Capitolo XXIII

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" Resa Dei Conti "

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Quella sera fu terribile.
Subito dopo la riunione di urgenza tra i vari Alpha, tutti i guerrieri erano stati radunati e la strategia messa appunto. Il capo delle sentinelle affermò di aver visto sia King sia il suo esercito accampati non lontano dal territorio degli Evans, a suo dire erano pronti a tutto.
La sera successiva sarebbe stata la resa dei conti.
Amanda si rigirava e rigirava nel letto cercando di prendere sonno, ma le fu impossibile. Sentiva come se una leggera nube di tensione li avesse avvolti. Desiderò di sentire le braccia di Luke intorno a sé, rassicurandola e prendendosi cura di lei. Dalla finestra lasciata socchiusa entrò un leggero venticello, che la fece sospirare chiudendo gli occhi. Tuttavia li riaprì pochi secondi dopo, avvertendo una strana sensazione. Le parve di essere osservata.
Si tirò su a sedere e ispezionò la stanza, facendo cadere finalmente il suo sguardo su quella che sembrava solo un'ombra, ma più scura delle altre. Un profumo conosciuto si diffuse per tutta la stanza, lo riconobbe immediatamente e si alzò in fretta e furia, correndo verso un punto ben preciso.
-Luke.- sussurrò emozionata la mora, saltando letteralmente in braccio al suo compagno, che la prese al volo senza nessuna fatica. La strinse con forza contro di sé e la baciò con trasporto, facendole mancare il fiato.
-Shh, ci sono io adesso.- la rassicurò, quando la sentì tremare.
-Ti prego, non abbandonarmi.-
-Mai.- e lo disse guardandola negli occhi. Amanda tornò con i piedi per terra, lasciandogli lo spazio per togliersi le scarpe ed i vestiti, rimanendo così soltanto in boxer, e sdraiandosi assieme a lei subito dopo.
Amy nascose il viso nell'incavo del suo collo, immergendosi completamente nel suo odore che sapeva di casa. Luke la strinse tra le sue braccia, prendendo una sua gamba per poghiarsela sul suo bacino iniziando ad accarezzarla sovrappensiero, tranquillizzandola.
-Domani sarà una giornata molto pesante.- sussurrò il castano, banciandole il capo.
-Lo so, ma almeno tutto sarà finito una volta per tutte. Dobbiamo stringere i denti ancora per un po'.- la mora gli baciò il collo, facendogli fare un suono molto simile a delle fusa.
-Non ti conviene fare così o finisce male.- la riprese il giovane, stendendosi su di lei, reggendosi sugli avambracci. Amy ridacchiò sottovoce, prima che Luke facesse scontrare le loro labbra, dando vita ad un bacio passionale. Lui accarezzò lentamente il corpo della più piccola, che sospirò pesantemente.
-Shh.- mormorò il ragazzo-lupo, banciandola ancora una volta. -Dobbiamo fare piano, o sveglieremo gli altri.- le loro lingue si intrecciarono e si stuzzicarono finché Luke non si allontanò leggermente per riprendere fiato.
-Sei mia piccola, ricordatelo sempre.- Amy immerse le mani tra le ciocche castane del compagno, abbandonandosi completamente a lui. Con calma, si spogliarono degli ultimi vestiti a vicenda continuando a guardarsi negli occhi ed i loro corpi si fusero completamente, diventando un tutt'uno.
-Ti amo.- esclamò all'improvviso il giovane, guardandola come se fosse la cosa più bella sulla faccia della terra. Amanda gli posò una mano sulla guancia, sfregando il pollice sul suo zigomo.
-Ti amo anch'io.-

Nessuno dei due riuscì a chiudere occhio. Dopo essersi rivestiti, Luke coprì entrambi e prese ad accarezzarle i capelli, mentre Amanda non faceva altro che tracciare linee immaginarie sul suo pettorale, ripassando più e più volte la piccola frase tatuata.
-Non te l'ho mai chiesto, ma che cosa significa questa scritta?- il ragazzo abbassò lo sguardo sulla più piccola e le sorrise.
-L'ho fatta per non dimenticare mia madre.- disse. -Si era trasferita qui da un piccolo paesino in Russia e ha voluto insegnarci la sua lingua madre, così ho scelto di tatuarmi sul petto una frase che era solita ripetere.-
-Cosa c'è scritto?-
-Летайте высоко, не слушайте, что говорят люди. Significa vola alto, non ascoltare quello che dice la gente.-
-Quindi sai parlare due lingue?- chiese curiosa Amy. Luke le sorrise e si chinò su di lei, baciandole la fronte.
-Я люблю тебя, мой ребенок-
-Hey aspetta! Non puoi dirmi queste cose. Non capisco che vuol dire.- sbuffò la mora, facendolo ridacchiare.
-Vuol dire "Ti amo piccola mia"-
All'alba il castano era dovuto andare via. Dopo averla baciata intensamente, uscì dalla finestra. Amanda si preparò psicologicamente a quella giornata, che sarebbe stata molto pesante.
Scese al piano di sotto e andò in cucina, trovando come sempre sua madre Theresa, intenta a preparare del caffè.
-Hey, come stai?- le chiese la donna, sorridendole forzatamente.
-Non benissimo. Sono preoccupata, proprio come te.-
-Io...-
-Ti dimentichi che posso sentire quello che provi?- domandò Amy, avvicinandosi e abbracciandola di scatto, facendole rilassare i muscoli.
-Dovrei essere io a consolare te, non il contrario.- affermò Tess, passandosi una mano sul viso.
-Papà e James che fine hanno fatto?-
-Sono già usciti. Riunione.-
-Capisco. Beh, vorrà dire che faremo una colazione solo tra donne.- le sorrise la figlia.

The Daughter Of The AlphaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora