Capitolo XVI

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" Soluzioni Inaspettate "

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Amanda si rigirò più e più volte il bigliettino di Alexander tra le dita sottili, aprendolo e leggendolo talmente tante volte da saperlo a memoria.
Non aveva fatto altro che spremere le meningi pur di trovare una possibile soluzione all'indovinello. Ma sembrava impossibile risolverlo, e questo stava iniziando a mandarla nel panico più totale. La sua testolina stava dando i primi segni di cedimento, facendole pensare alle cose peggiori che potessero accadere.
"E se non ci riuscissi? E se non la potessi più rivedere?" Pensò cercando di trattenere le lacrime, quelle maledette le annebbiarono la vista e fu costretta ad alzare il volto e stringere forte le palpebre. Prese dei respiri profondi e lentamente riuscì a calmarsi.

"Viaggia nei ricordi,
Ripensa al passato,
Io in testa ho ancora il tuo vestito color indaco. Ci siamo divertiti tanto quella sera, non pensi?
Le luci, i balli e tu che non facevi altro che sorridere.
Rimettiti quel vestito, fatti bella proprio come quella sera e torna suoi tuoi passi...
Spesso la soluzione sta nel ricordare i tempi passati."

Amanda tirò su con il naso e si passò una mano sul viso. Di botto si sentì come svuotata di ogni emozione, dalla più positiva alla più negativa. Raccolse le ginocchia al petto e vi posò sopra la fronte, chiudendo gli occhi.
Il rumore di passi le preannunciò l'arrivo di qualcuno, e non ebbe nemmeno bisogno di controllare chi fosse perché sentire semplicemente il suo profumo le fece rilassare i muscoli.
Un braccio muscoloso le si appoggiò delicatamente sulle spalle ed il calore di un altro corpo l'avvolse completamente, come una coperta. I suoi poteri si attivarono in autonomatico e non poté fare altro che assorbire parte della sua energia positiva.
-Forse sono arrivata alla saluzione, ma ho paura di quello che ci aspetta più avanti. E se non riuscissimo più a trovarla? Io non la voglio perdere Luke.- sussurrò, alzando il volto per poterlo guardare negli occhi.
-Ti prometto che non la perderai.- le disse, accarezzandole una guancia. Una strana scintilla gli illuminò gli occhi color ossidiana, che riuscì a far crescere dentro la ragazza una nuova speranza.
-Sei con me?- gli chiese, con sorriso leggero ad incresparle le labbra delicate.
-Non c'è nemmeno da chiedere.- affermò Luke con sicurezza, tirandosi su e allungando una mano verso Amy, che la afferrò con decisione.

I due giovani compagni si ritrovarono ben presto davanti ad Edward, Theresa, James e Zack, che continuava a battere un piede in terra furiosamente. L'ansia lo stava letteralmente divorando vivo e sentiva che da lì a poco sarebbe esploso, il suo lupo stava diventando man mano più ingestibile.
-Ho trovato la soluzione.- esclamò Amanda, passandosi una mano tra i lunghi capelli neri.
-E bene, che cos'hai in mente di fare?- chiese suo padre.
-Lui vuole giocare, ma non sa che anche noi abbiamo degli assi nelle maniche.- spiegò la mora. -Per ora l'unica opzione è lasciargli credere che faremo quello che lui desidera.-
-Allora, qual è la soluzione dell'indovinello?- domandò Theresa, stringendo una mano a sua figlia, offrendole un po' della sua calma. Amanda le sorrise ed accettò più che volentieri il suo dono, assorbendo quell'emozione fino a farla diventare sua. Finalmente più tranquilla e lucida, iniziò ad esporre il suo piano.
-Nel suo biglietto, Alexander fa dei riferimenti al ballo della scuola. Quella sera mi aveva fatto da cavaliere e avevo deciso di indossare un vestito color indaco, ti ricordi mamma? L'avevamo trovato in saldo per puro caso.-
-Oh certo che me lo ricordo. Eri così bella quella sera che tuo padre non voleva più farti uscire di casa.- rise Tess, lanciando un'occhiata al marito, che cercò di nascondere un sorriso.
-Ecco, lui vuole che ritorni in quel luogo, e ci sono buone probabilità di trovare il secondo indizio.-
Zack si alzò di scatto, facendo ricadere su di lui l'attenzione di tutti.
-E che stiamo aspettando?- domandò con enfasi, non accorgendosi che i suoi occhi avevano cambiato colore, assumendo quello della sua forma lupesca.
La ragazza gli si avvicinò con passo calmo, lasciandogli il tempo di studiare i suoi movimenti.
-Zack, ascoltami.- mormorò lei, poggiandogli una mano sul viso, mentre lui le mostrò i denti in un ringhio silenzioso. Luke fece per muoversi, ma la voce ferma della mora lo bloccò.
-No Luke. Zack non mi farà del male. Non è vero?- fece scontrare i suoi occhi color ghiaccio contro quelli del ragazzo. -Adesso devi ascoltarmi. Cerca di riprendere il controllo, io ti posso dare una mano ma più di questo non posso.- spiegò, facendolo annuire rigidamente. -Bene, allora chiudi gli occhi.- lentamente, Amanda si mise in contatto con la parte più remota dell'anima di Zack, che prese a tremare vistosamente per cercare di trattenere il suo lupo.
Luke strinse le mani a pugno così forte da far sbiancare le nocche. James gli si avvicinò e con un sorriso comprensivo gli diede una pacca sulla spalla.
-Lo so, è difficile anche per me stare fermo a guardare con la paura che si faccia male, ma Amy sa cosa sta facendo. È da un paio di settimane che si allena con nostro padre e abbiamo scoperto che è in grado di mettersi in comunicazione con la nostra parte animale e piano piano sta imparando a governarla.-
-Che cosa vorresti dire?- chiese Luke aggrottando le sopracciglia. James gli fece un cenno con il capo, facendogli volgere la sua attenzione verso la più piccola, che ora stava fronte contro fronte con Zack.

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