Epilogo

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Gli incontri più importanti sono combinati dalle anime prima ancora che i corpi si vedano...

Paulo Coehlo – Undici minuti

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Cara mamma, come stai?

Lo so è stupido chiedertelo, ma mi piace pensare che in qualche modo tu possa rispondermi. Io sto bene, molto bene.

Mi sento un po' stupido a scrivere questa lettera, è però un modo per raccontarti tutto quello che mi è successo in questi anni e soprattutto perché sta per succedere qualcosa di importante nella mia vita ed è giusto che anche tu lo sappia.

Il tempo passa velocemente nella vita delle persone. Si ha sempre tanta fretta di diventare adulti quando in realtà da bambini tutto è molto più semplice, più cristallino,più immediato. Io a 20 anni posso dire che sì, ho avuto fretta di crescere anche io, ma sono felice della vita che ho vissuto finora e non vedo l'ora di scoprire tutto quello che mi aspetta da qui in poi. Papà è stato il mio faro e non ringrazierò mai abbastanza il cielo di avermi dato lui come genitore... Pur sentendo la tua mancanza, non mi sono mai sentito abbandonato anzi, il non averti accanto mi ha dato la possibilità di vedere sempre tutto con occhi nuovi.

Domani, cara mamma, partirò per il college con Tay, studierò arte. Sei sorpresa eh?

Penso di dover ringraziare Harry per avermi introdotto a questa nuova passione, quando con un semplice regalo per i miei sei anni mi ha fatto conoscere un mondo di sogni a colori o a volte anche in bianco e nero, ma pur sempre un mondo in cui vale la pena sognare e bearsi della bellezza di ciò che ci circonda. Avevo otto anni quando si è trasferito da noi e da quel momento la mia vita ha fatto un salto di qualità. Ogni mattina prepara la colazione per me e papà, pancakes, come facevi tu e sinceramente non so se papà gli hai mai parlato di questo particolare, fatto sta che ogni mattina, anche oggi, ci ritroviamo a far colazione tutti insieme anche se siamo pieni di impegni. Questo è il nostro momento in famiglia, quello delle condivisioni, delle ramanzine, delle novità. Probabilmente al college sarà il momento della giornata che mi mancherà di più.

Stavamo facendo colazione tutti e tre insieme quando ho avvertito anche loro di ciò che sto per dire a te. La scena è troppo divertente, avresti dovuto esserci. Ma sta tranquilla, te la racconto.


Portiamo ognuno i nostri pancakes alla bocca e mi sento stringere lo stomaco perché non so come dirlo. Così decido di farlo così come mi viene. Di getto.

"Papà, Harry, io e Tay stiamo insieme!"

Li vedo alzare lo sguardo dai loro piatti, poi scambiarsi uno sguardo tra di loro, poi guardare entrambi me e poi scoppiare a ridere di gusto. Io, dal canto mio, non capisco cosa ci sia di così divertente in quello che ho detto così guardandoli confuso chiedo: "P-Perchè ridete?"

Continuano a ridere per qualche secondo ancora e poi papà risponde "Oh Ollie, era ora che vi decideste!" sbarro gli occhi a quell'affermazione. Non me l'aspettavo. Io e Tay siamo sempre stati grandi amici, sin da piccoli e a parte lo zio Niall che ci ha presi in giro dal primo momento, gli altri non ci hanno detto mai nulla, qualche sorriso ok, ma non pensavo che fosse così scontato per tutti. "Da quanto tempo state insieme?" mi chiede Harry ridestandomi dai miei pensieri.

"Da circa un anno... non ve lo abbiamo detto prima perché volevamo essere sicuri di provare davvero un sentimento oltre l'amicizia, non volevamo confondere l'affetto che provavamo tra di noi per qualcosa di più..." Li vedo annuire e scambiarsi un altro sguardo. Li odio quando fanno così. Si capiscono senza parlare come se fossero telepatici. Così "Che avete? E non dite niente, vi conosco!"

Phoenix | Z.S.Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum