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Ero già pronta per scuola.
Prima di uscire di casa mi fermo in cucina da mia madre.
"Mamma oggi vado a casa di una mia amica."
"Chi è?"
"Si chiama Lola,l'ho conosciuta giorni fa."
"A fare cosa?"
"A.. Passare il tempo."
"Mh.. Eh va bene,meglio che conosci qualche amica."
"Si grazie."
In realtà avrei passato il pomeriggio con un mio altro amico.
Ross.
Vado a scuola.
Mi posiziono davanti all'armadietto.
"Hey!"
"Lola."
"Oggi puoi uscire."
"Non posso.."
"Che devi fare?" ridacchia.
"Devo stare da un mio amico."
"Uh,il biondo che ti ha fatto l'occhiolino?"
"Ma come fai a capire così in fretta?"
"Conosco le ragazze,anche troppo." mi fa l'occhiolino.
Ridacchio.
"Beh,divertitevi,domani mi racconti eh."
"Si." rido.
La campanella suona e vado in classe.
Noto Ross che entra.
Ma stavolta non si siede accanto a me.
Ma nel banco di fianco.
Potevo comunque vederlo.
La lezione inizia.
I primi minuti di attenzione alla prof.
Dopo 15 minuti inizio a scarabocchiare leggermente il quaderno.
Con la coda dell'occhio,guardo Ross.
Era distratto come al solito,si agitava bel banco.
Mi giro con la testa,verso di lui.
Aveva in mano la matita,nell'altra aveva la mano libera.
Con la mano libera la fa scorrere lungo il suo petto.
Arriva ai suoi jeans.
Mi guarda intensamente.
Inizia a strusciare la sua mano sui suoi jeans,proprio sul suo membro.
Deglutisco guardandolo.
Basta Maia,non guardarlo.
No.
Scosto la testa ma poi continuo a rimanere con lo sguardo su di lui.
Fa su e giù lungo il suo membro,toccandoselo e massaggiandoselo.
Mi agito.
Era troppo sexy.
Fortuna che eravamo abbastanza dietro.
Lo guardo e respiro a bocca aperta,ansimando.
Era troppo bello.
Troppo sexy.
Lui ansima guardandomi negli occhi.
Non stacca lo sguardo da me,continua a toccarsi.
Mordo il tappo della penna.
Stavo impazzendo.

La campanella di fine lezioni suona.
Mi alzo immediatamente ed esco da scuola.
"Maia,andiamo?"
"Si." ero spaventata,non sapevo cosa avremmo fatto a casa sua.
Salgo in macchina.
Andiamo a casa sua.
Scendiamo dalla macchina ed entriamo a casa.
"Rik." si salutano.
"Ross."
"Ah tu sei Maia."
"Si,ciao Riker."
Entro in casa.
Vedo Riker tutto spettinato.
"Ho fame." dice Ross.
"Vanni mangiamo,vieni!" urla Riker.
Viene Vanni con solo una camicia lunga addosso che le scoprivamo le gambe.
Ci sediamo nel tavolo della loro cucina.
"Merendaaa!" urla Ross.
"Vai così." dice Riker.
Erano tutti un po strani.
Ma mi piacevano.
"Ma se tipo ci spariamo una pizza e birra?"
"Oh cazzo si fratello sei il migliore."
"Lo so." prende dal freezer delle pizzette e le mette in forno.
Prende dal frigo la birra in lattina e la appoggia sul tavolo.
Iniziano a versarla sui loro bicchieri.
"Tu Maia?"
"Io non ho mai provato la birra."
"Beh fallo ora."
"O-okay."
Prendo il mio bicchiere già riempito e do un sorso.
Mh.
Amaro schiumoso.
"Come è?"
"È un po' strana ma è buona."
Sorridono.
La pizzetta era pronta.
Mangiamo.
Finito di mangiare riker si alza.
"Io e Vanni,usciamo."
"Dove andate?"
"Negozi." dice Vanni.
"Povero te." dice Ross a Riker.
"Lo so." sbuffa.
Si vestono ed escono di casa.
"Dai vieni." mi guarda e mi fa strada.
Andiamo in soggiorno.
Lui accende la Play e si siede sul divano con il controller in mano.
"Era per questo che mi hai invitata?"
