Amici-Nemici

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(AMU'S POV)
Fu una delle notti più terribili della mia vita.
Tornai a malapena a casa e ritrovai la Raimon che faceva colazione,allora senza fare rumore salgo al piano di sopra e vado a farmi una doccia e dopo aver controllato che in cucina non c'era nessuno vado a bere
A: Devo cercare di non farmi sopraffare dalle emozioni
Che bella sensazione ritornare a casa,ma con Sky in giro non posso comportarmi normalmente e poi accanto a me sarebbero tutti in pericolo
A: Li dovrò allontanare
S: Allontanare chi?
A: Voi,non ce la faccio più,non vi sopporto,siete una palla al piede
S: Ma io credevo...
A: Cosa? Che fossi diventata vostra amica? Scherzi o dici vero?
S: Non pensavo fossi così meschina
A: Neanch'io
S: Se la pensi così allora ce ne andiamo
A: Ma io non lo penso,è così
Sky mi aveva proprio sorpresa entrando in cucina,per poco non mostravo sorpresa.
Mancavano due giorni a Natale ed era già passata una settimana da quando Sky se n'era andata,da allora vive con Jade e non mi parla neanche,la Raimon dopo aver saputo tutto mi ignora completamente,quando mi vedevano o cambiavano strada o senza degnarmi di uno sguardo mi sorpassano facendo finta che io non esista,e anch'io faccio lo stesso.
Ho sempre odiato le feste,ma non potevo odiare il Natale,anche se quest'anno l'avrei passato da sola,Harry è a Londra dagli zii e io ho solo un pianoforte che mi fa compagnia,
DRIIIN,DRIIIN,DRIIN
È mezzanotte,è Natale,vado a dormire così domani mattina preparo qualcosa per la signorina Woods,mi distendo nel letto e calo in un sonno profondo
Mi sveglio alle 9 e comincio a preparare alcuni dolci e appena finisco mi vesto e vado dalla signorina Woods,ma ad aprirmi è un bambino
A: Ey
?: Chi sei?
A: Io sono la vicina, mi chiamo Amu, e tu come ti chiami?
?: Io mi chiamo Stefan
A: Che bel nome e sei anche molto carino
Gli accarezzai la testa e mi sorride
Stefan: Sei una signora gentile
A: Oh grazie,tieni
Prendo un leccalecca dal sacchettino e glielo do
Stefan: Grazie
A: Prego,ah tieni questi daglieli alla signorina Woods,ok?
Stefan: Sono tutti per la zia?
A: Questi sono per te e questi per tua zia
Stefan: Siii! I biscotti al cioccolato,io vado a mangiarli,ciao
A: Aspetta!
Stefan: Si?
A: Buon Natale Stefan
Stefan: Buon Natale anche a lei signora
A: Chiamami Amu,ok?
Stefan: Ok, ciao
A: Ciao
Che simpatico quel bambino,ok ora vado a casa a suonare un pò
Entro in casa e levo il lenzuolo da sopra il pianoforte e mi siedo
A: È da molto che non lo suono,spero di ricordarmi l'unica canzone che mi ha imparato la mamma
Le mie mani si muovevano leggiadre sul pianoforte e le parole mi uscivano di bocca
DRIIIN,DRIIIN
A: Si arrivo!
Apro la porta e vedo lo zio
A: Zio,che ci fai qui?
Axel: Buon Natale
A: Bé,Buon Natale anche a te
Axel: Ti ho portato un regalo
A: Prego entra
Appena lo zio entra in salotto rimane a fissare il pianoforte
A: È bello vero?
Axel: Si,tieni il regalo
A: Mi dispiace di non avertelo fatto io
Axel: Non ti preoccupare
A: Mi dispiace veramente tanto
Axel: Amu
A: Ok sto zitta
Axel: Non posso rimanere molto,quindi vado,ciao Amu,ti voglio bene
A: Anch'io
Quando lo zio esce decido di andare a giocare un pò a calcio,così prendo il pallone ed esco anche se è impossibile giocare con tutta questa neve,ma io sono Amu Takishima e ce la posso fare. Arrivo al campo al fiume ed è pieno di neve e con il pallone la spazzo via creando un spece di labirinto in cui ho giocato fino a sera
A: È stata una buona idea uscire,ma ora devo ripulire tutto
Calciai il pallone così forte che tutta la neve nel campo scompare e me ne vado a dormire,domani sarebbe cominciata la scuola,non perdevano mai tempo.
Oggi si entra tardi per le riunioni dei club,perfetto potrò andare ad iscrivermi. Mi incammino verso la sede e quando entro tutti si girano a fissarmi,ma io impassibile vado da Mark
A: Devo iscrivermi
V: No,non puoi
A: Come mai mi parli,non avevi anzi avevate preso le distanze da me?
V: Si...
A: Perfavore Mark,dammi questo foglio,voglio andarmene in fretta
M: Tieni,ma dovrai fare una prova
A: Vabbene
Mentre compilavo il foglio,tutti hanno cominciato a bisbigliare tra di loro e appena finì lo consegnai a Mark
A: La prova?
