Capitolo dodici;

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Aspen's p.o.v

Riaprii gli occhi lentamente,abituandomi alla luce della porta finestra che illuminava la stanza,rendendomi conto di aver dormito forse troppo,più del necessario.
Infatti non appena presi il telefono notai do aver dormito metá pomeriggio.
Quasi quattro ore.

Direi che è il caso di alzarsi,aspen.
Il mio subconscio interruppe i miei pensieri confusi,assonnati.

Mi alzai con il busto,spalancando le braccia verso il cielo e stiracchiandomi,schiudendo poi le labbra lasciandoci fuoriuscire un rumoroso sbadiglio.
Una volta poggiati i piedi sul suolo portai lo sguardo sullo specchio davanti il mio letto e squadrai la mia piccola figura,esile e ricoperta da vestiti adesso stropicciati.

Dopo aver portato una mano ai capelli,cercando di aggiustare la mia chioma selvaggia,percorsi tutta la mia stanza arrivando alla porta ed aprendola,ritrovandomi poi in corridoio.

Mi guardai intorno e la casa sembrava vuota,quando poi sentii delle voci provenire dal piano di sotto,essendo però ancora lontana non riuscii a distinguerle.

Camminai così per raggiungere le scale e poco dopo ritrovarmi al piano di sotto;

Con mia grande sorpresa però non trovai nè mia madre nè Ben nè Liam,solo Ashton.

Ed una tipa di plastica,castana.

Schiusi le labbra confusa e squadrai i due,che smisero di limonare sul divano di casa non appena mi videro.

Ashton si girò di scatto verso di me e mi sorrise,mostrando una fossetta.

Sembrava quasi felice di vedermi e penso stesse cercando di invitarmi a stare con loro.

"Vieni qui asp-"

Chiusi immediatamente le labbra e le serrai,formando una linea dritta e alzando le sopracciglia per poi alzare anche le mani portandole vicino la testa.

"Scusatemi."sussurrai facendo poi susseguire una finta risata e girandomi di spalle,andando via.

Devo ammettere che,nonostante considerassi Ashton un emerito cretino che non vede l'ora di scoparsi anche l'albero del vicino,in quel momento sentii lo stomaco contorcersi dentro di me,come se qualcuno mi stesse prendendo a pugni dall'interno.

Camminai velocemente sul caldo parquet di casa,raggiunsi la cucina e mi sedetti sul tavolo,dando le spalle alla porta aperta.

Non mi stavo definendo gelosa.
Insomma,io gelosa?
Del mio fratellastro?
Fatemi il piacere.

Soltanto che il fatto che io non fossi l'unica non mi faceva impazzire.

Ashton's p.o.v

"Amore"Jessica iniziò a creare cerchi immaginari con il dito sulla mia spalla,stuzzicandomi.

"Mh?"bofonchiai rigirandomi,mentre aspen spariva dietro la porta,allontandosi.

È sbagliato sentirsi in torto?
Perchè sentivo di aver la colpa di qualcosa?
Perchè pensavo di non aver fatto una cosa buona contro qualcuno?

Scrollai la testa,liberandomi di questi pensieri e tornai a concentrarmi su Jessie,alla quale sorrisi malizioso.

"Dov'eravamo rimasti?"mi morsi il labbro e le feci un piccolo occhiolino,avvicinandomi di più a lei e rubandole un bacio selvaggio.

Vagai con le mani lungo il suo corpo,soffermandomi a palparle il seno di tanto in tanto,sentendola ansimare sotto il mio tocco,per poi sentire le sue mani nei miei capelli,che tirò più volte,cercando di provocarmi.

* * *

Aspen's p.o.v

Finalmente calò la sera,il pomeriggio passato in camera,odendo di tanto gridolini e/o ansimi dal piano di sotto non fu uno dei migliori passati in casa.

Mi alzai dal divano tenendo la tazza fra le mani e mi diressi alla porta,aprendola sorridendo a mia madre,Ben e Liam.

Bevvi un sorso di cioccolata calda dalla tazza rosa,con orecchie da gatto,e richiusi la porta vedendo i tre allontanarsi ed avviandosi in cucina.

"Ashton?"sorrise poi Ben,smettendo di parlare con mia madre e rivolgendosi a me.

"Cenava da un'amica stasera."risposi,curvando le labbra,mostrando un largo sorriso.

Sex Lessons||Ashton IrwinWhere stories live. Discover now