I. Evasione

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In questa storia Toby sente dolore, quindi evitate di scrivere commenti del tipo "Toby non sente nulla!!xd!!111!!!xd1!"
Buona lettura :D

"Muori, stupido essere" mormoro guardando la testa dell'uomo che rotola sul pavimento.

Mi guardo intorno osservando la stanza.
Sul muro si possono vedere una decina di foto che ritraggono l'uomo insieme e una donna diversa per ciascuna immagine.
Sul comodino c'è una bajour che illumina l'ambiente, facendolo sembrare caldo e accogliente.

Spalanco la finestra e osservo la strada.
Quel quartiere sarà molto più vuoto dopo il mio passaggio e, sicuramente, la gente non andrà a vivere con tanta facilità in un posto dove un killer ha fatto strage.
Il palazzetto davanti a me, per esempio,14 piani privi di vita.
Mi butto giù atterrando tra dei cespugli.
Mi scrollo le foglie di dosso ascoltando i pochi suoni che si sentono la notte.
New York, la città che non dorme mai...Tsk! La gente ronfa malgrado siano solo le 4 del mattino.
Mi incamminai verso casa, passando per le fredde vie popolate dai barboni.
Non ho mai amato questa città, anzi la odio con tutto me stesso.
Ciò che più odio sono soprattutto le persone che ci vivono, raffinate e ricche. Sanno solo darsi arie e padroneggiare sui deboli.
La gente è così stupida... sa puntare il dito contro chiunque e sa trafiggerti il cuore con una sola parola.
Ecco perchè sono diventato un killer.
Non ringrazierò mai abbastanza Slenderman per avermi salvato e fatto di me un assassino...
E non lo odierò mai abbastanza per il modo in cui mi chiama. Bambino. Tsk! 19 anni e mi considera un bamboccio di 4 anni...ridicolo.
La vita del killer è fantastica.
Molti di voi penseranno "Così facendo non potrai più assaporare di la vita normale!".. Pff! Una vita normale...certo. Non la ho mai vissuta una vita normale, e a me va bene così.
Sfogare la mia rabbia uccidendo le persone è un modo per riempire il vuoto che mi si è formato dentro.
Un buco nero senza fondo dove tu puoi camminare all'infinito nel buio più totale, senza via di uscita.
Dopo essere caduto in un baratro senza fondo molti anni fa, sono riemerso con le mie forze diventando ciò che sono ora. Freddo e spietato, ma dolce al momento giusto.
A volte mi capita di immaginare me in una vita normale, cosa impossibile. Sarebbe bello poter provare almeno una volta, ma è impossibile.

Il vento freddo mi scompiglia i capelli ribelli che mi escono dal cappuccio.
La strada è illuminata dalla luce lunare mentre il silenzio si fa spazio.
Silenzio, troppo silenzio.
Poi un suono, un rumore, rompe l'atmosfera.
Una voce umana alle mie spalle, seguita da altre 8 o 9.

"Toby Rogers, lei è in arresto"

Scarlet's POV

"Devo tirarlo fuori?" Chiedo fissandolo.
"Scarlet, non fare storie. È importante liberarlo. Datti una mossa"
"Sono le 23 di notte..può stare fino a domani mattina!" Sbuffo scocciata.
"È già un giorno che è chiuso in cella. Per cui, muovi le chiappe e vai a liberarlo"
"Molto gentili i tuoi modi, eh?" Chiedo ironica indossando i guanti neri che mi coprono metà dito.

Esco dalla casa e mi incammino verso la caserma.
Come ha fatto a farsi catturare? Aveva 2 accette e una pistola! Ma è cretino? E poi tocca fare a me il lavoro sporco.

Zitta e muoviti.

Non ti ci aggiungere anche te, per favore. Già sono abbastanza agitata. Chiudi il becco.

Arrivata in caserma spalanco la porta con forza.

Potevi entrare di soppiatto!

Mi voglio divertire un po.

"Allora, miei cari agenti. Se non mi date le chiavi delle celle faccio putiferio, ok?" Chiedo mettendo le mani ai fianchi osservando i 10 poliziotti davanti a me.

Opposites' Love//Ticci TobyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora