Rimase in silenzio per qualche secondo. -Ci sono dei ragazzini, non usare certe parole...

-Aspetta- lo interruppe Jason. -Tu puoi sentirlo?

-Purtroppo sì- ammise Crono. -è talmente seccante. Avrete notato che è cambiato qualcosa dall'ultima volta che sono tornato nel mondo mortale, con quello sporco traditore di Luke Castellan... purtroppo non avevo semidei disposti a fare il bagno nello Stige per prepararmi un nuovo corpo, e ho dovuto provvedere in modo diverso. Il risultato, però, è piuttosto soddisfacente.- Allungò una mano verso un tavolo, su cui era posato un bicchiere, attirò l'acqua verso di sè e cominciò a giocherellarci. -Sai Jackson? Direi quasi che è un onore poter utilizzare i tuoi poteri, li ho sempre trovati... interessanti.

Sorrise, come se la risposta che poteva sentire solo lui nella sua testa lo soddisfacesse.

-Hai detto che hai dovuto procedere in un altro modo...- si sentì dire Becky. Non pensava di aver il coraggio di parlare. -Come?

-Chiedilo alla prole di Atena...- disse il Titano, lasciando cadere l'acqua, all'improvviso.

Tutti si voltarono di scatto verso Annabeth.

-Io non...- balbettò lei.

-Ryan?- Becky era stata l'unica che aveva pensato immediatamente al suo migliore amico. -Di che sta parlando?

-Beh- rispose lui, titubante. -Il bagno nello Stige non è il solo modo con cui un mortale può rendersi abbastanza forte da ospitare un dio o, in questo caso, un Titano...

-Senza offesa, amico- intervenne Leo. -Ma fino a lì c'ero arrivato perfino io. Renditi conto.

-Voglio dire... Un corpo umano non deve per forza essere invincibile. Deve solo essere... più forte. Ok, il corpo di un semidio è più forte di quello di un mortale di principio, ma non è comunque sufficiente per accogliere Crono.

-E quindi?- domandò Hazel. -Scusa, Ryan, ma non ho ancora capito il concetto.

-Il concetto è che la forza di un solo individuo non è abbastanza. Ma quella di più di uno sì. Percy, anche se specifichiamo non di sua volontà, sta assorbendo l'energia vitale di altre persone.

-E di chi?- chiese Leo.

Il figlio di Atena sbuffò. -Ma non ci arrivate?

Appena finì di pronunciare la domanda, alle sue spalle Annabeth crollò, seguita da Nico. Jason fu l'ultimo a svenire, tra le braccia di Piper. Solo allora Becky realizzò: Crono aveva assorbito la loro energia per giorni, e non se n'erano neanche accorti. Eppure, dentro di lei non riuscì a fare a meno di accendersi un briciolo di speranza. Esisteva un modo per separare il Titano da Percy, senza che il semidio ci finisse secco?

-Come fai a sapere tutte queste cose?- domandò Frank a Ryan, dopo essersi ripreso dallo shock.

-Lunga storia- tagliò corto Ryan.

Becky lo osservò. Era chiaro che nascondeva qualcosa... Ok, non avrebbe dovuto prendersela, tutti hanno dei segreti, ma loro due se li raccontavano da sempre. Lui sapeva tutto di lei, e lei almeno fino a quel momento credeva di sapere tutto di lui. A guardarlo, sembrava fosse anche qualcosa di importante. Perchè non le aveva detto cosa?

Scosse la testa e cercò di non pensarci. Non era la priorità, in quel momento.

Leo aveva raggiunto Annabeth, e cercò di farle aria per permetterle di riprendersi.

-Ehi, dottore!- disse, chiamando Will. -Che possiamo fare?

Il figlio di Apollo era chino su Nico, vicino a Reyna.

Eroi dell'Olimpo: 15 anni dopoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora