Capitolo 3

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L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.

Riley iniziò a prendersi più responsabilità a lavoro in quella settimana, mentre io ero stressata per il fatto che ce ne andremo, ma non avevo alcuna scelta. Chase preparò le nostre valigie e le mise in macchina così che ce ne potremo andare dopo il lavoro venerdì, penso che tornare a casa e cambiarci per lui era una perdita di tempo.

Non mi ha mai detto dove andremo ma guidò per un paio di ore prima di parcheggiare davanti all'hotel. Mi aprì la porta e ci dirigemmo verso la nostra camera. Era bellissima la stanza e il balcone dava la vista sull'oceano.

"Ti piace?" Si avvicinò a me da dietro e circondò le sue braccia attorno al mio bacino.

"E' bellissimo." Dissi.

"Ora è tempo di rilassarsi. Ho ordinato la cena e il vino. Puoi iniziare a farti il bagno ed io aspetterò qui per quando arrivano a portarci il cibo." Mi baciò il collo e si allontanò da me. Andai in bagno e fu gratificante quando mi tolsi i tacchi. Mi legai i capelli e guardai l'enorme vasca da bagno.

Era una jacuzzi e ci sarebbe passato molto tempo prima di riempire tutta la vasca, così aprì l'acqua e la misi a temperatura ambiente per poi tornare in camera da letto. Misi le mani sulla cerniera della gonna quando le grandi mani di Chase si misero sulle mie e lentamente mi slacciò la cerniera e fece cadere a terra la gonna, mi girò così da slacciarmi lentamente la camicetta.

E' passato un po' di tempo dall'ultima volta che abbiamo avuto un momento di intimità e il mio cuore stava battendo veloce come se fosse la prima volta che stavamo insieme. Fece scivolare le sue mani tra le mie spalle così da far cadere anche la camicetta a terra.

Sapevo che dovevamo partire così stamattina ho indossato della biancheria intima che sapevo avrebbe fatto contento Chase e gemette in approvazione.

Mi baciò il collo e mi vennero i brividi e il mio corpo lo desiderava. Feci correre le mie mani sulla sua maglietta sbottonata e Chase gemette quando lo graffiai gentilmente sul petto e sugli addominali. Gli tolsi la maglietta e i pantaloni fino a quando rimanemmo di fronte mezzi nudi.

Mi slacciò il reggiseno e le mutandine per poi togliersi i suoi boxer. Mi prese in braccio e mi portò in bagno dove vidi che la vasca era mezza piena.

"Voglio che ti rilassi." Mi stuzzicò il collo e gemetti quando le sue mani coprirono i miei seni e li strofinò.

Fece un passo nella vasca e mi porse la mano aiutandomi ad entrare. Mi prese le ginocchia e le mise attorno al suo bacino così che lo sentì contro di me. La sua bocca era sulla mia e l'aprì facendo scivolare la sua lingua. Sentì l'acqua aumentare sempre di più il livello, Chase si posizionò contro la mia entrata ma non spinse, sentivo solo la sua pressione essere così vicina ma allo stesso tempo così lontana.

"Per favore." Sussurrai e finalmente scivolò dentro di me. Ero sopra di lui e la sensazione di lui dentro di me combinata all'acqua calda che mi copriva la pelle mi fece urlare per il piacere.

Non abbiamo fatto sesso da un mese e la sua bocca era da tutte le parti che poteva raggiungere mentre io mi mossi contro di lui creando la frizione che entrambi ne avevamo disperatamente bisogno. Non ci misi molto tempo per urlare il suo nome mentre venni seguita subito dopo da lui.

Ero ansimante e in cerca d'aria mentre misi la mia testa contro la sua e mantenne il mio corpo vicino al suo.

"Mi è mancato." Mi disse e annuì in accordo.

"Mi è mancato anche a me, mi dispiace, siamo stati così tanto impegnati." Mi sentivo male perché la nostra relazione ha iniziato a soffrire e questa è l'ultima cosa che voglio. Sentì qualcuno bussare alle porta.