"Si perché? Cosa credevi avremmo fatto?"
"Oh no.. Io.. Nulla." dico.
Mi guarda intensamente.
Deglutisce.
Guarda la tv.
Io lo fisso.
Mentre gioca.
Era così sexy anche mentre faceva la più semplice delle cose.
Ansimo.
Gli sposto il controller dall'altra parte e gli salgo sopra.
"Si cazzo,era questo che volevo." sussurra lui.
"Ah." ero sopra di lui,eccitata.
Non avevo mai fatto cose simili.
Mi teneva per i fianchi.
Lui mi guarda negli occhi,alza la maglietta e sbottona i miei jeans.
Li abbassa e arrivano dopo il ginocchio.
Mi alzo appena e li sfilo completamente.
Sbottono i suoi jeans,li abbasso di poco.
Mi metto sopra di lui con le mutandine addosso.
"Bella." sussurra lui eccitato.
"Ah." gemo già eccitata.
"Porca." stringe i denti e posiziona la mani sul mio sedere.
Lo stringe e lo palpa bene.
Inizio a muovere la mia intimità appiccicata alla sua avanti e indietro.
Sentivo benissimo il piacere.
Io ero bagnata e lui era duro,mentre mi strusciavo sentivo il doppio del piacere.
"Ah." gemo.
"Oh merda Maia." con le mani posizionate sui miei glutei li palpa.
"Mhh." mordo le labbra.
Continuo a fare movimenti.
"Mi piaci così Maia,porca."
Metto le mani sulle sue spalle per facilitarmi a strisciarmi su di lui.
Lui alza la maglietta staccando le mani dai miei glutei e scopre il mio reggiseno.
Osserva il mio seno mentre va su e giù,a ritmo dei miei movimenti.
"Ti piacciono?" ansimo.
"Sono belle,si." sussurra ammirandole.
"Toccale." gemo.
"Mh si." dice lui.
Le tocca facendo pressione.
I miei capezzoli erano già rigidi.
"Belle,ah." ansima.
Intanto aumento la velocità.
"Ah." alzo la voce.
"Brava ah."
"AH." urlo.
"Ah sì." continua a toccare e gemere.
"AHHH AHH." mi muovo sempre più veloce.
Veniamo insieme.
"Ah merda." sospira lui.
"Oh." ansimo guardano negli occhi.
Mi rimette giù la maglietta.
Io mi alzo.
I miei pantaloni eran a terra.
Mi giro e mi piego per prenderli.
Sento una forte sculacciata sul sedere.
Era anche rumorosa.
"Ah." gemo.
"Culo sodo." dice lui.
Raccolgo e metto i pantaloni.
Mi accoccolo su di lui sul divano.
"Eh brava Maia." mi accarezza.
"Perché?"
"Hai capito che non bisogna aspettare tanto per godersi la vita."
"Era questo il tuo segreto?"
"Cosa? Oh no. Devi ancora scoprirlo,questo non è neanche il minimo."
Mi eccitava.
"Oh.."
"Maia."
"Si?"
"Se posso chiedere.. I sogni,come erano?"
"Emh.. Te ne spiegherò solo alcuni.
In uno ceri tu,definito "il capo" dove beh diciamo.. Usavi me,mi frustavi."
"È a te piaceva?"
"Abbastanza."
"Non sto parlando del sogno." mi guarda serio.
Mi ammutolisco.
"P-può darsi."
"E se ti dicessi che il mio segreto è esattamente come il tuo sogno?"
"Oh.." dico.
"Eh sì."
"Wow." dico.
"Si." ride.
"Quindi.. È legato quasi al mio segreto,che sai già quale è."
"Si." mi guarda.
Guardo l'orologio.
Era abbastanza tardi.
"Senti devo andare,i miei mi stanno aspettando."
"Okay,ci vediamo domani." si alza e mi accompagna alla porta.
"Si,ciao."
Mi giro.
"Piccola cosa dimentichi ogni volta?" mi ferma.
"Cosa?" dico impaurita.
Mi guarda e si avvicina a me.
Mi bacia con la lingua.
"Ah." ansimo.
Mi stacco.
"A domani." mi fa l'occhiolino.
Quanto mi faceva impazzire.

The Erotic Dreams || RaiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora