6. Colazione per due

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Robert salutò Gwyneth alla reception e prese l'ascensore si avviò verso la sua nuova stanza. Appena aprì la porta si rese conto che non aveva niente di suo, tutto il suo bagaglio era nell'altra stanza. Pensò che per una notte si sarebbe arrangiato.

Bussarono alla porta, Robert andò ad aprire in modo automatico e si trovò davanti il cameriere del piano con le sue valigie riposte su un carrello. Lo fece entrare e gli passò una banconota come mancia.

Il telefono vibrò Robert diede un occhiata veloce mentre chiudeva la porta e ringraziava il cameriere

Susan "scusa ma è stata dura sentirsi dire ciò che io non avevo il coraggio di ammettere da troppo tempo. Ti ho voluto bene ed avrai sempre un posto speciale nel mio cuore"

Robert si lasciò cadere sul divano ed iniziò a scrivere un breve messaggio "Anche io ti ho voluto bene e te ne vorrò sempre. Buona notte"

Robert aprì una delle borse e prese lo spazzolino da denti ed inizio a lavarseli di fronte alla grande finestra che gli mostrava una visione notturna che rendeva quella vista di Roma ancora più bella. Andò in bagno e si sciacquò si mise una maglietta a maniche corte e un paio di bermuda, prese il telefono per impostare una sveglia per l'indomani mattina, vide che c'era l'avviso di un nuovo messaggio

"Hey amore come va? vieni a trovarmi? Gwyn."

"Ciao tesoro, perdonami, stasera è meglio che resti qui, non voglio peggiorare la situazione facendomi vedere mentre entro in camera tua... ti amo, facciamo colazione insieme domani?"

"Ho il volo per L.A. nel primo pomeriggio e un intervista domani mattina, ci vediamo a L.A...."

Robert lasciò il telefono sul comodino aprì le tende per vedere il panorama dal letto e si sdraiò. Gwyneth non rispose ad altri messaggi, ma per quella serata decise che andava bene così. Aveva davvero voluto bene a Susan ed ora erano li, in un paese straniero ed avevano preso la decisione più difficile. Se fosse riuscito a continuare civilmente la separazione sicuramente ne avrebbero sofferto meno tutto quelli che gli erano vicini. Si addormentò pensando a tutti i momenti belli che aveva vissuto con Susan.

Aprì gli occhi e si rese conto che bussavano alla porta e non era un sogno, il sole era già alto nel cielo si alzò ed andò ad aprire, vide Gwyneth seguita da un cameriere con un carrello per la colazione entrare nella sua camera, Gwyn si mise a sedere e Robert la seguì e si mise a sedere, appena il cameriere si congedò Gwyn servì il caffè per entrambi.

-Hai dormito?

Robert annuì mentre sorseggiava il caffè

-Sì, tu?

-Sì, anche se ho dovuto trattenermi per non venire qui.

Robert sorrise, era dolcissima e la sua pelle di perla era leggermente arrossita.

-Quindi oggi lavori...a che ora hai il volo?

-Sì un'intervista che era programmata da tempo, il volo è alle 16. Tu quando riparti?

-Non ho ancora deciso, stavo pensando di andare a Londra qualche giorno a trovare Jude prima di rientra a L.A..

-E' davvero una buona idea, peccato che quando tornerai tu starò partendo io... andrò a New York.

Robert la guardò, era uno splendore

-Se ti va potrei venire a trovarti a New York, tra qualche settimana sarò un uomo libero

le fece l'occhiolino e lei rise,

-Già... io invece sono ancora sposata...

-Ancora? quindi vorresti dirmi che c'è una qualche possibilità che...

Gwyneth abbassò lo sguardo sorridendo appena

-Bhè, stanotte per la prima volta ho pensato a te come un uomo libero e mi è successa una cosa strana... mi sei mancato... è stato strano, fino a ieri tu eri impegnato, io ero impegnata, era normale sapere ed accettare che non si potesse passare determinati momenti della giornata insieme, ma ora... ora è tutto diverso, tu potresti e io... bhè ci sto pensando ok?

Robert la guardò con gli occhi pieni di luce, d'amore le parole gli rimasero a metà tra la bocca e il cuore con un sorriso sulle labbra

-Non azzardarti a dire nulla Downey!

Robert le prese la mano e glie la carezzò

-Io ti aspetterò, ma non farmi aspettare troppo! Lo sai che non sono un tipo paziente...

Sweet NovemberWhere stories live. Discover now