•Capitolo 22•

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Today is the day!
Il grande giorno!
Finalmente si parte per Londra.
-Greta, ti aiuto con la valigia?- mi chiede Domenico
-Si, grazie- rispondo quasi accasciandomi.
-Greta, ti sei portata mezza casa? Pesa un quintale.-
-Emh..-
-Tesoro, ci lasci per così tanti giorni...mi mancherai tantissimo.
Stai attenta, mi raccomando.
Torna sana e salva-
-Mamma, non devo andare in guerra. Tranquilla.- le dico abbracciandola.
Un ultimo saluto anche a Domenico che mi lascia fuori scuola ed eccomi qui:
siamo tutti in cortile divisi in tre gruppi, e ci sono due pullman ad attenderci per andare all'aeroporto.
É tutto esilarante!
Ed é appena arrivato il professore Ward in compagnia di Erika.
Iniziamo bene.
-Greta, non ci pensare.- mi sussurra Cristina.
Annuisco continuando a seguirlo con gli occhi.
Indossa una camicia bianca che esalta i suoi addominali e un pantalone nero aderentissimo.
Guarda con chi te la sei fatta! Mica male.
Scaccio subito questi pensieri che mi frullano per la testa, cercando di concentrarmi solo sul fatto che sto per partire per Londra.
Terminato l'appello iniziamo ad entrare nel nostro pullman, a due piani.
Ovviamente scelgo il piano di sopra.
É da quando sono bambina che amo andare nei pullman a due piani, anche in un letto a castello sceglierei di stare sopra. Sempre.
Non so perché, ma mi esalta.
L'altra classe é al piano sottostante, quindi presumo che i professori della mia classe stiano dove siamo accomodati noi, altrimenti come ci controlleranno?
Poi Erika é dietro di me, quindi il mio adorato prof di inglese se vuole stare con lei, deve venire qui.
Ecco che la professoressa di italiano ricomincia con l'appello.
Giuro che la butto dal pullman se fa un altro appello.
Terminato, anche questa volta, l'appello si accomoda nei primi posti seguita da Thomas.
Il viaggio prosegue molto tranquillamente, e nel giro di trenta minuti siamo arrivati all'aeroporto.
-Hai bisogno di una mano?-mi chiede una voce familiare, mi volto e..-Marco? Cosa ci fai qui?-
Un'altra sanguisuga!
-Il vostro insegnante é mio zio, quindi ha chiesto gentilmente di poter aggiungere un posto anche per me.-
-Ma in pullman non c'eri.-
-Ero giù.-
-Ah..- che felicità.
-Visto chi ho portato? Contenta?- mi chiede Thomas avvicinandosi a noi.
Bastardo, l'ha fatto apposta!
-Marco ti sta chiamando Federica.-, si allontana da noi mentre ci dirigiamo verso gli altri per i vari controlli.
-A che gioco stai giocando?-
-Oh mi dai del tu, ora.-
-Rispondimi!-
-Volevo semplicemente aiutare mio nipote con una ragazza.-
-Ma davvero? Che zio premuroso.
Sei proprio stronzo.-
Greta, calma!
-Sei più bella quando ti incazzi.-
-Ma vaffanculo!-

Come ho fatto ad innamorarmi di uno stronzo simile?
Pensa che io sia un giocattolino? Prima vado a lui poi al nipote?
Non ha capito proprio niente!
Ma se sei tu che ci ricaschi in continuazione.

Dopo vari controlli entriamo in aereo.
Faccio un'ultima telefonata a mia madre e spengo il telefono.
Ho sempre amato l'aereo anche se ho una fottutta paura che possa succedere qualcosa, ad esempio quando piove ma per fortuna c'é un sole che spacca le pietre.

Nel giro di qualche ora arriviamo a destinazione, dove ci accoglie la pioggia.
Già amo Londra e sono qui da neanche due minuti.
-Greta, ma é meraviglioso- esulta Ludovica estasiata.
É già addobbata per Natale, ci sono luci, renne, alberi..ovunque!
É tutto meraviglioso, nonostante la pioggia e il freddo.

~Angolo autrice.
Finalmente sono riuscita ad aggiornare, e a proposito di ció devo informarvi di alcune cose:
domani parto e non so se in questa settimana aggiornerò.
Se riesco potrei farlo oggi, o cercherò in tutti i modi di farlo nei giorni seguenti.
Non vi prometto nulla, ma cercheró di aggiornare anche entro oggi se mi sarà possibile.
E niente, ho terminato i miei avvisi.
A prestissimo!

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