CAPITOLO 1

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SOPHIA

Era una calda mattinata di agosto,il sole caldo entrava dalla finestra per illuminare la mia stanza,il mese prossimo sarebbe iniziata la scuola,così mi concessi alcuni minuti prima di alzarmi dal mio comodo letto. Al solo pensiero di tornare a vedere certa gente a scuola mi metteva ansia,sopratutto di tornare a vedere il mio ex fidanzato Andrea,non mi andava proprio di rivedere la sua faccia da schiaffi.
Presi il telefono e controllai che ora era.
-*cazzo ma è tardissimo*- dissi levandomi le coperte da dosso.
Quella mattina sarei dovuta andare in campeggio con la mia migliore amica Nicole e suo fratello.
-*alt,ferma li,dove pensi di andare?-* disse mia madre in tono duro appena uscii dalla mia camera.
-*ehm...in campeggio,perchè?-* risposi guardando il bagno.
-*no,tu vieni con noi-*
-*aspetta,cosa?-* ribattei incredula.
-*non ti ricordi che la settimana scorsa avevamo parlato di andare in orfanotrofio?-* disse mia madre incrociando le braccia al petto.
-*già,è vero-* esclamai portandomi una mano in fronte.
-*be,allora vado a lavarmi che tra un po arriva la madre della Nichi a prendermi-* feci per andare in bagno quando mi sentii afferrare il braccio.
-*no cara,tu adesso ti vai a lavare e vieni con noi-* la sua voce era diventata più persistente
-*ma adesso arriva la Nichi e io...-*
-*niente ma,vieni con noi punto e basta. Avviso io la mamma della Nicole-* detto ciò scese le scale.
Sbuffando andai in bagno a lavarmi e approfittai per chiamare la Nicole.

*pronto?* disse una voce assonnata.
*ehi Nichi*
*Soffi,sei gia sveglia? Ti passeremo a prendere solo fra due ore*
*ecco,a proposito del passaggio,non posso più venire*
*ma avevamo deciso di andare in campeggio due settimane fa* nel suo tono di voce potei sentire sconforto.
*si lo so,è che mi ero dimenticata che oggi sarei dovuta andare all'orfanotrofio con i miei genitori*
*ma è proprio necessario andare li?*
*per i miei si*
*che cazzo peró*
*beh,ci potremo andare dopo*
*dopo quando?che poi comincia la scuola?*
*nei giorni successivi?*
*niente da fare,dal ventisei al diciotto vado in sardegna* ero sicura che in quel momento stava sorridendo.
*non mi dire che incontrerai Filippo* dissi esasperata.
*esatto*
*ma se voi vi mettete insieme non è meglio?*
*come sei antica,ora non esistono più i fidanzamenti,esistono gli scopa amici*
*scusa* risposi alzando gli occhi al cielo.
*vado,se no mia madre si arrabbia,ci sentiamo,ciao nichi*
*ciao Sofi*.
Terminai la chiamata e cominciai a lavarmi,nel frattempo fantasticai su chi poteva diventare mio fratello o mia sorella.
-*Sophia sei pronta?-* urló mia madre dal piano inferiore.
-*si arrivo-*. Scesi le scale con molta calma,dato che la mia felicità di andare all'orfanotrofio era pari a zero.
-*forza andiamo-* esclamó mio padre prendendo le chiavi della macchina.
-*ma è proprio necessario andare li?-* chiesi ad un tratto.
-*sai benissimo quanto tua madre ci tenga ad adottare un bimbo sfortunato-* rispose mio padre.
-*ma almeno sappiamo come si chiama ?È maschio o femmina?-*
-*si chiama Benjamin ,Benjamin   Mascolo-* esultó mia madre.
-*anni?-*
-*non lo sappiamo-* rispose mio padre.
-*bene-* guardai fuori dal finestrino e notai una giornata stupenda,il sole mi batteva sulla pelle e la riscaldava,quanto amavo l'estate.
Dopo alcuni minuti che mi sembrarono un eternità,arrivammo davanti ad un imponente struttura.
-*orfanotrofio Margaret-* lessi ad alta voce su un insegna.
-*proprio un orfanotrofio non mi sembra-* dissi guardando l'edificio posto davanti a me.
-*sbaglio o oggi sei di cattivo umore?-* mi chiese mia madre
-*no,non sbagli,forza entriamo-* annunciai incamminandomi verso l'entrata.
-*buongiorno-* disse una vocina.
-*buongiorno-* rispondemmo in coro notando la giovane suora sbucare da una porta.
-*voi siete la famiglia?-*
-*Crawford-* rispose mio padre.
-*siete qui per Benjamin giusto?-*
-*si-* si limitó a rispondere mia madre.
Nel frattempo che loro parlavano mi guardai attorno e notai delle foto appese in una bacheca,mi avvicinai e le guardai. C'erano tantissimi bimbi di tutte le età,e anche molti ragazzini della mia stessa età.
-*mi scusi,sono stati adottati questi bimbi e questi ragazzi?-* mi venne da chiedere.
-*si,fortunatamente dopo una vita di sofferenze sono stati adottati-* disse la suora,che da quanto avevo capito si chiamava Maria.
-*ehi-* sentii una vocina e allo stesso tempo tirarmi la maglia.
Guardai in basso e notai un bambino biondo con gli occhi grandi e azzurri.
-*ciao piccolino-*dissi prendendolo in braccio pensando che dovesse essere lui Benjamin.
-*come ti chiami?-* gli chiesi
-*francesco,ma tutti mi chiamano chicco-* era semplicemente adorabile.
-*ok,non sei tu Benjamin-* dissi guardandolo negli occhi.
-*no,Benji è mio amico,si sta lavando,ora viene-* nella mia testa elaborai la teoria che forse Benji aveva la sua stessa età.
-*chicco vieni-* ordinó la suora al bimbo.
Feci scendere il bimbo e a passi incerti si diresse verso la suora.
Mi avvicinai di nuovo ai miei genitori in attesa che Benjamin si facesse vivo.
-*oh,eccolo li,Benjamin vieni a conoscere la tua nuova famiglia-*
Mi girai e vidi un ragazzo alto,magro,capelli castani con un grande ciuffo all'insù,due grandi occhi verdi ,tantissimi tatuaggi e un fisico palestrato,insomma,un dio greco. Il giovane ragazzo si avvicinó con la testa china e l'andatura che hanno tutti i ragazzi della sua età. A quella vista rimasi a bocca aperta e capii che la mia teoria sui suoi anni era sbagliata.
-*Benjamin loro adesso saranno la tua nuova famiglia-*gli disse la suora intimandolo a rispondere.
Il ragazzo alzó la testa e potei notare un piercing sul labbro inferiore al lato destro e un orecchino all'orecchio destro.
-*ciao-* disse timidamente con la voce roca.
-*ciao Benjamin,io sono Isabella e sono felice di averti nella mia famiglia-* si presentò mia madre con molta cordialità
-*io sono Francesco,e anche io sono felice di averti con noi-* disse mio padre porgendogli la mano.
-*io,io sono Sophia-* era l'unica cosa che riuscii a dire.
In quel preciso istante i nostri occhi si incontrarono e potei giurare di aver visto un sorriso.
-*piacere di conoscerti-* la sua voce,ero in tilt,completamente.
-*bene,Isabella,Francesco,se adesso mi volete seguire vi faccio accomodare nel mio studio per firmare delle carte-*.
-*voi aspettate qui-* disse mio padre.
Mi girai verso Benjamin e notai che il suo comportamento era leggermente da strafottente e leggermente da bullo.
-*allora,quanti anni hai?-* gli chiesi per rompere il ghiaccio.
-*16,tu?-* di nuovo i nostri occhi si incontrarono;i suoi verde smeraldo con i miei color cioccolato.
-*si anche io 16-*. Non riuscivo a smettere di guardarlo.
-*possiamo andare,forza ragazzi-* esultò mia madre.
Ci dirigemmo verso la macchina e il tragitto fu tutto su domande rivolte a Benjamin. Non riuscivo a tenere il filo del discorso perchè pensavo al fatto che ora era mio fratello,beh,per modo di dire.
-"adesso dovremo iscriverti a scuola,che ne dici Benji?-* gli chiese mio padre.
-*si certo-*
-*dove ti piacerebbe andare?-*
-*non lo so,a me piace molto la matematica-*
-*perfetto,allora ti iscriveremo alla scuola dove va Sophia,al Formiggini,al liceo scientifico. Che ne dici?-* gli chiese mio padre con un sorriso guardandolo dal finestrino.
-*si,sarebbe fantastico-*
-*perfetto,allora domani andiamo ad iscriverti-*
-*l-liceo scientifico?-* dissi timidamente.
-*si,cosa c'è che non va?-* mi chiese mia madre.
-*no niente-* non poteva andare in quell'indirizzo,e se l'avrebbero messo in classe con Andrea? Provai a non pensarci.
Dopo molte chiacchiere riguardanti Benjamin tornammo a casa.
-*allora Benjamin,adesso ti faccio vedere la tua camera,vieni-* gli disse mia madre.
-*allora?-*mi chiese mio padre.
-*allora che?-* dissi prendendo una mela.
-*come ti sembra il tuo nuovo fratellino?-*
-*papà non è mio fratello-*risposi addentando la verde mela.
-*comunque mi sembra okei*- continuai.
-*Sophia-* urló mia madre.
-*arrivo-*dissi di rimando.
Andai su al piano superiore e vidi che dentro la mia camera c'era un letto.
-*cosa mi dovrebbe rappresentare questo letto?-*chiesi entrando nella camera.
-*per adesso dormirà con te,poi quando aggiusteremo l'altra camera andrà li a dormire-*
-*quindi dovrei dividere la camera con lui?-* dissi indicando il ragazzo.
-*esattamente,ora vi lascio,così vi conoscete meglio-*detto ciò scese le scale.
Non potevo crederci.
-*mi aiuti?-* mi chiese il ragazzo cominciando a uscire i suoi vestiti dalla valigia.
-*ehm...si certo-*
Aiutai Benjamin a riporre nell'armadio la sua roba.
-*ah Benji-*lo chiamai di spalle,nel mentre mi girai e vidi una cosa che non mi sarei aspettata.
-*si?-* rispose il ragazzo appena toltosi la maglia e passandosi una mano fra i capelli.
-*i,io beh ecco-* non riuscivo a smettere di guardare il suo fisico palestrato.
-*no niente,ora esco,così ti metti a tuo agio-*
Uscii dalla camera con il viso in fiamme,sarebbe stata una lunga estate.

Soli nell'infinito B.M//#WATTYS2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora