Capitolo 35

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L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.

Oggi è l'ultimo giorno sulla nave, domani mattina dobbiamo scendere e poi andare a casa. In tutti i posti rischiosi in cui abbiamo fatto sesso, abbiamo scelto un nuovo posto per finire in modo perfetto la nostra luna di miele.

Ho indossato le palle tutte le notti come ho promesso a Chase e anche stasera non ci sarà alcun differenza. Stasera, durante la cena, hanno messo su una canzone d'addio, era stato molto bello e mi rese anche triste perchè tutto questo sta per finire, desidero che non ci fosse alcuna fine.

Mi emozionai un pochino, per tutto questo tempo abbiamo avuto sempre lo stesso staff e li abbiamo conosciuti uno ad uno e sappiamo da dove vengono, è come se ora lasciamo dei nuovi amici, ma questo non fermerà ne me ne Chase ad avere una fantastica notte dopo cena.

Voglio tutto quello che abbiamo fatto la prima notte e anche di più, voglio che Chase si faccia pregare di fermarsi, voglio che mi chiami con tanti nomi sconci, voglio che mi sculacci, che mi scopi e che mi leghi in diverse posizioni per tutta la notte, non m'importava dormire stanotte.

Abbiamo utilizzato delle cose limitate, solo quelle che abbiamo portato e appena torneremo a casa voglio che Chase lo rifaccia, dannazione essere sposati fa degli strani effetti agli ormoni, mi sentivo come una dannata dipendente dal sesso, ma sono sicura che a Chase non importi; non c'era niente di male in un po' di appetito sessuale salutare.

Stavamo aspettando il dessert quando Chase alzò il livello delle palle e mi aggrappai al tavolo cercando di non gemere.

"Fermati." Mi lamentai, mi sta tormentando da tutta la sera con il risultato che ho le mutandine tutte fradicie.

La sua mano scivolò sulla mia coscia, sotto il mio vestito e annaspai appena le sue dite fecero contatto con il mio clitoride.

"Verrai per me qui." Chase toccò il filo che era attaccato alle palle e velocemente chiusi le gambe ma lui le riaprì.

"Basta." Mi guardai attorno e grazie a Dio non avevamo richiamato su di noi l'attenzione.

"Verrai qui e anche nella nostra stanza ed io verrò sul tuo corpo prima di scoparti, assaggiarti, legarti." Disse mentre le sue dita continuarono a muoversi ed afferrai la sua coscia, infilzandolo con le unghie.

"Vi sentite bene signorina?" Chiese il nostro cameriere.

"Si, solo un po' di mal di mare." Mentì. "Oh beh, noi vendiamo al negozio delle pillole per il mal di mare." Gli sorrisi.

"Grazie." Ci diede il nostro dessert.

"Mangia." Mi disse Chase e le mie mani erano un po' tremanti mentre presi la forchetta per prendere un morso della torta al cioccolato ma Chase mi prese la forchetta e tagliò un pezzo della sua torta prima di offrirmela e presi un morso mentre infilò le sue dita dentro di me, gemetti a bassa voce contro la forchetta che era nella mia bocca e succhiai il materiale metallico per togliere tutta la cioccolata.

"Tu non ne vuoi?" Gli chiesi dopo che mi offrì un altro morso e abbassai la testa e notai che era molto eccitato.

"Merda." Lo volevo così dannatamente tanto in questo istante.

"Questo è quello che mi fai." L'altra sua mano coprì la mia e pressò il mio palmo contro la sua erezione.

"Portami in stanza."

"Non fino a quando vieni, piccola puttanella , in una stanza piena di persone." Sogghignò, Chase tirò il filo collegato alle palle e lo tirò leggermente fuori per poi farlo rientrare, e le mie pareti vaginali si restrinsero attorno all'oggetto e continuò a scoparmi con le palle.

Dominating Love [Book 2]- Italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora