Camminai verso il bar respirando l'aria di mare.
Davanti ad esso mi stavano aspettanto Rick e Mick, la mia vecchia coppietta, che sembrava in ottima forma.
O almeno quella era la mie impressione, in fondo erano due anni che non li vedevo.
Dopo la festicciola, i saluti e la partenza, ero rimasta in contatto con loro per più di un anno, poi non siamo più riusciti a metterci in contatto.
Ero preoccupata che i loro genitori avessero reagito male alla loro storia, era sicuramente quello il motivo, dato che le comunicazioni si sono interrotte guarda caso dopo il diciottesimo compleanno di entrambi...
Cercai più e più volte di rimettermi in contatto con loro senza successo, quando un mese prima Riccardo era riuscito a mandarmi un messaggio su facebook.
Era felice di avermi ritrovata e promise che mi avrebbero spiegato tutto quando ci saremmo rivisti al mare.Avevo sorriso a quel "loro", contenta che fossero riusciti a rimanere uniti nonostante le difficoltá.
-È stata dura ma ce l'abbiamo fatta.- sospirò Riccardo dopo esserci salutati festosamente.
-Giá... cosa vi è successo in tutto questo tempo?- domandai, sollevata di poter finalmente avere delle risposte.
Michele si grattò la testa con sguardo triste.
-Beh... dopo aver compiuto entrambi diciotto anni abbiamo deciso di parlare della nostra storia ai nostri genitori... abbiamo aspettato fino alla fine delle vacanze e poi... glielo abbiamo detto.- sospirò- Per loro è stato uno shock, non ci volevano credere! Ci hanno tolto tutto, telefono, internet, tutto, non potevamo più ne vederci ne sentirci... finchè...
-...finchè non sono corso da lui, incapace di stargli lontano un minuto di più.- continuò il biondo con un sorriso.- L'ho preso e siamo scappati, i nostri genitori erano disperati, quando ci hanno ritrovati si sono quasi messi a piangere. Lì hanno capito quanto possono essere pericolosi due innamorati e ci hanno permesso di sentirci di nuovo.- concluse ridendo.
-Ci avevano resettato tutti i numeri, ma abbiamo provato a contattarti su facebook, però...
Scossi la testa.
-Ho facebook solo da pochi mesi... ho potuto iscrivermi solo dopo i diciotto anni.- spiegai imbarazzata.
Iniziammo a parlare delle nostre vite, delle nostre scelte, del loro amore...
-Ma come avete fatto per... capite... insomma come...
Michele allontanò lo sguardo imbarazzato e Riccardo trattenne una risatina.
-Beh... siamo riusciti a cogliere le occasioni...
-È stato così tragico?- non riuscii a trattenermi dal domandargli, sorpresa dalla loro reazione.
Il biondo indicò il compagno con la testa.
-La prima volta è svenuto.
Sbarrai gli occhi.
-Beh diciamo che dopo averlo... fatto... ero stato talmente in ansia prima e così rilassato dopo che ho avuto un calo di pressione e sono svenuto.- borbottò il moro senza guardarmi negli occhi.
-Ho dovuto farlo riprendere prima di andare da un medico.- sospirò Riccardo- Non potevamo mica andarci nudi e coperti di...
-O fai le cose senza pensarci o ti preoccupi troppo.- lo interruppe Michele completamente rosso.
-Beh certo che mi sono preoccupato.- sospirò il biondo.- È stato orribile vederti così bianco... avevo paura di perderti...
Il moro sospirò e gli si fece più vicino.
-Che esagerazione.- borbottò.
Rimasi incantata mentre la mia mente si figurava il biondo sopra Michele, mentre lui, con un tenue rossore sulle guance mormorava "A-ah, Rick... Ah!"
Cambiai discorso prima di iniziare a lanciare qualche strano urletto.
-E per la scuola cosa avete deciso?
Riccardo scrollò le spalle.
-Io ho deciso di iniziare a lavorare... sai faccio tipo un tuttofare, aggiusto qualsiasi cosa... e per un po ho lavorato nel bar di mio zio, ma questo è più un lavoretto estivo.
Michele sorrise debolmente.
-Io verrò qui all'universitá, mi sono innamorato di questo mare... ma devo ancora pensare a prendere un appartamento, per i primi tempi mi arrangerò col treno.
-Ti piace davvero tanto qui eh?
Lui abbassò lo sguardo imbarazzato.
Riccardo sorrise e rispose al suo posto.
-Durante un obbligo o veritá (sì è ancora il nostro gioco) sono riuscito a fargli confessare che vuole vivere qui per i ricordi che ha costruito con me.
-Ooooh che cosa dolce!-
mormorai trattenendo un guaito di sclero.Il moro alzò la testa con le guance in fiamme.
-Ok noi adesso dobbiamo andare.
-Di giá?? Ma se abbiamo appena iniziato...
-Tu hai un appuntamento tra poco con un cliente, devo sempre farti da segretario?
-Non è una brutta idea, ci sono alcuni completini adatti al mestiere che...
Li lasciai litigare amorevolmente sulle gonne molto corte delle segretarie nei film e mi allontanai sorridendo.
Avevo risolto tutti i miei dilemmi, ma c'era un ultima cosa da risolvere.
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Obbligo o veritá?
RomanceQuando giochi a "obbligo o veritá" non sai mai cosa potrebbe capitare. Come chiedere a due ragazzi (maschi) di andare in giro tenendosi per mano. Sembra solo uno stupido obbligo, strano ma forse divertente... e se invece non fosse più soltanto un gi...