67.

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"Mi annoio, cosa vuoi fare?" inclino appena la testa, mentre con una penna nera traccio linee in uno dei pochi spazi di pelle vuoti sul braccio di Zayn.

"Ti piace tanto usarmi come tela per le tue opere?" ride e osserva il disegno che a poco a poco sto componendo. Una conchiglia.

"Più di quanto immagini" gli rivolgo uno sguardo e gli faccio un occhiolino. Amo toccare la sua pelle piena di figure indelebili, adoro ancora di più soffermarmi ogni volta su uno di essi e chiedergli il significato. Resto incantata a sentirlo raccontare la storia dietro ognuno di quei tatuaggi, ognuna di esse è diversa dalle altre.

"Stasera uscirò con Emily" mi dice di punto in bianco "mi dispiace non avertelo detto prima, è che quasi me lo avevi fatto dimenticare...".

"Io?" gli chiedo, inarcando un sopracciglio. Mi mordo l'interno guancia, non mi piace l'idea che esca con lei, non mi piace proprio per niente.

"Sì, insomma... Da quando sei qui, non penso molto a lei... È solo la ragazza con cui fingo di stare insieme" mi spiega, farfugliando delle scuse che mi fanno sorridere.

"Beh, quindi passerai la serata con lei..." ripeto. Credo mi sia venuta un'idea, ma non so quanto potrebbe essere rischiosa. "Perché non mi presenti uno dei tuoi amici? Potremmo uscire in quattro".

"Cosa?!" muove di scatto il braccio, facendomi quasi sbagliare "intendo... Non penso sia il caso".

"Perché no?" fingo di non capire. Mi sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio e rimango ad osservarlo. È così bello con i capelli spettinati. Ci siamo svegliati non più di un paio d'ore fa e abbiamo deciso silenziosamente di rimanere in pigiama sul divano. Trisha è al lavoro, abbiamo la casa tutta per noi.

"Non ho amici da presentarti!" esclama "cioè, non ho amici adatti a te".

"E questo che significa?" gli chiedo, smettendo ancora di disegnare. Non sono abbastanza bella per i suoi amici? O non abbastanza intelligente?

"Significa che sei tutta mia" una risata esce dalle sue labbra e le sue braccia avvolgono il mio corpo. Mi lascia un bacio sulla guancia, poi mi guarda negli occhi "è solo per stasera, te lo prometto".

"E io cosa farò?" adoro Trisha, ma passare un'intera serata con lei mi metterebbe in imbarazzo e penso che entrambe eviteremmo una situazione del genere.

"Beh... Cosa ne diresti di aspettarmi qui e di andare sulla terrazza a guardare le stelle non appena torno? Non ci vorrà molto, io ed Emily dobbiamo solo farci vedere un po' insieme, il tempo che ci scattino qualche foto" la sua idea mi piace, dopotutto mi sembra un buon accordo, questo. Anche se probabilmente la cena con sua madre sarà inevitabile.

"D'accordo, Malik" gli porgo la mano, che lui mi stringe con uno sguardo divertito.

E così mi ritrovo a passare la serata con la madre di Zayn, mentre lui è là fuori a farsi vedere con un ragazza che ha bisogno di pubblicità.

Le ho proposto di aiutarla a cucinare e lei ha accettato con entusiasmo. Ha detto che è una cosa che le sue figlie fanno spesso, sin da quando erano piccole. Ora che sono in vacanza le mancano molto.

"Siamo state brave, no?" mi chiede la donna non appena ci sediamo a tavola per mangiare. Abbiamo tentato di preparare del cibo italiano. Non ha un aspetto perfetto, ma il profumo è buono.

"Sì" sorrido imbarazzata e prendo una forchettata di pasta al ragù. È migliore di come me la aspettassi.

Vedo Trisha fare lo stesso e dalla sua espressione capisco che il cibo piace anche a lei. "Zayn non sa cosa si perde" annuisce, poi alza lo sguardo verso di me "come ti trovi qui, Alika?".

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