•Capitolo 24•

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Le sue braccia che avvolgono il mio corpo, facendo un lento movimento con le mani su e giù sulla mia schiena; i nostri occhi fissi e le nostre labbra ancora una volta distanti qualche centimetro.

Per quanto sia una ragazza problematica, in questo momento non mi interessa del fatto che ci siano altre classi della mia scuola che ci fissano, per poi sbandierare, sicuramente,tutto ai quattro venti.
Ora ci siamo solo io e lui, il mio professore.
Nessuno in più, nessuno in meno.

Al momento dell'ultima nota del brano le luci si riaccendono, mettendo fine a quel magico momento ma creandone un altro imbarazzante, date le circostanze: tutti che continuano a fissarci applaudendo, tranne quattro persone: Cristina infuriata, Erika e Marco altrettanto e infine la professoressa di italiano, a quanto pare di ritorno dalla sua stanza, incredula.
E non ha tutti i torti, anzi...

-Complimenti signorina Sancez. Sa ballare molto bene.- mi sussurra in un sorriso quasi soffocato.
-Potrei dire lo stesso di lei, professore.-
-La ringrazio di questo meraviglioso ballo.--
-Si figuri.- rispondo porgendogli un sorriso e non badando alle vocine di pettegolezzi che alla velocità della luce si stanno spargendo.

Mi libera dalla sua presa, porgendomi un ultimo sorriso e dirigendosi verso l'uscita della sala da ballo.
Altrettanto mi volto anch'io dirigendomi verso Cristina e Ludovica, psicologicamente non pronta ai loro commenti.
-Io spero che tu sia consapevole del guaio in cui ti stai mettendo.- afferma in tono presuntuoso Cristina
-Abbiamo solo ballato.-
Come se fosse una cosa normale!
-Ma davvero?
Mano sul culo, stretta di qua stretta di là, sorrisini, sussurri.
Tutto normale insomma.
Greta, queste cose le fanno i "fidanzatini", non di certo l'insegnante e l'alunna.-
Per non accorgermi della sua mano sul mio sedere dovevo proprio essere in paradiso...

-Il gatto ti ha mangiato la lingua?-
-No, nel senso si...no beh, c-cosa dovrei dirti?-
-A me nulla, volevo semplicemente avvertirti e ricordarti che ció che vuole é solo il sesso.-

Nella mia mente sono intrapelate emozioni di tipo rabbia in Cristina che punto a capo é lì a rinfacciarmi la vera versione dei fatti, che il mio cuore continua a non voler accettare; felicità in ció che é accaduto minuti precedenti ma allo stesso tempo tristezza, tanta tristezza nel sapere di essere usata ma scacciando subito via questo pensiero per non voler far fronte alla verità.
Perché è vero, la verità fa male.
Ma quando mi ha detto di star lontana da lui, c'era.
Quando mi ha detto "addio" in infermeria, c'era.
Vorrei capirci di più, se sono qualcosa o solo un giocattolino; i suoi demoni interiori che non gli permettono di essere una persona migliore.
E siamo sempre allo stesso punto: tante, troppe domande senza alcuna risposta ma solo dubbi su dubbi.
Nel Monopoli quando passi dal via ritiri una cifra di soldi, io quando passo dal via nella vita reale ritiro solo altre domande compensate da ancor più dubbi.
É tutto ció é frustante.

Mentre mi dirigo nella mia stanza, senza le altre ancora in sala da ballo che ora si é trasformata in discoteca, sento la presenza di qualcuno, qualcuno che mi sta seguendo.
Mi volto e mi ritrovo Marco.
-Ma-Marco cosa ci fai qui? La tua camera non é al piano di sotto?-
-Io non ti capisco.-
-Ora sono io a non capire te, a cosa ti riferisci?-
-Ti consiglierei di andare a fare ció che meglio sai fare, la parte della finta tonta non ti riesce.
Ma la troia con il tuo professore ti riesce a meraviglia, complimenti.-
Io cosa? Troia?!
Nessuno mai in 17 anni della mia vita aveva mai azzardato a chiamarmi troia, mai nessuno!
La rabbia mi ribolle nel sangue.
-Troia magari ci chiamerai qualcun'altra, non di certo me!
Come cazzo ti permetti, eh?-
Le lacrime minacciano, ancora una volta, di scendere.
-Cosa ci trovi in lui? Ti prego, dimmelo.
Cos'ha lui che non ho io?
É un essere spregevole sia con le donne che con le ragazze come te.
Tu non puoi neanche immaginare, stai facendo la più gran puttanata della tua vita concedendoti così spudoratamente.-
"Essere spregevole", perché?
-Dopo che ti ha preso in affidamento tu hai anche il coraggio di chiamarlo essere spregievole? Gli dovresti un minimo di riconoscenza.-
-Oh benedetto Iddio, ti ha fatto il lavaggio del cervello.
Se solo sapessi cosa c'é dietro a tutto.-
-Dimmelo tu.
Perché é un essere spregevole con le donne? Dopo tutto era anche sposato; e cosa c'é dietro al tuo affidamento?-
Ti prego, ho bisogno di risposte!-

~Angolo autrice.
Buonsera a tutti, scusate la mia assenza ma sono ancora in vacanza peró oggi ho concesso un po' di tempo all'ispirazione ed ecco qui il 24esimo capitolo.
Non dovrebbe mancare molto alla fine, ma sono indecisa per un sequel o meno.
Ma tralasciamo anche i miei dubbi che bastano quelli di Greta, e bene voi a cosa pensate?
Vi prego di farmi sapere con un bel commento, vorrei tanto sapere cosa ne pensate, quali sono le vostre intuizioni e beh...ovviamente votate.
Torneró prestissimo con un nuovo capitolo, bye bye.♥

Obsession.Where stories live. Discover now