Capitolo 7.

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Un lampo squarciò il cielo, si fecce strada attraverso le nuvole e per solo un breve istante illuminò il cielo intorno a lei.

Luce si mise a contare i secondi che dividevano la luce dal rombo del tuono.

Uno. Due. Tre. Quattro. Cinque. Il temporale non era lontano.

Si accorse di essere ancora inginocchiata nel fango, le ginocchia immerse nel terriccio umido e nelle foglie morte. Si alzò mentre la pioggia battente iniziava a cadere tutto intorno a lei, in grossi goccioloni. 

Luce prese la collana e se la mise in tasca, poi percorse nuovamente il tragitto che dalla sua macchina l'aveva condotta fino a lì al contrario. Il terreno era più scivoloso ora che si era messo a piovere e doveva fare attenzione a non inciampare se non voleva finire a terra, sdraiata in una pozza di fango.

Non si ricordava di aver percorso tutto quel tratto di strada all'andata, eppure adesso le sembrava che il tragitto fosse più lungo. Si mise a correre mentre la pioggia si trasformava in un vero e proprio temporale. Fulmini e tuoni si susseguivano a poca distanza l'uno dall'altro, mentre il vento che si era alzato le sferzava il viso. La pioggia era così fitta che riusciva a malapena a vedere dove stava andando, credette di essersi persa quando finalmente ritrovò la sua auto. Ferma, lì dove l'aveva parcheggiata poco prima.

Estrasse le chiavi dalla borsa e l'aprì, per gettarsi immediatamente al suo interno. Seduta nella sua macchina, al caldo e a riparo dalla pioggia si prese un minuto per riflettere su ciò che era appena successo. Senza motivo e senza nemmeno accorgersene aveva guidato fino a l'ex manicomio di Northampton, aveva parcheggiato la sua macchina e si era addentrata nel bosco per tornare nel luogo in cui aveva trovato il corpo di Sarah Matthews. E lì, dove credeva che la polizia avesse cercato delle prove, aveva appena trovato qualcosa che era sicura apparteneva alla ragazza.

Non sapeva che cosa fare. Doveva forse andare dalla polizia e consegnare al detective Lachowski la collana? Ma come avrebbe spiegato perché era tornata lì? Onestamente nemmeno lei lo sapeva. E pensò che forse era meglio così, preferiva ignorare qualsiasi cosa l'avesse spinta a tornare in quel posto. E poi c'era la possibilità che quel ciondolo non appartenesse alla ragazza e che quindi non si rivelasse utile alle indagini. Non aveva idea di cosa fare e non poteva chiedere consiglio a nessuno. Parlarne con i suoi genitori era da escludere, Bonnie avrebbe dato di matto e Joe si sarebbe immediatamente schierato dalla parte di sua moglie, spalleggiandola. E anche Taylor era fuori questione, la ragazza era troppo sconvolta e coinvolgerla in quella faccenda non avrebbe fatto altro che peggiorare la situazione. L'ultima cosa che Luce voleva in quel momento era essere ulteriore fonte di dolore per l'amica.

C'era un'unica cosa da fare.

Inserì le chiavi nella toppa e mise in moto la macchina. L'unica cosa che voleva in quel momento era tornare a casa, togliersi da dosso quegli abiti bagnati e mettersi qualcosa di asciutto. E cibo, aveva fame. Il suo stomaco continuava a lamentarsi da quando quella mattina aveva deciso di saltare la colazione e adesso sentiva il bisogno di far circolare dello zucchero nel corpo.

La macchina partì con un leggero stridio di freni mentre le ruote facevano pressione sull'asfalto bagnato, fece manovra e si allontanò da quel luogo, ripromettendosi che non vi avrebbe fatto più ritorno.

Quando finalmente arrivo a La Locanda, invece di lasciare l'auto nel parcheggio esterno, percorse in macchina il lungo viale d'ingresso e la parcheggiò sul retro, poco lontano dalla scala esterna. Scese senza richiudere la macchina e percorse di corsa il breve pezzo di terreno che la divideva dal calore accogliente della sua casa. Si precipitò su per le scale ed entrò in casa sbattendosi la porta alle spalle.

Luce sapeva di essere in una condizione pietosa. Era fradicia. Pesanti gocce d'acqua grondavano dai capelli bagnati, aveva gli abiti umidi appiccicati addosso e ginocchia e scarpe erano sporche di fanghiglia e foglie ammuffite. Era una fortuna che non ci fosse nessuno in casa in quel momento, molto probabilmente a Bonnie sarebbe venuto un infarto vedendola in quello stato.

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