The Whispers

Capitolo 6.

«Continuano le indagini sul ritrovamento di Sarah Matthews. Ieri il detective che si occupa del caso, il sergente Dimitri Lachowski, ha finalmente dichiarato che si tratta di un'indagine per omicidio. A quanto pare i segni riscontrati sul corpo della ragazza, sarebbero riconducibili ad un lungo periodo di reclusione. Fonti interne della polizia ci hanno riferito che, dopo tutte le analisi del caso, il corpo della vittima è finalmente stato restituito alla famiglia» Annunciò il giornalista. Un uomo dal viso allampanato, di un colorito insolito per via delle lampade solari, i denti perfetti e incredibilmente bianchi in contrasto con l'incarnato scuro.  «Una fonte vicino alla famiglia ha annunciato che domani mattina, ad una settimana esatta dal ritrovamento del corpo, nella chiesa di Santa Caterina, si terrà il funerale.»

Il televisore si spense e lo schermo diventò nero. Uno degli aiutanti di suo padre posò il telecomando sopra il televisore, prima di tornare a svolgere le sue mansioni.

Luce si voltò verso suo padre per affrontarlo. «Stavo ascoltando.»

«Beh, non dovresti.» Le ingiunse il padre, rigirandolo qualcosa dentro la casseruola. «Io e tua madre ne abbiamo parlato e crediamo che dovresti tenerti alla larga da questa storia.»

Luce distolse lo sguardo dalla pentola e lo puntò su suo padre. Ne avevano parlato? Avevano deciso? Senza di lei? La sua opinione non contava nulla? Era della sua vita che stavano parlando.

«Che cosa vuol dire?» Chiese piccata, senza celare l'astio che provava nei loro confronti in quel momento.

«Vuol dire che sei già fin troppo coinvolta in questa storia.» Joe fece una breve pausa in cerca delle parole giuste per esporre il suo pensiero. «Hai trovato il corpo di quella ragazza, sei stata interrogata e adesso il tuo nome è sui giornali.»

«Quindi?» Non le aveva detto nulla che non sapesse già. E sebbene gli incubi la tenessero sveglia la notte, e fosse stanca dello stuolo di giornalisti che si era radunato in città, e che qualche giorno prima si erano radunati anche fuori dalla scuola sentiva il bisogno di tenersi aggiornata sugli sviluppi del caso. E dato che sua madre le aveva vietato di comprare i giornali e controllava costantemente sia il suo computer che il suo cellulare per assicurarsi che non avesse cercato notizie su internet, l'unico modo attraverso cui tenersi aggiornata era attraverso i telegiornali.

«Non lasciare che questa storia ti ossessioni» Le consigliò suo padre, visibilmente preoccupato. «Va' avanti con la tua vita.»

Luce si chiese se fosse davvero ossessionata da quella vicenda. Non credeva che ci fosse nulla di male nel seguirne i risvolti, lo faceva con la speranza di sapere se la polizia era finalmente riuscita a trovare il colpevole.

Le sarebbe piaciuto riuscire ad andare avanti con la sua vita, eppure sentiva che tra lei e Sarah Matthews si era sviluppato una sorta di legame. Come se ci fosse un filo che la tenesse legata alla ragazza e ogni volta che pensava che il suo delitto non era ancora stato risolto qualcosa si agitava in lei. Aveva una strana sensazione alla bocca dello stomaco, era come se qualcosa le ribollisse dentro. Lava calda che nel suo lento cammino bruciava tutto quel che trovava lasciandosi alle spalle solo resti carbonizzati e cenere. Doveva uscire di lì, immediatamente, prima che le cose peggiorassero. Non voleva perdere il controllo e dire qualcosa di cui si sarebbe pentita in seguito. Non era giusto prendersela con suo padre, lui era solo il messaggero, come si dice: ambasciator non porta pena

«Va bene.» Accettò alla fine raccogliendo le sue cose per infilarle nello zaino.

Non aveva più voglia di discutere, non con lui.

Luce voleva bene a Bonnie. Era sua madre, chi non ama la propria madre? Ma a volte non riusciva a sopportarla, in particolare quando prendeva delle decisioni che la riguardavano e faceva in modo che fosse suo marito a comunicargliele. Sapeva che la figlia non avrebbe discusso se fosse stato Joe a vietarle di fare qualcosa.