M: È una domanda
A: Bene
M: Ti piace il calcio?
A: La risposta per poter entrare è si,ma io ti dirò la verità,no,non mi piace il calcio
M: E allora perché vuoi entrare?
A: Io non voglio entrare,ma lo devo fare per forza
S: Perché? Eri nostra amica
A: Devo eliminarvi
V: Non mi dire che...
A: Si, sono diventata un'imperiale
V: Non avresti dovuto farlo
A: Non sai niente,quindi non dirmi niente
M: Sei dentro a patto che...
A: Non vi dirò niente
M: Non potrai entrare in squadra finché non ci dirai tutto...
?: Sei tu Amu Takishima?
A: Si,ah è arrivata
?: Tieni, con le scuse del grande imperatore
A: Lo sapevo,tanto vale dirlo. Grazie
Il ragazzo appena entrato se ne andò e lessi la lettera
"Amu mi dispiace,ho cercato di farlo ragionare,ma Cinquedea ormai ha preso la sua decisione.
Hai troppo veleno in corpo e non ce la faresti a continuare,stai morendo a poco a poco e tra qualche mese scomparirai del tutto,ma resisti troverò un rimedio. Scusami tanto.
Ti voglio bene
                                       Zio Axel"
Almeno ora posso dirglielo
A: Volete la verità? Bene vi accontenterò
Forse dovrei prima raccontare e poi fargli vedere le braccia
A: Ogni istante della vostra vita eravate in pericolo,anche ora lo siete,mi meraviglia che non vi siate accorti del fatto che vi seguivano,continuando,volevano che entrassi a far parte del Quinto Settore,ma io non accettai e uccisero i miei genitori,mi minacciarono cercando di uccidere Harry,ma riuscì a metterlo in salvo,poi siete arrivati voi e avete voluto diventare miei amici e queasto ha dato un'occasione al Quinto Settore per ricattarmi,così quella sera in cui veniste a dormire da me mi minacciarono e dovetti accettare perché vi avrebbero fatto del male e da allora vi ho allontanato
V: Hai eseguito l'allenamento?
A: Oh,l'allenamento certo che l'ho eseguito
V: Non può essere
A: Sono diventata imbattibile
V: Non possono averlo fatto
S: Che vuol dire?
A: Vi ho già detto troppo
S: Aspetta Amu
A: Vi dico soltanto che non riuscirete mai a battermi
Detto questo me ne andai,non sono pronta a mostrarli in cosa consisteva l'allenamento,ma dovrò dirglielo prima o poi,ho poco tempo. Vado in classe e appena finite le lezioni me ne vado a casa,ma passo dal campo al fiume e già la squadra si stava allenando,ma come hanno fatto? Sono finite ora le lezioni,bah.
Decisi di andare da Mark e dirli che non potevo rimanere nel club,così scesi da loro
A: Mark, posso parlarti?
M: Si,certo
A: Non ho motivo di rimanere nella squadra di calcio,quindi lascio
M: Come lasci? Non ci deve essere per forza un motivo per rimanere
A: Si, invece, a me non piace il calcio te l'ho già detto
M: Spiegami perché?
A: Non c'è un perché e poi anche se ci fosse non potrei dirtelo
M: Ho capito che c'è qualcosa sotto,se sapessi tutto potrei aiutarti
A: Nessuno può aiutarmi,ormai la mia vita è giunta al termine,ma ti spiegherò tutto
M: Come la tua vita è giunta al termine?
A: Non ho voluto dirvi niente,ma ormai non ho nulla da perdere
M: Ti ascolto
Mi accorgo che la Raimon ci stava ascoltando
A: Magari una prossima volta
R: Anche noi abbiamo il diritto di saperlo
A: Eh vabbene
Tutti si sedettero a terra e io rimasi in piedi
A: meglio se iniziate con le domande,capisco dai vostri occhi che ne avete molte
V: Comincio io,in cosa consisteva l'allenamento?
A: Dritto al sodo eh? La notte dell' allenamento,è stata la notte più brutta della mia vita uscii di casa verso le 11:00 e mentre passeggiavo con il pallone tra i piedi un lampione si fulmina sopra la mia testa e per poco non mi ustionavo un'occhio,il mio allonatore si presentò allora e mi disse che se non fossi entrata a far parte del Quinto Settore vi avrebbero fatto del male,così accettai. Mi portarono in una specie di caverna sulla montagna,non c'era un campo,ma soltanto un tavolo e una sedia,mi fecero sedere e mi legarono i polsi ,le gambe e la testa,dopo di che posizionarono sul tavolo le foto di ognuno di voi,anche di mio zio e mi dissero di decidere chi sarebbe stato ucciso e se mi rifiutavo mi torturavano.
Ovviamente rifiutai e ad ogni "no" mi inniettavano un veleno,facendomelo bere e nonostante il sapore fosse buono,sapevo che si trattava di un veleno mortale...

Dark paradise- Inazuma Eleven goWhere stories live. Discover now