Capitolo 15- Problemi e non-ritorni.

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MANISHA'S P.O.V.

"SI PUÒ SAPERE COSA MINCHIA COMBINI SEMPRE KENDALL?!"

Logan è in preda a una crisi isterica.

"Logan per favore calmati... per favore..."

Gli tocco un braccio ma lui si libera dalla mia stretta.

"SEI SOLO UNO STRONZO KENDALL!"

A quel punto faccio girare Logan verso di me e lo bacio.

"Calmati. Calmati. Chiaro Logan?"

"Okay..." lui sospira e torna a guardare Kendall.

"Il tuo comportamento non è giustificabile Kendall."

Maddie e James entrano in soggiorno.

E li seguono a ruota anche gli altri.

"Perciò... Kendall cos'è questa storia?!"

"Oh cavolo! SMETTETELA! IO NON POSSO STARE CON LEI. NON POSSO. E NON POSSO DIRVI PERCHÉ."

"Ma almeno fermala..."

"Oh dannazione!"

Kendall scende di corsa sbattendo la porta.

Spero che vada tutto bene tra quei due, anche se ho seri dubbi al riguardo.

"Si può sapere che sta succedendo?" Chiede Alexa.

"Meglio lasciare perdere... non si parla degli assenti..."

"Oh smettila Manisha! Dicci cosa succede tra quei due." Dice Kat.

"Ehm..." Scambio uno sguardo d'intesa con Logan e inizio a raccontare.

"Diciamo che loro due ecco... sono innamorati, l'uno dell'altra, ma Kendall non ecco... non vuole inpegnarsi, non può stare con lei, a sua detta. E nessuno ne ha capito il perché."

"Ma perché...?" Robert interviene.

"Ho detto che non ne abbiamo la minima idea. Non abbiamo idea di cosa stia succedendo tra quei due."

"Oh povera Geky..." Kat sembra affranta.

Sarà che si conoscono da troppo tempo.

E lei ha paura che Geky si stai facendo solo del male continuando così.

Ebbene... non posso che darle ragione.

E mentre tutti ci scambiamo sguardi speranzosi, e cerchiamo di darci risposte riguardo allo strano comportamento di Kendall, io cerco di trasferire tutta la sua buona sorte su Geky, che in questo momento ne ha veramente bisogno, forse anche più di me.

KENDALL'S P.O.V.

Scendo le scale in fretta, sperando di non averla persa.

Accidenti a me.

A me che parlo così tanto, che non ce la faccio a stare zitto.

Forse ho perso lei, la cosa più importante in questo momento.

La mia Geky.

Esco dal portone cercandola con gli occhi.

Quando la trovo è sulla moto.

Le prendo un braccio e la fermo.

Ma lei... lei... è completamente rotta stavolta.

Alza il suo dito medio verso di me e piange, poi un sorriso strano le si forma sul volto, non saprei se fosse perfido, o d'addio.

Ma in ogni caso lei sgomma via, lasciandomi come un cretino in mezzo alla strada, con la consapevolezza che stavolta l'ho persa.

Sul serio e conpletamente.

E non c'è più nulla da fare.

Né per salvarla, né per salvarmi.

Stavolta è finita.

Stavolta siamo finiti.

Sia lei che io.

Game over Kendall.

Poi con passo lento rientro a casa e salgo le scale.

È finito tutto.

GEKY'S P.O.V.

"Ciao mamma."

Questa è l'unica cosa che riesco a dire prima di iniziare di nuovo a piangere e fare cadere il casco dalle mie mani.

Poi mi fiondo tra le braccia di mia mamma.

Inspiro il suo profumo e poi mi stacco dal suo abbraccio.

"Amore mio... chi ti ha ridotta così?"

Ci dirigiamo entrambe in salone e io mi siedo sul divano.

Mia madre invece si allontana, per tornare dopo poco, con un thè caldo al limone tra le mani.

Poi si siede sul divanetto di fronte al mio e mi guarda.

Per quanto potessi dire di odiare i miei genitori, per quanto non li sopportassi, erano dei buoni ascoltatori entrambi, soprattutto mia madre.

Ed ero certa che se avessi rivelato loro qualche segreto, loro non avrebbero detto nulla a nessuno.

Mi metto a gambe incrociate sul divano, togliendomi le scarpe e inizio a bere il latte.

"Mamma..."

"Tesoro, papà torna tra due orette... vuoi spiegarmi che succede?"

"Mamma... è complicato."

Ma anche se non voglio raccontare, qualcosa mi spinge a farlo e inizio a parlare.

"Mamma... in pratica... hai presente che i miei vecchi coinquilini si sono trasferiti, no? Ne ho trovati degli altri. Due ragazze, Madison e Manisha, e quattro ragazzi, Logan, James, Carlos e Kendall."

Pronuncio il suo nome con un'altra sfumatura di voce, come a voler sottolineare che la causa di tutti i miei problemi era lui.

"Beh... Geky... allora... c'entra qualcosa questo Kendall?"

Mia madre legge nel mio pensiero.

Poso la tazza di thè ormai finita sul tavolo davanti a me e continuo a parlare.

"Si è tutta colpa sua. In pratica... ci siamo ecco... baciati... più di una volta... poi la cosa è degenerata... è diventato qualcosa di più... -avvampo ma continuo- e poi... ho la sensazione che lui non voglia impegnarsi... e anche se lui dice di essere innamorato di me... lui non può stare con me. Dice solo che non può... e io... sto male. Come se non bastasse è tornato Rick. È il nostro vicino di casa. Abita sul nostro stesso piano..."

Mia madre capisce.

Annuisce e sa che il fatto che sia tornato Richard non è una cosa buona per me.

Non sa cosa mi abbia fatto... ma ha sempre intuito che c'era qualcosa che non andava...

"Perciò Geky... mi dispiace... ora cosa hai intenzione di fare?"

"Mamma... la mia camera è ancora libera?"

"Si, puoi restare quanto vuoi, tutto il tempo che ti serve per risollevarti."

Sorrido riconoscente a mia madre e vado verso la mia camera.

Cammino per il corridoio freddo e poi mi ritrovo davanti la porta della mia vecchia camera.

Abbasso la maniglia e in un attimo sono immersa nei ricordi.

Flatmates 2: Big Time RushDove le storie prendono vita. Scoprilo ora