Capitolo 20: Il Problema

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«E quindi l'hai baciato?! Così, davanti a tutti?» chiede Cameron.

«Già» rispondo.

«E poi?»

«E poi... sono scappata via.»

«E lui?»

«Theo è rimasto immobile per un po', poi mi ha raggiunto fuori casa. Mi ha trovato seduta su una panchina del giardino. Non avevo calcolato che non sarei potuta tornare a casa visto che era stato lui ad avermi accompagnato al gala.»

«Stupida.»

«Tu che avresti fatto, allora?»

«Prima di tutto, non avrei fatto quella scenata. Se cercavi un modo per farti odiare dalla sua famiglia, ci sei riuscita.»

«Non mi interessa cosa pensa di me la sua famiglia. Sono solo un branco di ricconi bastardi.»

«Sì ma hai mai pensato che se tu fossi piaciuta alla sua famiglia e poi ti fossi messa insieme a Theo, magari avrebbero cambiato idea su di lui? Perché avrebbero pensato che almeno una cosa giusta l'avesse fatta. Così invece hai dato l'ennesima prova che lui non combina nulla di buono. Agli occhi dei genitori, è chiaro.»

«Oh.» Abbasso lo sguardo, sentendomi una vera stupida. Ieri sera ho agito d'istinto, non ho pensato alle conseguenze che quel gesto potesse avere. Anzi, pensavo di aiutarlo.

«Comunque, quel che è fatto è fatto. Cosa ti ha detto quando ti ha vista in giardino?»

«Si è seduto insieme a me e non ha detto nulla, siamo stati in silenzio. Poi lui mi ha abbracciata e mi ha ringraziato.»

«Questo cosa vorrebbe dire? Che crede che tu l'abbia fatto non perché ti piaceva ma per dimostrare ai suoi genitori che può avere una fidanzata?»

«Non lo so, non ne abbiamo parlato. Dopo mi ha solo riaccompagnato a casa.»

«Beh, dovresti chiarire con lui.»

«Ci proverò. In fondo, l'articolo dev'essere scritto, no?»

«Beh, è una tua decisione, principessa.» Cameron allunga una mano verso il mio viso, per mettere una ciocca di capelli dietro il mio orecchio. Ci è voluta tutta la mia forza di volontà per non respingerlo.

«Molto brava» mi dice con un sorriso che io ricambio.

È da stamattina che stiamo provando a superare il mio piccolo problema con Cameron. «Sto migliorando, eh?»

«Vogliamo provare qualcos'altro?»

Annuisco lentamente e Cameron fa passare la mano dai capelli alla guancia e me la accarezza. Stranamente, non mi fa molta differenza rispetto a prima.

Cameron scala di un posto sul divano fino ad arrivare a toccare la mia coscia con la sua. Sento il mio cuore aumentare i battiti quando lui allunga anche l'altra mano e mi sfiora l'altra guancia, avvicinando il suo viso al mio.

Cosa vuole fare? Vuole... baciarmi?

Sono completamente immobilizzata dalla paura, non voglio baciarlo. Non sono pronta.

Cameron arriva a far sfiorare i nostri nasi ed io penso di non avere più scampo ma all'ultimo momento lui mi abbassa dolcemente il capo e mi stampa un bacio sulla fronte.

«M-ma...» faccio, stupita.

Cameron mi interrompe. «Non sei ancora pronta.» Sorride.

Rimango un attimo in silenzio, poi gli sorrido anch'io. «Grazie.»

Tutta Colpa di un Pezzo di CartaWhere stories live. Discover now