1

331 22 13
                                    

Atto primo
CADERE

Era dentro la torre del tempo, dopo giorni di ricerca aveva trovato la sua prima vittima. Si chiamava Jadusable ed era il nuovo proprietario del suo gioco. Perché non sfruttare quella nuova occasione? Insomma ce l'aveva proprio davanti agli occhi, era un'occasione fantastica, no?
Aveva appena comprato il gioco e già ci stava giocando. O sono io che gioco con lui? Pensò il killer.
Fece fare un po' di giochetti con il nome del personaggio passando da Ben a Link ma il ragazzo non si preoccupò e continuò a giocare.
"Penserà che sia un bag" farfugliò, facendo cambiare per l'ennesima volta il nome del personaggio.
Passarono i giorni e continuava a giocare con il suo nuovo amichetto. Aveva iniziato a far apparire un statua, molto inquietante, alla spalle del personaggio che guardava sempre lo schermo rendendo il tutto più pauroso. Si piazzò dietro lo schermo del videogioco e guardò la sua reazione. Era spaventato e inquieto e...curioso? Si nei suoi occhi vedeva della curiosità anche se l'inquietudine prevaleva.
Piano piano fece comparire scritte inquietanti. La sua preferita era "You have met with a terrible fate, haven't you?".
Dopo giorni di giochi il povero ragazzo aveva iniziato ad impazzire diventando ossessivo nei confronti del gioco e nel scoprire cosa c'era dietro. Scriveva tutto quello che succedeva su un sito internet di cui l'elfo si era preso ben presto il controllo.
Era il fatidico giorno! L'avrebbe ucciso.
Jadusable accese il gioco e iniziò a giocare per la sua ultima volta.
Ben iniziò a ridere malsanamente facendo sì che il venditore di maschere e l'altro personaggio lo seguissero nella sua folle risata. Il ragazzino non fece un piega, se non un po' di incertezza nei suoi occhi.
Fece comparire nuove cose sullo schermo andando a far spaventare Jadusable.
"You have met with a terrible fate, haven't you?"
Uscì dal gioco mentre lui lo stava guardando incredulo.
Fece cadere il videogioco sulla moquette e strisciò per terra. Si allontanò dal ragazzo andando a finire con le spalle contro il muro: era in trappola.
Ben era fermo a qualche passo da lui. Vide che allungava una mano per prendere una mazza da baseball. Poi si alzò lentamente.
-Chi sei?- gli chiese impugnando saldamente la sua "arma". Ben rise di gusto vedendo quanto era patetico e stupido nel pensare che potesse batterlo con quella mazza. Lui lo guardò confuso e sotto shock.
Ben si avvicinò lentamente con un sorriso malato sul volto. Passo dopo passo arrivò con il naso che toccò il suo.
-Sono Link- sussurrò con un sorriso che arrivava fin quasi agli zigomi.
-Che vuoi da me?- urlò tremando.
-Voglio il tuo sangue- rise, leccandosi le labbra.
-Sai io ti posso aiutare-
-Nessuno può aiutare un mostro- disse ridendo malsanamente.
-Ho una proposta da farti-
Come osa parlare a me così? Lo sto uccidendo e lui cerca di contrattare? Stiamo scherzando?
-Cosa vuoi dire?- anche se trovava patetico il comportamento di sto ragazzino pensava che potesse essere interessante ascoltarlo.
-Io ti aiuto e controllare i tuoi poteri?- propose, chiedendosi se i suoi privilegi potessero essere chiamati poteri -e tu in cambio mi risparmi-
-So già tutto su di me- disse sibilando.
-Tu non sai nulla invece-
Ben ringhiò furioso. Nessuno poteva permettersi di parlargli in quel modo, lui era superiore a tutti e tutti dovevano portargli rispetto, nessuno escluso.
-E cosa non saprei?- disse ad enti stretti, cercando di trattenere la rabbia.
-Secondo me non sai proprio nulla. Ti sei accorto che hai cambiato volto? Ti sei accorto che stai manovrando dei fili elettrici? Ti sei...-
-Sta zitto- disse, ringhiando.
Si guardò intorno vedendo il muro bucato e dei fili elettrici che fluttuavano come dei serpenti, il suo viso inoltre era per metà in versione mostro e dall'altra era un semplice ragazzino dagli occhi azzurri.
Si toccò il viso sporcandosi le mani di sangue.
-Cosa vuoi in cambio?-
-La vita- rispose lui.
Lo allettava quell'idea. Si disse che avrebbe sfruttato il ragazzino fino a quando non sarebbe riuscito a controllarsi perfettamente e alla fine lo avrebbe ucciso; come da programma.
Non gli andava di sprecare un'occasione del genere. Scoprire tutto su se stesso poteva aiutarlo a diventare più forte.
-Accetto- disse sorridendo beffardo a Jadusable -Ma tu devi far finta di essere morto, devi scomparire dalla faccia della Terra-
-E come faccio?-
-Scrivi sul tuo fottuto blog che il famoso protagonista del videogioco ti ha ucciso postando un ultimo video. Semplice- disse facendo un gesto di noncuranza con la mano.
-E i miei famigliari?-
-Non me ne frega un cazzo, se vuoi che vivano sia loro che tu, devi fare quello che dico io- lo zittì, puntandogli un dito contro.
Il ragazzo gli porse la mano e lui senza guardarla si voltò e non la strinse. Non si abbassava a certi livelli. Il suo era un patto di sangue, lo stesso sangue che avrebbe versato Jadusable dopo averlo sfruttato del tutto.
-Cerca di scomparire al più presto. Ci troviamo nel bosco fuori città, lì c'è una vecchia casa in rovina. Porta tutto quello che ti serve per sopravvivere e ovviamente il gioco. Se no non ti posso raggiungere in fretta-
-Okay, domani sera credo di poter essere lì!- annunciò, quasi felice.
-Non dovresti essere così felice. Stai più attento alle tue emozioni, mi danno sui nervi-

The maskDove le storie prendono vita. Scoprilo ora