Capitolo 28- Appuntamento perfetto, avvertimenti e rapimenti.

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MADDIE'S P.O.V.

"Jamesss!"

"Che c'è?"

"Ma è... costosissimooo!"

"Per te tutto."

"Ma io non posso accettare... è troppo!"

"No. Per te qualsiasi cosa!"

Mi rassegnai ed entrammo nel ristorante.

Ci sedemmo al tavolo e James mi chiese: "Come mai sei tornata tardi a casa?"

"Colpa di Logan."

James mi guardò fisso con un sguardo brutale.

"No. Non per qualsiasi cosa tu stia pensando. Ha tradito Manisha."

Lui mise una mano davanti la bocca.

"Oddio, mi dispiace un sacco per lei..."

"Non farlo. Stai tranquillo."

Parlammo di altro per tutta la durata della cena.

James pagò e io non gli dissi niente.

"Grazie James. Veramente... non dovevi."

Lui sorrise e rispose: "Non dovevo ma volevo."

Lo baciai ed entrammo in macchina.

"Mh-mh."

James continuava a guardarmi e a mugugnare.

"Cos'hai?"

"Sei comoda vestita così?"

Io annuii.

Lui indossava dei pantaloni non troppo casual e una maglietta leggermente più elegante.

"Okay."

Chissà cosa stava pensando...

Quando scendemmo vidi delle luci enormi.

"Aspetta... ma... ODDIO È IL PARCO DIVERTIMENTI MIGLIORE DEL MONDO!"

Abbracciai James ed entrammo al parco.

"Ti è piaciuta la sorpresa?"

"Ti adoro!"

"Io ti amo."

"No io di più."

"Io di più."

"Okay, facciamo che ci amiamo allo stesso modo?"

"Va bene, ma solo stavolta..."

Sorrisi e andammo nella prima attrazione che trovammo, poi la serata passò molto velocemente.

"È stata la serata migliore della mia vita James!"

"E non è finita..." disse lui molto allusivo.

"Ehm... va bene..."

Andammo nella sua vecchia casa e iniziammo a baciarci.

"Cavolo Jay..."

"Ti amo Mad."

"Anche io Jay."

~~~~~~~~~~~~~

GEKY'S P.O.V.

Quella mattina ritirai la posta e trovai un paio di bollette e una busta bianca anonima.

Su un lato c'era scritto solo 'Per Kendall e Angelica'.

Salii in casa e chiamai Kendall a squarciagola.

"Cosa c'è Geky?"

Gli mostrai la busta e lui si passò una mano sui capelli.

"Apriamola."

Andammo nella sua camera e iniziammo a leggere.

Carissimo Kendall.

Ti avevo espressamente detto che non la dovevi frequentare, altrimenti le avrei fatto del male.

Ma siccome hai voluto rischiare, ora lei starà male per tanto, tanto tempo.

Non mi dispiace affatto essere in questa posizione effettivamente, anche perché a causa del tuo comportamento lei sarà mia.

Interruppi la lettura della lettera e una lacrima scese dalla mia guancia.

Voleva farmi del male.

Guardate che vi spio. So cosa fate ogni momento del giorno, ogni minuto, ogni secondo.

So che Kendall è venuto da te a casa dei tuoi genitori, so che tu lo hai accolto, e che lui ti ha spiegato tutto, Geky.

E per questo sarete puniti.

Geky preparati, perché stavolta non avrai più scampo.

E non mi dispiace affatto.

Quanto a te, Kendall... vedrai me che ti porto via il bene più prezioso davanti i tuoi occhi.

Ci rivedremo presto.

Anonimo.

Ero scioccata. Totalmente scioccata.

"Ken-Ke..."

"Piccola tranquilla... lui non ti farà del male... almeno non fino a quando ci sarò io con te. Te lo prometto."

"Ma..."

"Niente ma. Tu non rischierai nulla."

"Kendall... io credo... che la cosa migliore sia lasciarci. Anche perché non sappiamo chi sia quest'uomo, né quali siano le sue ragioni. Potremmo farci del male. E io non voglio. Lo faccio perché ti amo."

"Geky... non puoi lasciarmi. Non lasciarmi. È solo qualcuno invidioso."

"Kendall... per quanto io ti ami... è una scelta che devo fare per te. Non voglio che tu soffra."

"No... Geky... non lasciarmi..."

"Ti amo Kendall."

Gli lasciai un bacio sulle labbra e poi corsi fuori di casa.

Perché doveva essere tutto così ingiusto?

Perché qualcuno ci doveva ostacolare?

Perché nessuno voleva che io fossi felice?

Perché qualcuno voleva che lasciassi l'unica mia ragione di vita?

Mi sedetti sulla panchina del parco a riflettere.

Ormai è tutto... finito.

Completamente finito.

Sentii un forte dolore alla testa, poi qualcuno mi mise un cappuccio e io svenni.

E il nero più totale.

MANISHA'S P.O.V.

Quando Logan rientrò in casa, io feci finta di non vederlo.

Andai spedita in camera mia e mi abbandonai sul letto.

Accesi la televisione e guardai una delle mie serie tv preferite.

"Manisha possiamo parlare?"

Iniziai a cantare a squarciagola facendo finta di non sentirlo.

"Manisha so che mi senti."

Alzai il volume della televisione e mangiai un cracker.

Mi aveva fatto soffrire? Si.

Bene, ora toccava a lui soffrire.

Flatmates 2: Big Time RushDove le storie prendono vita. Scoprilo ora