Capitolo 44: traditore

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Dopo alcuni discorsi inutili e stupidi, come per esempio quello in cui Cole dice a Jeremy che vorrebbe visitare l'Istituto di Boston, Cole se ne va salutandomi a malapena, mentre Jeremy rimane in silenzio in salone, aspettando l'ora di andarsene. Si sono salutati come fratelli, abbracciandosi e augurandosi il meglio e a me stava venendo la nausea.

- Ragazzi, abbiamo un problema - annuncia Delilah entrando in salone con il viso pallido. - Dov'è Cole? - chiede, ma poi scuote la testa. - Non ha importanza. Significa che andremo solo noi tre.

- Dove? - chiedo io aggrottando la fronte.

- C'è un demone nel bosco e credo si stia avvicinando. Tutti i Cacciatori adolescenti sono impegnati in altre faccende e quelli adulti hanno altre cose da fare, molto più importanti di queste; quindi ce ne dobbiamo occupare noi. Ovviamente non vi posso lasciar andare da soli, perché non riesco a capire di che demoni si tratta, quindi vengo anch'io.

- Ma non ce n'è bisogno - ribatto io.

- Questo fallo decidere a me, Cassie - dice lei guardandomi male. - Hai bisogno di Jeremy, esattamente come voi due avete bisogno di me. Dobbiamo essere preparati a tutto e soprattutto tu, Cassie, non lo sei. Jeremy potrà anche aver terminato i corsi per diventare un Cacciatore adulto, ma non ha ancora finito quelli per il suo potere e infondo anche lui sa che non potete farcela da soli, giusto, Jeremy? - Quest'ultimo rimane in silenzio, all'inizio la guarda come per dire "ma per piacere! Non diciamo scemenze, donna!" ma alla fine annuisce sbuffando.

Ci andiamo tutti a preparare e poi usciamo. Andiamo a piedi, entriamo dentro il bosco, più andiamo avanti e più mi sembra una presa in giro. Il bosco è più tranquillo del solito, nemmeno gli uccelli sembrano più voler passare del tempo qua dentro e non posso dargli torto. È freddo, buio e appiccicoso, e lo odio. Camminiamo veramente per molto tempo, fino a quando non sento più le gambe e mi sembra quasi di non star camminando davvero.

- Ma qua non c'è ness... - La voce di Jeremy si spezza e così sono costretta a guardarmi dietro per vedere cosa stia succedendo. Vedo un muro che prima non c'era e dei rami tenere fermi Jeremy e Delilah, mentre sono troppo scioccati addirittura per urlare. Faccio per andare da loro quando sento la terra sotto di me muoversi un po', cerco di rimanere in piedi mentre guardo sotto di me.

Mi dimentico di respirare quando qualcuno esce da sotto la terra. Pian piano sale sempre di più fino a diventare alto quanto un Jeremy in piedi, ma non è un maschio, è una femmina, con un vestito bianco sporco di terra, dei capelli scuri come la terra e lunghi fino ai suoi fianchi e la faccia sporca con degli occhi grigi che riescono ad intrappolare i tuoi con un solo sguardo.

Cerco di muovermi una volta capito di chi si tratta. L'ho studiata un bel po' di tempo fa, è un demone abbastanza potente.. diciamo pure molto potente, in grado di uccidere addirittura me con solo le sue unghie che assomigliano a degli artigli. Il suo scopo è quello di prendere la bellezza delle persone uccidendole, il ché potrebbe farmi sentire meglio, visto che non ho niente di bello da darle. C'è solo un problema: se lei è qua ed è riuscita a prenderci in questo modo, significa che siamo entrati nel suo territori, quindi lei potrebbe ucciderci solo per questo, anzi ci ucciderà solo per questo.

- Ma guarda un po' chi è entrato nel mio territorio! - esclama lei, eppure ha una voce bassa, mentre mi guarda negli occhi, incuriosita.

- Non la toccare! - urla Jeremy e urlando altre cose senza senso del tipo: - Se la tocchi ti uccido - visto che è legato e lei libera di farmi quello che vuole. E dopo avermi uccisa passerà sicuramente a lui, rubandogli tutta la bellezza che ha. Forse ci ha presi proprio per lui.

- E non siete dei ragazzi qualunque - mormora lei guardando prima Jeremy e poi me, un po' ingobbita. Ci sta studiando e mi sorride alzando i suoi artigli verso di me. Alzo un po' la testa sentendo essi sfiorare appena il mio collo. - Ma delle anime gemelle.. Che bello. Non mi succedeva da anni, secoli addirittura. - Ride guardando Jeremy, che adesso non può nemmeno più parlare, visto che ha un ramo in bocca. - Che spreco! - aggiunge lei guardandomi negli occhi per poi girarmi intorno. Ormai non posso muovermi nemmeno io: ho i piedi legati a terra dalle radici degli alberi. - Lui è così bello - mi sussurra all'orecchio riuscendo a farmi chiudere gli occhi per lo spavento. - Potrei anche dire che arriva alla perfezione, ma tu... cosa sei tu in confronto a lui? - chiede. Ride continuando a girarmi intorno mentre io guardo Jeremy. - Niente.. In lui prenderei tutto: dai suoi capelli perfetti ai suoi piedi, che saranno altrettanto perfetti. Ma di te... cosa me ne dovrei fare? Sei bassa, pallida, forse le mani... ma no, le tue unghie sono rosicchiate. I tuoi occhi sono scuri, quasi neri, e a me piacciono quelli chiari. Hai un bel fisico, ma rimani bassa. Forse i tuoi capelli... sì, questi sì. Biondi, ma non troppo chiari, ben curati e lunghi quasi quanto i miei. - Me li sposta con un gesto di mano facendomeli cadere un po' sul viso e un po' sulla spalla. - Ma continui ad essere niente. Niente in confronto a lui - dice al mio orecchio ma abbastanza alto da farlo sentire a Delilah e Jeremy. - Eppure potrei anche non ucciderlo, bensì portarlo con me, come mio sposo - annuncia andando verso di lui.

La Whitesun e i CacciatoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora