3. Disobey

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Shay

Erano passate sicuramente due ore da quando mi ero sdraiata in questo letto a piangere e cercando un modo per andare via. Dovevo uscire da questo posto e denunciare quel pazzo. Ma chi mi crederà che il famoso milionario Louis Tomlinson mi abbia rapita? Finirei a essere io quella pazza!

Sentii la porta aprirsi un po' e feci finta di dormire. Sapevo che era Louis così stetti in silenzio.

"So che sei sveglia." disse ma io comunque non mi mossi.

"Ho telecamere dappertutto tutto in questa casa, inclusa questa camera. Quindi ti consiglio di alzarti" disse Louis e scossi la testa mentre mi sedevo.

"Lasciami andare." gli dissi e lui si sedette di fianco a me.

"Cosa non capisci? Tu sei mia e solo mia! Tu appartieni a me e lo è sempre stato. Non posso lasciarti uscire in un mondo dove loro ti possano fare male.
Non voglio che il mio angelo prezioso si faccia male là fuori!" lui urlò spaventandomi un po'.

"Non sono un pezzo di proprietà Louis! Non appartengo a nessuno e sono una persona! Nessuno può farmi male quanto me ne stai facendo tu adesso." gli dissi arrabbiata.

"Beh peggio per te perché tu non uscirai da quifino a quando non penserò che tu sia pronta. Vieni giù tra circa un'ora. Ho vestiti che tu possa vestire laggiù. È solo una maglietta e un paio di boxers. " lasciò la stanza arrabbiato e io mi alzai arrabbiata. Mi cambiai velocemente cercando di non apparire nell'obbiettivo della telecamera. Avevo un'ora per scendere giù ma io dovevo trovare un modo per scappare.

Uscii fuori dalla stanza la quale stranamente questa volta fu aperta. Mi guardai intorno e non c'era nessuna traccia di Louis. Potevo guardare intorno e escogitare un piano per scappare. Camminai un po' e trovai una finestra che se io volessi saltare da essa non sarebbe stato un grande salto. Scesi attentamente al piano di sotto e cercai la porta d'ingresso.

Guardai attentamente in ogni angolo per Louis nel caso fosse da qualche parte o qualcosa del genere.
Sentii la voce di Louis diventare sempre più vicina e pensai che lui fosse al telefono. Corsi velocemente dentro una stanza a caso e chiusi la porta lentamente.

Questa stanza era vuota e se lui fosse entrato dentro, non avrei nessun posto dove nascondermi. Sentii la sua voce vicino alla porta ed era al telefono. Ne sono sicura.

"Ti ho detto che non posso andare da nessuna parte per un po' di tempo. Dovrò pure prendere Shay con me e se lo faccio, dovrò fare qualcosa per farla salire sull'aereo. Mi ci vorrà un po'." disse Louis.

"Non lo so Liam. Vieni qui se vuoi e ne parliamo. Ho detto a Shay di scendere tra un circa un'ora per mangiare, ma andrò a controllarla proprio adesso." Merda! Dovrò salire prima che lui lo faccia.

"Ci vediamo tra circa mezz'ora. Vado a controllare Shay" disse Louis e sentii i suoi passi allontanarsi. Merda.  Uscii velocemente e dovetti cercare un posto dove nascondermi. Corsi dentro la stanza vicino a me e fu uno studio. Guardai intorno e non trovai delle telecamere. Fantastico! Mi nascosi sotto la scrivania. Forse potrei restare qui fino a quando lui se ne fosse andato via.

"SHAY!" Merda! Sentii il mio intero corpo tremare dalla paura e misi una mano davanti alla bocca per non far sentire i miei singhiozzi.

"SHAY! ESCI SUBITO O GIURO SULLA MIA VITA CHE TI FARÒ DEL MALE!" sentii dei passi venire verso questa direzione.

Sentii la porta aprirsi e le luci accendersi.

"Lo so che sei qui dentro ma ti lascerò uscire da sola." sentii la rabbia nella sua voce.  Singhiozzai nella mia mano e sentii i suoi passi avvicinarsi e il mio corpo iniziò a tremare. Guardai di fianco a me, i suoi piedi furono proprio vicino ai miei.

"Puoi anche uscire fuori da sola o ti tirerò con la forza." disse e intanto si ritirò un po' indietro. Non feci niente. Stetti nel posto paralizzata dalla paura. Non passò nemmeno un secondo che sentii il mio gomito essere tirato con forza e fui trascinata fuori dal mio nascondiglio. Le sue mani strinsero forte i miei gomiti. Piansi dal dolore e questo solo lo soddisfava di più.

"Per favore solo lasciami andare" implorai piangendo e lui solo mi portò con forza fuori dalla stanza.

"Dato che è il tuo primo giorno qui... Non sarò duro con te" mi disse e fui trascinata su per le scale e dentro la sua stanza. Lui si sedette sull'angolo del letto e io tremai dalla paura.

"Torno subito. Devo andare a prendere una cosa" Louis uscì e io mi sedetti sull'angolo più lontano e avvicinai i ginocchi al petto.

Louis tornò con una borsa e mi guardò.

"Sto facendo questo per punirti dato che comunque lo avevo programmato di fartelo domani." mi disse e tirò fuori un ago. I miei occhi si accecarono e mi ritirai velocemente ma la sua mano prese la mia gamba e mi portò contro di lui. Prese il mio braccio e infilò l'ago dentro la mia pelle. Lasciai scappare un grande lamento che fu musica per le sue orecchie.

Sentii l'ago uscire dalla mia pelle e lui mollò la presa e io ritornati nel mio angolo.

"Che cos'era?" gli chiesi e lui mi sorrise.

"Quello era un rintracciatore"

Spazio autrice

Allora ragazze cosa pensate della fan fiction? Succederanno molti fatti interessanti più avanti, quindi continuate a leggere questa storia e magari votate o commentate o anche tutte e due tanto non mi dispiacciono dei commenti in più.

Daddy; louis tomlinson a.u (mature) {Ita}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora