Chapter IV

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"Piuttosto che essere normale, hai scelto di essere felice.."

A un isolato da te - Francesco Renga



Mi stacco da Harry. Lo guardo negli occhi e realizzo quello che ho appena fatto. Lui mi guarda con dolcezza ma io sto per sentirmi male. Mi alzo di scatto e corro verso il bagno più vicino, senza guardarmi indietro. Cosa ho fatto? Dio non capisco più chi sono.

Entro nella stanza e mi avvicino al lavandino aprendo l'acqua gelata, me la butto addosso magari per svegliarmi da un sogno molto realistico, ma so che non è un sogno. L'ho fatto. L'ho baciato davvero. Sento la porta aprirsi ma continuo a gettarmi acqua addosso. Sento poi la voce del mio, come definirlo, amico? Non lo so.

"Zay? Tu-Tutto bene?" mi chiede Harry con un tono un po' imbarazzato.

Sospiro prima di rispondere e mi prendo del tempo per asciugarmi il viso poi mi giro e "No, non va bene Harry!" dico esasperato. Lui mi guarda senza far trasparire emozioni, così continuo "Scusami! Non so cosa mi sia preso! Mi sembra di star combattendo una guerra con me stesso e ora ho coinvolto anche te... Non capisco l'attrazione che provo verso di te, perchè si Harry mi piaci e non devo vergognarmi di dirlo a ventinove anni, ma sono spaventato e confuso. Non mi sono mai sentito così prima, solo con Perrie... e pensavo che quello fosse il modo giusto di amare.

Invece tu mi hai travolto con un nuovo modo di vedere le cose e mi piace, ma te l'ho detto, mi spaventa... non sono abituato a vederla in questo modo. Non so esattamente cosa sento Harry, non so che fare. C'è anche Ollie e dovrei spiegarlo anche a lui. Probabilmente ti sembro cretino, e forse lo sono davvero!". Concludo il mio monologo facendomi scivolare contro il muro del bagno sedendomi a terra e voltando lo sguardo nella direzione opposta a Harry, non capace di guardarlo negli occhi.

Mi sto rendendo ridicolo ai suoi occhi ed è probabile che scapperà ridendo di me, ma è di Harry che parliamo, il ragazzo con l'animo più dolce del pianeta e infatti lo sento sedersi accanto a me e abbracciarmi poggiando la sua testa sulla mia spalla "Non sei un cretino Zay!" inizia "Posso capire la tua confusione, ma non penso tu possa realmente definire l'amore. E' in continua trasformazione e ciò che sembra giusto per uno non è detto vada bene per un altro. Ha tante forme e sfaccettature. Non voglio sconvolgerti la vita, so che c'è Ollie ed è solo un bambino, io però sono qui e se vorrai farmi entrare nel tuo cuore ne avrò cura. Aspetterò i tuoi tempi. Rispetterò le tue decisioni, anche se alla fine non mi vorrai, perchè dentro di me sento che vale la pena aspettare. Voglio solo provare ad essere felice, con te, se me lo permetterai."

Come fa? E' la prima cosa che mi chiedo mentre lo guardo stupido con gli occhi lucidi e anche se sembro una donna sclerata in preda a repentini cambi d'umore, non posso non chiedermi come fa questo ragazzo a farmi provare tutte queste emozioni. Sento le farfalle nello stomaco e mio Dio Harry, come fai a non accorgerti che la vita me l'hai già sconvolta?

Ho voglia di baciarlo di nuovo ma non lo faccio. Non so cosa dire e lui probabilmente se ne accorge perchè inizia ad accarezzarmi il viso con il dorso della mano, un sorriso stampato sul volto e uno sguardo che fisso nel mio sta scrutando la mia anima. Si avvicina piano al mio viso senza staccare gli occhi dai miei nemmeno un attimo e cerca accesso alla mia bocca. Sono prima riluttante, ma alla fine mi rilasso al tocco di quelle labbra così morbide pronto a vivermi uno dei baci più belli della mia vita.

Mi stacco poco dopo e sorrido "Che c'è?" chiede Harry.

"Pensavo che il bagno di un ospedale non è il posto più romantico per fare una dichiarazione!"

"No direi di no, ma in questo momento sono comunque contento!" risponde lui ridacchiando.

Dopo un altro bacio più breve, usciamo dal bagno.

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