16. Niall e Zayn

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Harry parve capirlo, perché senza dire nulla imboccò l'autostrada, dopo aver inviato un messaggio col cellulare. Poco dopo, Louis si assopì.


Harry lo svegliò un'ora dopo, chiamandolo con dolcezza e spostandogli  i capelli dalla fronte. Si godette l'espressione imbambolata del ragazzo, mentre si svegliava dal sonno profondo.

-Apri gli occhietti, Lou. Siamo arrivati. Ce la fai?-

Louis annuì, stropicciandosi  gli occhi ancora un po'pesti per il pianto di prima.

-Dove siamo?-

-In un paesino fuori Londra. Ti voglio far conoscere delle persone-

Louis, a quelle parole, si rizzò finalmente a sedere.

-Chi sono?-

-Amici miei e di Liam. Su, andiamo-

Louis scese dall'auto. Erano in aperta campagna. Ancora rintronato, seguì il ragazzo lungo un viottolo che scendeva sull'argine del fiume che scorreva placido, ombreggiato da alcuni alberi.

lì c'erano due ragazzi seduti su di una coperta, con le canne da pesca in mano, in quello che aveva tutta l'aria di essere un pic-nic.

Harry si voltò sorridendogli, mentre gli spiegava:

-Tu mi hai fatto vedere un luogo caro al tuo cuore, la stanza del pianoforte. Voglio ricambiare facendoti conoscere le persone che con Liam, rappresentano per me quello che è per te la tua stanza-

Louis ricordò che gli avesse accennato a due amici di Londra durante una chiacchierata nel bosco, ma non fece in tempo a riflettere sulle parole del riccio, perché si erano già alzati andando loro incontro.

Harry! Siete arrivati!- Lo accolse un biondino dal sorriso smagliante, andando ad abbracciarlo.

L'altro ragazzo, che sembrava un principe dai tratti mediorientali, rimase in disparte sorridendo.

-Ciao ragazzi. Vi presento Louis- disse Harry, spostandosi per includere il fotografo.

Il biondino gli strinse la mano e gli diede alcune pacche sulla spalla, dicendo:

-Ciao! Io sono Niall-

L'altro gli porse la mano con un laconico -Zayn-

Non sapendo di preciso cosa Harry avesse detto loro, rimasse zitto, un po' in imbarazzo, mentre si sedevano in cerchio sulle coperte ed Harry si lamentava "per i poveri pesci" che stavano subendo la pesca no-kill, suscitando le proteste dei ragazzi.

Louis ridacchiò, Harry era proprio un animalista convinto.

Subito iniziarono a parlare della loro disavventura: i ragazzi, sebbene ragguagliati a più riprese da Liam, volevano sentire la loro versione dei fatti.

Louis si ritrovò così ad ascoltare la voce bassa e lenta di Harry ripercorrere i punti salienti della loro disavventura.

Ad un certo punto si estraniò un pochino, seguendo il filo dei propri pensieri, mentre osservava gli amici di Harry.

-Vero, Louis?-

Si riscosse, gli sguardi degli altri tre su di sé. Arrossì lievemente.

-Scusami, Harry, non ti stavo ascoltando-

-Ti ho chiesto se anche a te sia sembrato un tempo lunghissimo, e non solo qualche giorno-

-Oh..s ì. Mi sembra di aver vissuto settimane in montagna, soprattutto in quel maledettissimo bosco-

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