14. Un risveglio dolce amaro

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Quella notte fu un continuo amarsi, abbracciarsi e baciarsi. Entrambi erano molto felici, non avevano mai potuto stare insieme tutto quel tempo. Si dissero che si amavano un infinità di volte ed infine crollarono in un sonno ristoratore.

Robert nel sonno cercò Gwyneth per abbracciarla e non la trovò vicino a lui, aprì gli occhi e si guardò intorno, lei non c'era più. Si mise seduto non c'erano nemmeno i vestiti, si alzò e si infilò un paio di boxer e i pantaloni della tuta, la porta del suo bagno era aperta e lei non c'era. Uscì dalla sua stanza e raggiunse stropicciandosi gli occhi la camera di Gwyneth era aperta, stava per bussare sullo stipite della porta quando la vide li in vestaglia guardare fuori dalla finestre e parlare al telefono

-Anche io ti amo...sì parto per Londra questa sera così passeremo qualche giorno insieme prima della tua partenza per il tour....ok buona serata e ci vediamo domani... Chris... mi manchi.

Chiuse la telefonata e Robert che aveva ascoltato tutto si sentiva morire dentro. Gwyneth si voltò e lo vide li, sulla porta che la guardava oramai senza vederla, capì subito dalla sua espressione che aveva ascoltato la sua telefonata

-Rob...

Robert non disse nulla scosse la testa e le fece segno con la mano di non dire nulla e se ne andò verso la sua camera. Aveva bisogno di prendere aria, di schiarirsi le idee. Entrò nella cabina armadio, si infilò una maglietta e le scarpe da ginnastica e un cappellino, prese un paio di occhiali da sole e uscì di casa attraverso il giardino, prese a correre lungo il sentiero che separava la casa dalla spiaggia sull'oceano.

Era sconvolto. Aveva sentito varie volte le telefonate tra lei e Chris ma mai l'aveva sentita dirgli che l'amava o che gli mancava. Cosa stava succedendo? Ora gli fu più chiaro il motivo per cui la sera prima aveva preferito chiamare da sola. Forse si era illuso che i sentimenti di Gwyn fossero forti come quelli che provava lui... "eppure stanotte era la solita Gwyn... ha detto di amarmi...perchè", Robert decise che doveva parlarle, chiarire e ascoltare quello che lei aveva da dire in proposito. Si voltò e corse sui suoi passi appena impressi sulla sabbia umida, riprese il sentiero tra i cespugli e dopo una ventina di minuti rientrò in giardino sudato e affannato come mai. Era allenato, ma questa volta il suo cuore batteva all'impazzata sotto l'effetto di quei pensieri e non collaborava con il recupero dalla corsa. Entrò in casa e sentì un forte odore di caffè, Gwyneth era in cucina e conversava con Maria le raggiunse, salutò entrambe e guardò Gwyn, lo osservava seria, mentre sorseggiava il suo caffè. Robert prese un biscotto dal vassoio si avvicinò a Gwyn

-Faccio una doccia veloce poi facciamo colazione insieme?

-Certo.

Lei sorrise. Robert si perse in quel sorriso e si pentì di tutti i pensieri fatti. Corse in camera sua e si buttò sotto la doccia cercando di farsi lavare via anche quei pensieri, con scarso risultato purtroppo ma era più calmo. Si vestì con un paio di jeans e una camicia e la raggiunse, non era in cucina così la cercò in soggiorno ma senza risultato, infine la scorse fuori, vicino alla piscina seduta su un lettino, Sospirò e si mise seduto su un lettino li affianco al suo.

-Ehy...

-Rob dobbiamo parlare...

Robert annuì restando in silenzio pronto ad ascoltarla, teneva lo sguardo basso temendo che il suo peggior incubo si materializzasse da li a poco. Cosa avrebbe fatto se lei, il suo amore, avesse detto che non voleva più stare con lui? Sentiva le mani tremare ma non voleva che lei lo vedesse così fragile, le appoggio al bordo del lettino e lo strinse finché riuscì a sentire che non tremavano più.

Gwyneth lo guardava aveva capito che l'aveva ferito con quella telefonata e temeva che Robert le dicesse che non ne valeva la pena, era agitata, non voleva perderlo. Lo amava.

-E' un periodo difficile Rob, non ci siamo più visti e non abbiamo più potuto parlare su come le cose si sono evolute. Mi dispiace che tu abbia ascoltato quella telefonata, ma non è facile...io ti amo...

-E' buffo sai, meno di un ora fa ti ho sentita dirlo ad un altro uomo...

Robert lo disse in modo sarcastico ma con voce appena più che un soffio alzando lo sguardo per vedere i suoi occhi

-Già... lo so.

-Come si può amare due uomini contemporaneamente Gwyn? Quando tornerai a Londra farete l'amore tutta la notte dicendovi quanto vi amate?

Robert volse lo sguardo verso l'orizzonte distogliendo lo sguardo da Gwyneth, sapeva che se avesse continuato a guardarla negli occhi avrebbe pianto. Non voleva piangere. Era arrabbiato. Voleva delle risposte.

-Robert sei ingiusto a dire così...

-Inguisto Gwyneth, ingiusto? Ti ho appena sentita dire a tuo MARITO che lo ami e che ti manca, e questo dopo che abbiamo passato la più bella notte della MIA vita, e ora, io sono ingiusto? Credo tu debba fare chiarezza dentro di te perché tesoro mio qui c'è qualcosa che non va.

-Hai ragione. Parto per Londra stasera. Domani Chris rientra da Parigi e passeremo qualche giorno insieme...

Robert sbuffò non voleva sentire altro.


Sweet NovemberWhere stories live. Discover now