Capitolo 44

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LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE PERFAVORE. GRAZIE MILLE!

HARRY'S POV

Mi alzo. Sono le otto e mezza e devo accompagnare Summer da mio padre insieme a sua madre.

La mamma arriverà alle dieci quindi penso di essere in orario.

Perfetto direi.

Vorrei fare una buona impressione sulla mamma di Summer.

Insomma, adesso stiamo insieme e penso che dovremo dirglielo in un modo nell'altro. Sia a lei che a mio padre.

Faccio una doccia e uno shampoo.

Asciugo il corpo e metto i soliti jeans, soliti stivaletti e una maglietta bianca con delle mani sopra.

Potrebbe anche risultare inquietante o a doppi sensi la stampa della mia maglietta, ma mel'ha regalata Gemma e quindi non mi interessa un cazzo di quello che la gente potrebbe pensare.

Mi asciugo velocmente i capelli e poi li sistemo un pò. Insomma,non posso presentarmi come un fottuto sonnambulo.

Sorrido alla mia immagine nello specchio. Il mio sorriso scompare però quando penso a quello che Summer sta per fare.

Potrebbe non uscire mai più da quella fottuta sala operatoria. Potrei non riaverla mai più indietro.

Potrei perderla.

E non voglio che ccada. È fottutamente percoloso quello che ha deciso di fare, ma sono stato io stesso a convincerla di sottoporsi all'operazione e adesso non mi opporrò di certo.

Mi fido di mio padre e so che è uno dei migliori. Non fallirà. O se la vedrà con me, ovviamente.

Ma a chi voglio prendere in giro?!

Mi passo una mano sul viso e poi nie capelli infischiandomene del fatto che li abbia disordinati ancora.

Non voglio perdere la mia unica ragione di vita.

Lei non può andarsene via da me. Lei è forte. Può farcela.
Sospiro ed esco dalla mia stanza prendendo il mio giubbotto di pelle nera.

Mi dirigo nel corridoio della stanza della mia ragazza e indovinate un pò chi incontro?

Niall mi batte un cinque che accetto volentieri. Poi la ragazza dagli occhi girigi mi rivolge uno sguardo disperato.

Mary:"ciao Harry. Ti prego, prova a svegliare tu la tua ragazza. È peggio del fratello quando si tratta del sonno." Sbotta incrociando le braccia al petto. Mary è come una sorella minore per me. Ci conosciamo dal liceo.

Mi porge le chiavi e io le prendo.

Ridacchio.

Io:"va bene."

E continuo il mio percorso fino alla stanza di Sam.

Entro cautamente e richiudo la porta in modo da non svegliarla.

Mi avvicino a lei.

Ha le coperte tirate fino al naso e le sue lunghe ciglia scure sfiorano le sue piccole e adorabili guancie.

È tenerissima.

Uno dei miei più grandi desideri ora come ora è quello di fare l'amore con lei e svegliarmi il giorno dopo con lei ancora tra le mie braccia assonnata e confusa ma con il cuore chiaro e che batte. Quei battiti che devono appartenere a me.

E magari quando avremo una famiglia potremmo anche andare a vivere in una casa migliore. Io potrei diventare un bravo medico e lei sarebbe una famosa autrice di romanzi.

IMPOSSIBLE ||H.S.||Where stories live. Discover now