it's wrong

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《Who’s that shadow holding me hostage? I’ve been here for days. Who’s this whisper telling me that I’m never gonna get away?》la voce della ragazza risuonò nella stanza. Era sola, almeno così credeva. La voce angelica di Claire colpì Harry al cuore provocandogli mille brividi.
《I know they’ll be coming to find me soon. But I fear I’m getting used to being held by you. Baby, look what you’ve done to me. Baby, look what you’ve done now. Baby, I’ll never leave if you keep holding me this way. Baby, look what you’ve done to me. Baby, you’ve got me tied down. Baby, I’ll never leave if you keep holding me this way》quelle parole colpirono Harry come un pugno dritto in faccia, la canzone parlava di lui, lo sentiva.
《 Who’s this girl that’s holding your hand and talking ‘bout your eyes? Used to sing about being free but now she’s changed her mind》la mora si fermò, non riusciva ad andare avanti, stava improvvisando, ma le parole adesso non le venivano.
《L'hai scritta tu la canzone?》chiese Harry per accertarsi che parlasse di lui.
《Sì...》rispose lei leggermente stupita, non pensava che fosse già rientrato.
《Ha un significato oppure no?》insistette con le domande lui.
《Forse》rispose incerta. L'aveva pensata proprio per la situazione. Erano passate altre due settimane, un mese da quando l'aveva rapita.

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《Sì chiama sindrome di Stoccolma, cioè un particolare stato di dipendenza psicologica e/o affettiva che si manifesta in alcuni casi in vittime di episodi di violenza fisica, verbale o psicologica. Il soggetto affetto dalla Sindrome di Stoccolma, durante i maltrattamenti subiti, prova un sentimento positivo nei confronti del proprio aggressore che può spingersi fino all'amore e alla totale sottomissione volontaria, instaurando in questo modo una sorta di alleanza e solidarietà tra vittima e carnefice》spiegò la psicologa.
《Non ho mai subito violenza fisica ne tanto meno quella psicologica》sbottò la ragazza. Lei amava Harry alla follia, e quella situazione era insostenibile.
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Era ora di cena, questa volta era Claire a cucinare. Se la cavava proprio bene, infatti preparò delle fettine di carne con il limone. Harry era seduto a tavola, aspettava soltanto di essere servito. La ragazza mise il piatto con la carne davanti al riccio che le sorrise e la ringraziò. Sembravano una coppia sposata, ma ancora c'era il problema del rapimento. Harry viveva nella sua vita perfetta creata forzatamente e gli stava bene, ma non si chiedeva minimamente se Claire era felice o meno.
《La carne è deliziosa》disse Harry facendo una faccia di approvazione. La ragazza arrossì completamente.
《Grazie》riuscì a dire soltanto. Claire era felice, Harry poteva farne a meno di chiederglielo. Ancora però, dopo un mese non riuscirono a rivelarsi il loro contorto e strano amore, amore che Harry provava oramai da molto più tempo. Al liceo il riccio non le staccata mai gli occhi di dosso, mentre lei non sapeva neanche della sua esistenza. Rapirla è stata un'idea un po folle, questo Harry lo sapeva, ma sentiva che i due si stavano avvicinando.
《facciamo un gioco?》chiese Harry dopo quei infiniti istanti di silenzio.
《Ok, che gioco?》chiese lei contenta.
《Obbligo o verità》affermò lui sedendosi di fronte a Claire.
《Inizio io, obbligo o verità?》chiese lei dando via al gioco.
《Scelgo... verità》disse lui riflettendo.
《Allora... ahm... mi hai rapita per il riscatto oppure perché c'è sotto qualcosa?》chiese lei colpendo Harry dritto al petto.
《Gia... in effetti perché c'è qualcosa sotto》rispose lui un po in difficoltà. Lei rimase in silenzio, voleva davvero sentirlo dire ma ora non riusciva a pensare.
《Tocca a me, obbligo o verità?》chiese Harry spezzando quel imbarazzo che si era creato.
《Obbligo》rispose determinata.
《Baciami》disse solamente Harry. Lei non sapeva se farlo o meno, voleva farlo ma si vergognava. Alla fine prese tutto il coraggio che aveva e stampò un leggero bacio sulle labbra di Harry, ma non era sufficiente per lui, infatti quando stava per mettersi a posto, la fermò e approfondì il bacio. Il riccio desiderava le sue labbra sin dal primo istante, anche lei voleva quelle del ragazzo. Ora erano sdraiati sul letto in camera di Harry c'era la passione, amore e fuoco, un fuoco intenso.
《È sbagliato》disse lei.

Stockholm SyndromeWhere stories live. Discover now