì di mangiare e di riordinare si fecero le Sette e trenta e chiamai Lucas per sapere come stava. "Coglione" dissi non appena mi rispose "Buongiorno anche a te" disse ridendo "Come stai?" gli chiesi "Devo stare a riposo per 3 giorni almeno, sto facendo le ragnatele su questo letto" mi disse "Almeno ci sono infermiere carine?" dissi facendo un sorrisetto, anche se lui non poteva vedermi. "Magari, mia mamma ha insistito per farmi portare a casa, e quindi sono solo con questo stupido telefono" disse sbuffando "Comunque vado a scuola, a dopo cucciolo" dissi e riattaccai. Mi avviai sola a scuola, e siccome non sapevo cosa fare chiamai a Anna e iniziammo a parlare del più e del meno. "Comunque vita devo chiudere, ciao vita" le dissi riattaccando quando arrivai a scuola. Quando Jenny mi vide si gettò sulle mie braccia e io l'allontanai "Come sta Lucas?" mi chiese "Non ti interessa" le dissi sorpassandola "fino a prova contraria io sono la sua ragazza" disse seguendomi al mio armadietto ma io la ignorai "Allora?! Sei cretina?" disse picchettandomi la spalla. Chiusi l'armadietto di colpo mi girai verso di lei "Senti stronza, intanto non mi toccare, in secondo luogo Lucas, il tuo così detto ragazzo, sta male e tu non ti sei nemmeno azzardata a chiamare, o a informarti, perchè non te ne fotte un cazzo, hai fatto solo spettacolo piangendo" le dissi minacciosa "Senti tu non chiami stronza a nessuno, chiaro?" disse spingendomi "Cogliona come osi" dissi gettandomi su di lei. Le tirai i capelli e ad un tratto qualcuno ci divide, non so chi sia, do pedate anche a lui, mi girai e vidi il mio professore di scienze "Signorina Besic, cos'è questo atteggiamento?" disse richiamandomi. "Professore mi ha picchiata" disse quell'attrice di Jenny gettandosi su di lui e scoppiando in un pianto teatrale. "Ho visto tutto, non c'è bisogno che mi ricordi cos'è successo" disse lui allontanandola. "Allora ha visto che io le ho tirato i capelli solo per leggittima difesa, vero?" Dissi al professore "Si ma venivi a chiamare me o un altro insegnante invece di reagire così" disse lui "Ma nemmeno se eravamo in prima elementare" dissi alzando gli occhi al cielo "Signorine seguitemi, entrambe dal preside" disse e noi lo seguimmo. Arrivati all'ufficio, il preside ci fece accomodare su delle poltroncine davanti la sua scrivania "Perchè queste ragazze sono qui?" chiese il preside al professore "La signorina Besic è stata spinta dall'altra e lei ha replicato gettandola a terra e tirandole i capelli" disse lui "Bene, può andare, mi lasci solo con loro" disse il preside rivolgendosi al professore e quest'ultimo se ne andò. "Allora ragazze, io ho tante cose da fare quindi risolviamo questa faccenda, perchè l'hai spinta?" chiese rivolgendosi alla stronza "Perchè lei mi ha preso in giro con parole forti" disse e si asciugò gli occhi come se fosse ferita e stesse piangendo davvero, ma che Stronza. "Si ma questo non significa che dovevi spingerla" continuò lui "Si ma questo non significa che doveva buttarmi a terra e tirarmi i capelli" disse lei "Si giusto" disse lui. "Quindi ora lei sarebbe la vittima?" chiesi indicandola "La tua reazione è stata esagerata, però lei non doveva spingerti quindi datevi la mano e finiamola qui" concluse lui guardandoci. Lei mi porse la mano ma io non gliela strinsi "Non stringerò mai la sua mano, quindi se non le dispiace, io avrei delle lezioni da seguire" dissi alzandomi "Oddio nemmeno rispetto per il preside" disse lei "Io non sono una lecchina" dissi e me ne andai in classe.
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Quando uscì da quell' inferno chiamai mia mamma per sapere dov'era ma non rispose quindi le lasciai un messaggio nella segreteria telefonica. Decisi di fare una sorpresa a Lucas, andai al bar e comprai due cornetti con la Nutella e andai verso casa sua. Arrivai dopo circa quindici minuti così bussai, venne ad aprirmi suo fratello Nicholas "Hey Caterina, entra" disse facendomi entrare "Hey Nicholas grazie" dissi entrando "Lucas è al piano di sopra, però non si sente molto bene quindi non potete fare niente" disse facendomi l'occhiolino "No tranquillo non facciamo niente" dissi ridendo e andai da Lucas. "Hey bellissimo" dissi entrando e dandogli un bacio nella guancia "Hey Caterina" disse abbracciandomi "Guarda cos'ho portato" dissi mostrandogli la busta con i cornetti. "Io ti amo" disse alzandosi "anch'io ma stai seduto" gli dissi "Mi hanno solo picchiato non sto morendo" disse lui ridendo. Ci sedemmo sul letto e iniziammo a mangiare "cos'hai fatto di bello oggi?" Gli chiesi dando un morso al mio amato cornetto "Nulla, tu?" Disse imitandomi "Emh, ho tirato i capelli a quella stronza della tua così detta ragazza e poi ho seguito le lezioni" dissi senza dargli troppa importanza. "Cosa? Perché?" Chiese serio. Così iniziai a dirglielo "Oh" rispose non appena finì. "Oh il cazzo" dissi "Ma poi, ripensandoci bene perché a lei non l'hanno nemmeno toccata?" Continuai, lui non parlò. Stette in silenzio. "Caterina stai parlando della mia ragazza quindi esigo che tu non ne parli così" disse secco "Lucas ma è evidente, apri gli occhi " continuai io. "Caterina smettila" disse seccato "Okay, pensala come vuoi" dissi. Lui non mi rispose. "Hey Coglione, non vorrai mica prendertela" dissi "Ma stiamo parlando sempre della mia ragazza" disse lui "Ma lo sai che ti voglio bene" dissi "Anch'io" rispose.
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Ragazze spero vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate. Ve se ama❤. Scusate gli eventuali errori. All the love


.Happy. {Harry Styles}Where stories live. Discover now