welcome to my life

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Infatti era sbagliato, ma non per i due pazzi innamorati.
《Cosa hai?》chiese Claire vedendo il ragazzo agitato.
《Niente, mi sento solo uno stronzo》rispose lui con voce calma e dispiaciuta.
《E perché?》chiese lei non capendo inizialmente di cosa stesse parlando.
《Quanto tempo ti ho tenuta qui?》chiese con le lacrime agli occhi.
《Cosa c'entra adesso?》ora capiva,  voleva liberarla, ma è davvero quello che lei desiderava?
《Circa un mese perché?》chiese nella speranza di non dover sentire quella risposta.
《Vuoi andartene?》le chiese. Lui stava rinunciando al suo trofeo, al suo prezioso uccellino.
《No》rispose lei lievemente. Preferiva Harry alla sua famiglia, se così poteva chiamare le persone che dicevano di volerla bene. Harry a sentire la sua risposta rimase spiazzato, pensava che la ragazza volesse andare via, riabbracciare la sua famiglia, ma aveva scelto lui.

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《Vorresti dire che lo amavi?》chiese la psicologa. Era la prima volta che si occupava di un caso come quello.
《Si, lo amo》rispose Claire.
《Intendi dire che lo ami ancora?》chiese la donna con un espressione più che stupita.
《Intendo dire che lo farò  sempre》sbottò.
《Nella tua rivelazione hai parlato delle conseguenze della vita di un individuo che si espandono per tutta l’eternità. Questo vuol dire che credi in una vita nell’aldilà, nel paradiso e nell’inferno?》
《Io credo che la morte sia solo una porta, quando essa si chiude, un’altra si apre. Se tenessi a immaginare un paradiso, io immaginerei una porta che si apre e dietro di essa, lo troverei lì, ad attendermi》affermò con aria sorridente.
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《Harry, sei sicuro di volermi portare fuori? E se mi vedessero?》chiese lei preoccupata e contenta allo stesso tempo.
《Non importa, voglio passare con te momenti indimenticabili, e se questo implica il fatto di finire nei guai tanto vale》rispose baciandole la guancia. Quel gesto così piccolo ma così bello ai suoi occhi le fece tornare il buon umore. Claire prese un sospiro e si preparò mentalmente prima di uscire dopo quasi un mese e mezzo.
《Hey stai tranquilla, andrà tutto bene》sorrise lui. Quel sorriso la rassicurò tantissimo, adorava i sorrisi di Harry, così caldi, poi quelle due adorabili fossette che gli si formavano erano davvero troppo, lui era meraviglioso ai suoi occhi, non lo vedeva più come un rapitore, forse non lo aveva mai visto come tale. La fece accomodare dentro l'auto per poi partire per chissà dove.
《Dove andiamo?》chiese lei guardandolo.
《È una sorpresa》rispose lui senza distogliere lo sguardo dalla strada.
《Non mi piacciono le sorprese, quindi ti prego me lo dici?》chiese lei facendo il labbruccio.
《Mi spiace piccola ma dovrai aspettare》rispose. Quel 'piccola' la sorprese molto, non le aveva mai dato dei nomignoli in quei dieci giorni in cui si erano legati, e sentirselo dire era così piacevole.
《Mi hai chiamata piccola》disse. Lui si girò per un istante, giusto per vedere il suo volto.
《Non ti piace?》chiese non riuscendo a capire se era contenta o meno.
《No, è perfetto》sorrise annuendo più a se stessa che a lui. Il viaggio fu abbastanza silenzioso, ad accompagnare quel silenzio era la musica di sottofondo.
《Siamo arrivati comunicò Harry frenando davanti ad una piccola casetta. Claire riuscì ad intravedere un laghetto ghiacciato, era pieno inverno, l'aria londinese era spietata, pungeva fino a raggiungere le ossa. La ragazza era abituata al caldo della macchina, uscire al freddo è stato così brutale, non ha avuto neanche il tempo per abituarsi, tremò leggermente, gesto che non passò inosservato a Harry.
《Non ti preoccupare, adesso andiamo al caldo》le disse avvolgendola con un braccio. Si diressero verso la casetta ricoperta di neve, non sembrava affatto disabitata, probabilmente Harry ci aveva fatto un salto durante il giorno, giusto per preparare le cose, pensò la ragazza. Il riccio a stento riuscì ad aprire la porta, fu sollevato quando finalmente riuscì ad aprire quella porta malandata e tremendamente pesante.
《Cucciola, benvenuta nel nostro piccolo paradiso》 disse chiudendo la porta dietro di sé.

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