Capitolo 14. Fuga parte 1

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Pov's Harry
La mattina seguente mi svegliai di buon ora, continuavo a ripensare alla sera precedente, e, ogni volta che quelle iridi argentate toccavano i miei pensieri, inevitabilmente mi si apriva in volto un sorriso da ebete che andava da un occhio all'altro. Ron russava ancora di gusto e decisi di andare a far colazione senza svegliarlo, infondo forse aveva bisogno di riposare, non che facesse granché, è vero, ma essere in ansia o confusi è davvero stressante. Mi diressi tranquillamente verso la mensa comune dell'adorabile feccia di terza classe dove trovai Hermione, Ginny e Luna che parlavano amabilmente fra di loro, in lontananza le osservai bene, erano tutte e tre splendide, Hermione era delicata, posata e gentile, e quei suoi capelli arruffati non facevano altro che renderla più tenera, Ginny coi suoi capelli rosso fuoco e lo sguardo penetrante, coraggiosa e carismatica e Luna, occhi azzurri come il cielo e coi suoi capelli biondo cenere simili a quelli di Draco, anche se nessuno poteva eguagliare i suoi capelli, quelli della ragazza ci andavano molto vicino .

-Buongiorno.- dissi sedendomi accanto a loro.
-ciao Harry.- mi salutò Hermione dolcemente.
-Salve Harry potter, passato una buona notte?- chiese Luna col suo solito tono sognante.
-ehm, molto buona, grazie, e tu?- chiesi sorridendole confuso. -Ineguagliabilmente meravigliosa.- rispose bevendo una sorsata del suo the. Mi versai anch'io del the e presi un pezzo di pane. Ronald ci raggiunse poco dopo.
-Hei.- disse semplicemente. Lo salutammo e anche lui si servì da mangiare, iniziò salsicce e uova, per poi passare a della frutta.
-ma tu mangi sempre così tanto?- chiese Hermione allibita. -Ho fame.- disse secco Ron masticando velocemente un boccone di frittata.
Lei fece una piccola smorfia e tornò a parlare con Ginny.
-Cos'hai intenzione di fare oggi?- mi chiese ricomponendosi. -pensavo di passare ancora del tempo con Draco, ma se hai idee migliori dimmi pure.- anche se sapevo bene che non c'erano prospettive migliori di passare un intera giornata in compagnia di quel principino altezzoso.
-No, penso che starò un po' con Hermione e beh... Proverò a vedere se può funzionare, sempre se riesco a liberarmi di Ginny e Luna.- disse facendo un piccolo cenno verso di loro.
Io annuii e mi sistemai gli occhiali.
- ci vediamo più tardi.- dissi per poi alzarmi, e senza aspettare risposta mi incamminai fuori.
Era una bella giornata, il sole splendeva in tutta la sua beltà nonostante tirasse un vento gelido che ghiacciava il viso.

Mi sfilai una sigaretta e l'accendino dalla tasca e iniziai a fumare, mi sedetti su una panchina e osservai l'oceano, era imponente e i raggi del sole brillavano riflessi sulle onde. Una piccola nuvola di fumo mi uscii leggera dalle labbra per poi disperdersi nell'aria.
-Buongiorno.- disse una voce sottile alle mie spalle, mi girai sbarrando gli occhi visibilmente divertito.
-Salve, mi dica, cosa ci fa un Malfoy, passeggero di prima classe fino all'ultimo splendido capello, sul ponte della cosiddetta feccia di terza classe?- chiesi osservando il ragazzo che era comparso vicino a me, quella mattina indossava un elegante abito nero con una cravatta verde smeraldo.
-per quanto mi disgusti ammetterlo, avevo un estremo bisogno di vederla.- disse con sarcasmo sorridendomi. Risposi a quel meraviglioso sorriso ed intanto lui mi sfilò la sigaretta dalle labbra portandola alle sue, aspiro lentamente godendosi il sapore del fumo e sedendosi accanto a me.
-come ti senti oggi?- chiesi poi sfilandomi una seconda sigaretta intuendo che quella non l'avrei riavuta indietro. -Straordinariamente bene, e tu?- chiese sorridendomi malizioso.
-molto bene direi.- risposi io.
-hai programmi per oggi?- chiesi subito dopo dolcemente. -vediamo, penso che potrei liberarmi se la tua proposta è allettante.- ghignò. -Possiamo fare una passeggiata sulla nave, e poi ti insegno un po' di trucchi del mestiere...- dissi leggero. -trucchi del mestiere?- mi fece eco lui confuso. -vedrai.- scandii io. Lui annuì e finì la sua sigaretta buttando la cicca in mare. Feci lo stesso e mi alzai lentamente dalla panchina. -ci vediamo dopo pranzo, verso le cinque, sempre qui, e poi vedrai.- dissi dolcemente.
-mi fido di te.- disse con un piccolo ghigno che gli increspava le labbra sottili e perfette.

Quel a pranzo mangiai leggermente teso, mentre Ron mi raccontava di com'era andata con Hermione.
-Harry ci sono riuscito, ci siamo baciati!- sussurrò lui eccitato. Sorrisi sinceramente e risposi: -e com'è stato?- -meraviglioso.- rispose sognante. Ridacchiai per il suo tono di voce e finii la mia porzione di carne.
-salve ragazzi, ho sentito degli ufficiali parlare, vogliono sorprendere tutti per finire in prima pagina arrivando martedì sera al posto che ️mercoledì.- spiegò Seamus sedendosi assieme a Dean. -ma è una follia.- disse Hermione che era appena comparsa vicino a Ron. -sarebbe davvero assurdo.- dissi io mentre osservavo il mio amico visibilmente spaesato.
-a quanto pare scenderemo prima.- disse Dean servendosi del pure. -meglio così.- dissi lanciando una piccola occhiata al rosso vicino a me che ricambio con un piccolo cenno del capo.

Alle cinque esatte di quel pomeriggio mi trovavo sulla panchina a cui avevo dato appuntamento a Malfoy.

Con quasi dieci minuti di ritardo arrivò in tutta la sua eleganza. I capelli perfettamente pettinai al contrario dei miei, un completo diverso da quello della mattina, con un camicia di seta grigia che gli risaltava gli occhi.
-sei in ritardo.- dissi compiaciuto da quella visione. Mi si avvicinò pericolosamente a me e andò a baciare lievemente il mio lobo  -adoro farmi attendere, farmi desiderare.- sussurrò suadente al mio orecchio, una piccola serie di brividi mi passo tutta la schiena lasciandomi la pelle d'oca.

Io ti desidero Draco Malfoy, e non hai idea di quanto.

Pensai velocemente per poi arrossire.
-️beh cosa vorresti fare?- chiese dopo qualche secondo notando il mio silenzio.
-Hai fame?- chiesi guardandolo con un piccolo ghigno. -ammetto di avere un certo languirono.- disse suadente.
-e vuoi sentirti libero...- dissi lasciando la frase in sospeso. -si ma cosa c'entra?- chiese confuso. -hai mai rubato?- chiesi alzando un sopracciglio. Lui mi guardò sbarrando gli occhi e scosse la testa.
-allora andiamo.-

Ecco il quattordicesimo capitolo, spero vi sia piaciuto, accendete una stellina e commentate, vi adoro

Titanic-DrarryWhere stories live. Discover now