«Questo vaso era così bello e brillante. Sono giorni che lo fisso e ho pens...»
«A cosa Malachi?!»
«Che qualche fiore ravvivasse po' l'ambiente per la pizza di questa sera.»
«Che ravv...» fu un sibilo. «Non è di tuo gradimento questo ambiente?»
«No, anzi...ma i fiori sono belli come decorazione. Non devi dargli neanche l'acqua, vedi? Sono finti ma sembrano veri! Calanthe mi ha detto che non sei un autentico pollice verde e quindi...»
La sua voce si insonorizzò nella mia testa come una canzone che sfuma nei suoi secondi finali.
'Ti piace il vaso papà?'
Eravamo al centro di quello stesso soggiorno, mentre osservavamo il mio nuovo acquisto. O meglio, il prodotto di una sfida tra me e lui.
'Sinceramente? No. Ma visto che insistevi.'
'Maddai! Guardalo, è così elegante! E poi ricorda un tulipano, così se dovessi lasciarlo vuoto, il mio pollice nero non si sentirebbe in colpa per aver ucciso l'ennesima pianta!'
'Ti comprerò i fiori ogni volta che tornerò a trovarti, a costo di non vederlo così trasparente.'
'Purché siano girasoli.'
'Non ho mai pensato a un fiore differente.'
«Lo sai qual è il problema?»
Tornai al mondo reale, quello dei vasi vuoti e dei fiori finti.
«Se trovi un vaso vuoto non puoi pensare che debba essere riempito per forza solo perché è trasparente.» Tolsi con uno strattone quel bouquet sintetico dai colori troppo accesi e innaturali, stringendolo nel pugno.
Rosa. Arancioni. Gialli.
«A volte i colori possono diventare la nota stonata di un ambiente. A volte una stanza è bella proprio perché lasciata in bianco e nero. Pensa alle foto. Quelle in bianco e nero battono dieci a zero quelle a colori.» Strappai l'elastico che teneva uniti quei gambi verde cimice che mi restituì il dolore di uno schiaffo.
«Rajah.» Il tono di Callie alle mie spalle fu un ammonimento.
«Tu che ci fai qui con lui?» Stavo ringhiando.
«Calmati. Stai alzando la voce.» Mise le mani in avanti.
«Calmarmi?»
Mi voltai verso Malachi. «Le persone trasparenti, Malachi, hanno il diritto di essere lasciate lì senza il bisogno di essere decorate. Soprattutto con qualcosa di finto!» E lanciai all'indietro quel mazzo di plastica inutile, sul letto. «E se pensi che questa casa meriti un colore che non possiede, allora sei nel posto sbagliato! Perché di vivo io qui non ci vedo nulla!»
«Rajah.» Calanthe era a un passo da me, cercando di calmarmi. Le sue mani erano sulle mie spalle.
«Tu.» I miei occhi erano fuori dalla rabbia.
«Tu lo sapevi! Sai quanto è sacro quel vaso! Ma hai preferito dirgli che faccio schifo con le piante piuttosto che ricordargli quanto detesti la sua invadenza!»
«Raj.»
«Non. toccarmi!»
«Callie and...» Malachi arrivò alle spalle della mia amica, uscendo dall'angolo di quella finestra, proteggendola con quel nome così intimo e familiare che credevo di usare solo io.
«Io in questa casa neanche vi volevo, Malachi! Tantomeno in questa vita ! Eppure vieni qui a regalarmi fiori finti e a farne ciò che vuoi! Ora fuori di qui, tutti e due! ORA!»
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꘡ᥨ کഠᥨ୧ ꘡ῃ۷ỉيỉⰓỉᥨ୧
Fantasía‼️NUOVA REVISIONE IN ARRIVO‼️ Due filamenti di DNA, due trame dello stesso destino, intrecciate nella storia fino ad arrivare ai giorni nostri. O più precisamente, all'anno in cui Seth, il dio del deserto e del caos mi trovò. Questa è la mia malediz...
🌻~2 Trasparente ~ 1° parte ~🌻
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