"Vuoi un po' di vino?" Mi chiese Chase e annuì. Si alzò e si mise un asciugamano attorno alla vita per poi andare ad aprire la porta, tornò con una bottiglia aperta e due bicchieri. Ci rilassammo nella vasca e dopo che bevemmo tutta la bottiglia sentì che l'effetto era ampliato a causa del calore.

"Che ne dici se continuiamo sul letto?" Suggerì facendolo sorridere.

"Lo faremo, amore; abbi pazienza." Mi prese la mia mano sinistra e guardò l'anello che mi aveva dato.

"Sei felice?" Gli chiesi e mi guardò subito.

"Certo che lo sono." Disse confuso.

"Sei pronto a trascorrere il resto della tua vita con me?" Gli chiesi e annuì.

"Ho aspettato anni per te, per farti diventare mia moglie e sono felice che ci sposeremo tra meno di un anno. Il prossimo anno sarai Mrs. Rodriquez." Disse e appoggiai il bicchiere vuoto per terra e lo abbraccia.

"Non vedo l'ora." Gli dissi e per la prima volta da tanto tempo mi stavo finalmente rilassando. Mi stavo godendo il tempo con il mio promesso sposo.

"Ho ordinato la bistecca, spero che non ti dispiaccia." Mi disse e scossi la testa.

"Non mi dispiace per niente." Il mio stomaco brontolò e realizzai che era passato un po' da quando ho mangiato.

"Fame?" chiese.

"Oh si, dobbiamo uscire." Mi alzai e Chase guardò il mio corpo nudo prima di alzarsi anche lui. Circondò un asciugamano attorno a me e un altro attorno a sé stesso. Mi asciugai e andai verso la mia valigia, e ora non ho idea di che cosa abbia messo dentro Chase.

Vidi un mucchio di roba divertente dentro ma non i miei vestiti.

"Dove sono tutti i miei vestiti?" chiesi.

"C'è un vestito per la cena di domani e uno per quando torniamo a casa." Mi disse e lo guardai confuso.

"Perché non ce ne sono di più?" chiesi.

"Perché voglio avere un fine settimana ininterrotto con te e ho programmato di trascorrerlo con te nuda." Mi fece l'occhiolino e alzai gli occhi in aria prima di indossare la sua maglietta che prima gli avevo tolto, lasciando i primi due bottoni sbottonati.

"E' l'ora della cena." Baciai le sue labbra e Chase si mise i boxer e mi seguì al tavolo, prese il cibo e c'erano ancora altri due vassoi che mi fecero domandare che cosa ci fosse lì sotto.

Presi un morso della bistecca ed era deliziosa. Mangiammo e non ero sicura di quali argomenti non potevamo parlare così lasciai iniziare a lui la conversazione.

"Ti amo." Mi disse.

"Ti amo anch'io."

"Ho portato delle cose per la camera da letto, e puoi scegliere quello che vuoi usare e quello che non vuoi." Tirò fuori il discorso del sesso, e questo fine settimana sarà pieno di sesso.

"Che ne pensi se per il resto della serata continuiamo a tenere l'atmosfera che abbiamo avuto in vasca e domani potrai decidere quello che vuoi farmi?" Mi sporsi e gli diedi una migliore vista di quello che si trovava sotto la mia, o meglio dire, la sua maglietta.

"Stai attenta a quello che stai chiedendo." Nei suoi occhi passò una pericolosa sfumatura.

"Non voglio stare attenta." Dissi in quello che sperai fosse stata una voce seducente.

"Piccola, se mi permetti posso fare delle cose spinte e trapassare il limite con te." Si sporse anche lui verso di me e feci scivolare il mio piede contro le sue parti intime e strofinai attraverso i suoi boxer.

"Hai finito?" Mi fece segno verso il mio piatto ed io annuì.

"E tu?" Chiesi.

"Si, penso che è arrivata l'ora di portare quest'atmosfera a letto." Fui d'accordo e Chase prese il resto dei vassoi e li portò con noi in stanza, ero molto felice per quello che mi aspetterà stanotte.

Dominating Love [Book 2]- Italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora