Chapter I

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"No, non può finire così, la vita inventerò, ancora per un po'.

No, non può finir così, qualcuno troverò e rinascerò"

Eros Ramazzotti - Solo ieri

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Sono seduto in macchina a pensare a cosa farò d'ora in poi.

E' strano come tutto possa cambiare nel giro di un battito di ciglia, un attimo sei lì a pianificare la tua vita con tua moglie e tuo figlio e l'attimo dopo sei seduto in una macchina davanti a un cimitero alla fine del funerale di tua moglie. Non so nemmeno cosa provare.. Rabbia? Dolore? Frustrazione? In questo momento mi sento solo insicuro su quello che succederà.

Perrie era una donna meravigliosa! Non piaceva a tutti col suo modo di fare sempre troppo invadente, ma ai miei occhi era perfetta. Era la mia metà, mi completava. Lei era quella che mi aveva scelto nonostante fossi l'avvocato strano, non troppo brillante inizialmente, silenzioso, con un sacco di tatuaggi, che lavorava per suo padre. Non proprio il sogno di tutte le donne, ma lei mi aveva scelto e io avevo scelto lei.

Ci siamo sposati giovanissimi perchè avevamo voglia di viverci fino in fondo e d'altronde non si ha mai un'età giusta o una sbagliata, no? L'amore arriva come un ciclone, diceva un vecchio film!

Lei infatti mi ha travolto e mi ha cambiato la vita, soprattutto quando quel giorno, il 7 luglio, venne nel mio ufficio tutta trafelata, con un sorriso che le prendeva tutto il viso e gli occhi lucidi di gioia e mi disse:

"Zayn, amore, forse abbiamo bisogno di una casa più grande!" Io la guardai con un cipiglio strano chiedendole: "Sei impazzita amore? Abbiamo già una casa che basta per noi due!" e lei:

"Beh ma in tre saremo stretti.. Sai quando nascerà il nostro bambino non basterà più! Sono incinta amore!"

Lì ho capito che non sarei stato più lo stesso, non saprei nemmeno descrivere a parole la mia gioia, era troppa, così tanta che uscimmo dall'ufficio urlando e piangendo, ignorando la mia assistente, suo padre e tutti i miei colleghi, avevo voglia di festeggiare!

Nove mesi dopo, il 14 Aprile, è nato il nostro Oliver, un piccolo batuffolo con gli occhi azzurri della mamma e i capelli neri neri come quelli del papà, di sicuro un futuro playboy! Lui ha contribuito ad accrescere il nostro amore, quello mio e di Perrie e quello verso di lui.

Ollie è gioia, sorrisi, ambizione, perchè sin dalla prima parola e dal primo passo, lui voleva essere bello come la mamma e intelligente come il papà, anche se in realtà non pensavo di conoscere così tante cose, ma lui mi metteva sempre alla prova e mi guardava sempre con gli occhi pieni di ammirazione che mi spingevano davvero a voler essere il miglior padre che potesse desiderare, il miglior esempio per mio figlio.

Oggi il nostro cucciolo ha cinque anni e così piccolo sta già provando uno dei dolori più forti che si possano provare. Durante la funzione era lì accanto a me e Niall, il mio migliore amico, e guardava la foto sulla bara di Perrie come per fissare un ricordo ancora più indelebile, per cogliere ogni lato del suo viso. Nonostante intorno a lui tutti piangessero e avessero un'espressione triste lui continuava a guardarmi sorridendo e le parole che mi ha sussurrato, saranno sempre parte di me: "Non ti preoccupare Papi, la mamma sarà sempre con noi". Chiudo gli occhi e mi lascio andare contro il sedile, Ollie è andato via prima con Niall e io sono qui a cercare di capire come mandare avanti le nostre vite, come riuscire ad essere sia un padre che una madre per lui.

A riportarmi alla realtà ci pensa un picchiettare al finestrino dell'auto, sono i miei genitori.

"Tesoro noi stiamo andando" dice mia madre con gli occhi lucidi "Volete venire a casa da noi questa sera? Così non state soli.." io scuoto la testa e dico "Grazie mamma, ma vado da Niall. Ollie è con lui e penso che staremo insieme stasera". Mia madre annuisce e dopo aver salutato sia lei che mio padre avvio la macchina verso casa del mio migliore amico.

Phoenix | Z.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora