"Che ne dici se andiamo a dormire?" chiese semplicemente.

"Sono stanchissimo." Acconsentì l'altro, dando un piccolo pizzicotto al capezzolo di Liam, il quale saltò in aria dalla sorpresa.

Louis rise divertito, dirigendosi nella sua camera mentre l'altro lo seguiva scuotendo la testa.

Quando Louis notò che anche Liam entrava in camera sua per togliersi i jeans, non disse niente.

Sapeva come andavano queste cose, e ormai ci aveva fatto l'abitudine.

Così quando si sdraiò nel suo letto, mettendo il telefono per terra vicino alla sua testa, non si stupì di trovarsi sdraiato vicino Liam, che sembrava già essere nel mondo dei sogni.

Il castano sorrise inconsciamente alla vista dell'amico, ringraziando il cielo di aver incontrato Liam.

Prima di addormentarsi anche lui, prese tra le mani il suo telefono abbandonato sul parquet e picchiettò velocemente un messaggio.

"Dovresti tenere la testa in su per un po' di tempo e metterci del ghiaccio o altrimenti ti ritroverai la vetta dell'Everest sul viso."

Mandò quella frase e rimise il telefono al suo posto, posando poi la testa sul cuscino. Si accucciò più vicino alla schiena di Liam, essendo l'amico più alto e grande, e si addormentò.

***
"Cristo, puoi rallentare?" urlò Harry. Notando che l'amico gli aveva dato retta, si piegò su se stesso cercando di riprendere fiato.

"Perché eri lì? Che cosa ci facevi?" urlò Niall, rincominciando a camminare. Il riccio sospirò pesantemente prima di correre dietro all'amico che, una volta raggiunto, si fermò una seconda volta.

"Con Tomlinson poi! Perché eri con lui? È da un po' che ti ronza in torno o sbaglio?" riprese il biondo, girandosi e guardando negli occhi Harry che sussurrò lievemente un "è un mio amico".

"Un tuo amico? Quello non ha amici!" Harry sobbalzò quando sentì che il volume della voce gli era aumentato nuovamente.

Si fece piccolo nella sua figura quando sussurrò "Liam è suo amico e anch'io, più o meno."

Niall si fece sfuggire una risata isterica dalle labbra prima di dire "Incredibile." e incamminandosi di nuovo.

"Niall! Sai, non capisco il problema. Ti ha anche salvato la faccia! Se non fosse per lui a quest'ora avresti un occhio nero!" urlò il minore.

Era la prima volta che Harry si lasciava sfuggire un tono così arrabbiato e autoritario con Niall. Erano amici, ma non era quel tipo di amicizia di cui tutti parlavano.
Harry voleva bene a Niall e Niall, anche se non lo diceva, voleva bene a Harry. Ma la loro amicizia non era minimamente paragonabile a quella di Louis e Liam, per niente. Non era paragonabile a quella che il riccio sognava da quando era piccolo.

"Io non gli ho chiesto di mettersi in mezzo, cazzo! Io manco lo conosco!" riprese il biondo, dopo uno shock iniziale.

"Non lo conosci ma ti fai tanti problemi se io ero con lui.." disse Harry, lasciando la frase in sospeso.

"No! Non mi interessa niente con chi stai o con chi te la fai!" urlò Niall, ma si interruppe quando si accorse che il minore era impegnato ad osservare il cellulare.

Il biondo sbuffò prima di infilarsi le mani in tasta e girare l'angolo. Quando Harry alzò gli occhi, Niall era un paio di metri avanti. Sorrise ripensando al messaggio e mettendosi il cellulare in tasca raggiunse per l'ennesima volta l'amico.

"Per la cronaca: io non mi faccio proprio nessuno." disse Harry, seguendolo e toccandosi il naso indolenzito e ricoperto da un po' di sangue ormai secco.

Bleecker Street. || Larry Stylinson [ IN REVISIONE ] Onde histórias criam vida. Descubra agora