Capitolo 9

12.2K 940 349
                                    

Camminai verso il bar respirando l'aria di mare.

Davanti ad esso mi stavano aspettanto Rick e Mick, la mia vecchia coppietta, che sembrava in ottima forma.

O almeno quella era la mie impressione, in fondo erano due anni che non li vedevo.

Dopo la festicciola, i saluti e la partenza, ero rimasta in contatto con loro per più di un anno, poi non siamo più riusciti a metterci in contatto.

Ero preoccupata che i loro genitori avessero reagito male alla loro storia, era sicuramente quello il motivo, dato che le comunicazioni si sono interrotte guarda caso dopo il diciottesimo compleanno di entrambi...

Cercai più e più volte di rimettermi in contatto con loro senza successo, quando un mese prima Riccardo era riuscito a mandarmi un messaggio su facebook.
Era felice di avermi ritrovata e promise che mi avrebbero spiegato tutto quando ci saremmo rivisti al mare.

Avevo sorriso a quel "loro", contenta che fossero riusciti a rimanere uniti nonostante le difficoltá.

-È stata dura ma ce l'abbiamo fatta.- sospirò Riccardo dopo esserci salutati festosamente.

-Giá... cosa vi è successo in tutto questo tempo?- domandai, sollevata di poter finalmente avere delle risposte.

Michele si grattò la testa con sguardo triste.

-Beh... dopo aver compiuto entrambi diciotto anni abbiamo deciso di parlare della nostra storia ai nostri genitori... abbiamo aspettato fino alla fine delle vacanze e poi... glielo abbiamo detto.- sospirò- Per loro è stato uno shock, non ci volevano credere! Ci hanno tolto tutto, telefono, internet, tutto, non potevamo più ne vederci ne sentirci... finchè...

-...finchè non sono corso da lui, incapace di stargli lontano un minuto di più.- continuò il biondo con un sorriso.- L'ho preso e siamo scappati, i nostri genitori erano disperati, quando ci hanno ritrovati si sono quasi messi a piangere. Lì hanno capito quanto possono essere pericolosi due innamorati e ci hanno permesso di sentirci di nuovo.- concluse ridendo.

-Ci avevano resettato tutti i numeri, ma abbiamo provato a contattarti su facebook, però...

Scossi la testa.

-Ho facebook solo da pochi mesi... ho potuto iscrivermi solo dopo i diciotto anni.- spiegai imbarazzata.

Iniziammo a parlare delle nostre vite, delle nostre scelte, del loro amore...

-Ma come avete fatto per... capite... insomma come...

Michele allontanò lo sguardo imbarazzato e Riccardo trattenne una risatina.

-Beh... siamo riusciti a cogliere le occasioni...

-È stato così tragico?- non riuscii a trattenermi dal domandargli, sorpresa dalla loro reazione.

Il biondo indicò il compagno con la testa.

-La prima volta è svenuto.

Sbarrai gli occhi.

-Beh diciamo che dopo averlo... fatto... ero stato talmente in ansia prima e così rilassato dopo che ho avuto un calo di pressione e sono svenuto.- borbottò il moro senza guardarmi negli occhi.

-Ho dovuto farlo riprendere prima di andare da un medico.- sospirò Riccardo- Non potevamo mica andarci nudi e coperti di...

-O fai le cose senza pensarci o ti preoccupi troppo.- lo interruppe Michele completamente rosso.

-Beh certo che mi sono preoccupato.- sospirò il biondo.- È stato orribile vederti così bianco... avevo paura di perderti...

Il moro sospirò e gli si fece più vicino.

-Che esagerazione.- borbottò.

Rimasi incantata mentre la mia mente si figurava il biondo sopra Michele, mentre lui, con un tenue rossore sulle guance mormorava "A-ah, Rick... Ah!"

Cambiai discorso prima di iniziare a lanciare qualche strano urletto.

-E per la scuola cosa avete deciso?

Riccardo scrollò le spalle.

-Io ho deciso di iniziare a lavorare... sai faccio tipo un tuttofare, aggiusto qualsiasi cosa... e per un po ho lavorato nel bar di mio zio, ma questo è più un lavoretto estivo.

Michele sorrise debolmente.

-Io verrò qui all'universitá, mi sono innamorato di questo mare... ma devo ancora pensare a prendere un appartamento, per i primi tempi mi arrangerò col treno.

-Ti piace davvero tanto qui eh?

Lui abbassò lo sguardo imbarazzato.

Riccardo sorrise e rispose al suo posto.

-Durante un obbligo o veritá (sì è ancora il nostro gioco) sono riuscito a fargli confessare che vuole vivere qui per i ricordi che ha costruito con me.

-Ooooh che cosa dolce!-
mormorai trattenendo un guaito di sclero.

Il moro alzò la testa con le guance in fiamme.

-Ok noi adesso dobbiamo andare.

-Di giá?? Ma se abbiamo appena iniziato...

-Tu hai un appuntamento tra poco con un cliente, devo sempre farti da segretario?

-Non è una brutta idea, ci sono alcuni completini adatti al mestiere che...

Li lasciai litigare amorevolmente sulle gonne molto corte delle segretarie nei film e mi allontanai sorridendo.

Avevo risolto tutti i miei dilemmi, ma c'era un ultima cosa da risolvere.

Obbligo o veritá?Where stories live. Discover now