capitolo sei;

10.3K 351 65
                                    

Aspen's p.o.v
Avanzò fino ad arrivare al bordo del mio letto.
Si sedette vicino a me e lasciò che dalle sue labbra potesse uscire un piccolo sospiro.
Deglutii leggermente nervosa e lo vidi squadrarmi attentamente.
"Dimmi,dai.."lo guardai e iniziai ad accarezzarmi le braccia.
"Uhm..mi..servirebbero"-arricciò il naso e distolse lo sguardo-"...soldi"
Non aveva intenzione di guardarmi.
Si fissava le mani sudate e le strofinava tra di loro.
Perchè li chiede a me?
"Quanti?.."presi la carne rosea e carnosa del labbro inferiore con l'arcata superiore dei denti.
Lui invece prese un profondo respiro e chiuse gli occhi.
"Duemiladollaritipregononuccidermi!"
"QUANTO?"quasi urlai sperando di aver capito male.
Mi alzai con il busto e incrociai le gambe,così come le braccia sotto il petto.
"Duemila..."ripetè guardandomi,non capivo se fingeva o se si sentiva in colpa davvero.
Sospirai e misi la testa fra le mani,strinsi in un pugno qualche ciocca di capelli e chiusi gli occhi,con il volto rivolto verso il basso.
"A cosa?.."non volevo guardarlo,la mia posizione era sempre la testa.
Non riuscivo a guardarlo.
A cosa gli servivano duemila dollari?!
"Questo non è affar tuo."sbottò
"Beh i soldi li hai chiesti a me,quindi teoricamente sì!"
"Si ma quest-"
"E poi perchè proprio a me vorrei sapere!"
"Ascolt-"
"No.Ascoltami tu."-ero decisa,decississima,adesso prendo coraggio e gli do un pugno.-"a cosa ti servono quei soldi?."
Lo vidi sospirare e alzare gli occhi al cielo.
"Devo...uhm..."-sta esitando,sta imbrogliando.-"regalare un viaggio alla mia ragazza."
Si,ovvio,e io sono la figlia di Michael Jackson,contaci.
"Voglio crederti.
Ma rivoglio questi soldi."
Annuì velocemente e si strofinò le mani decisamente soddisfatto.
Ti schiaffeggio.

Tornai in camera,Ashton era ancora seduto sul mio letto ad aspettarmi.
Guardai un'ultima volta i pezzi di carta presenti nelle mie mani e sbuffai.
Spostai tutto il peso su una gamba e glieli porsi.
"Se non me li ridai ti faccio diventare femmina."
Ridacchiò divertito e annuì.
Perchè glieli sto dando?Lo conosco da appena due giorni,esattamente come suo padre.
E se li usasse per uccidermi?
SALVATEMI.
"Va bene miss.tistaccoilpene"
Gli lanciai un'occhiataccia e quando afferrò i contanti incrociai le braccia sotto il seno.
                      *     *     *
Mi stavo allacciando le vans,-se ve lo state chiedendo SI sto seguendo Ashton.-quando sussultai per un rumore abbastanza forte proveniente dalla strada.
Sbuffai e finii di allacciarmi le scarpe.
Uscii dalla camera e mi diressi al piano di sotto,Ashton era pronto per uscire.
Non volevo farmi capire,decisi così di fiondarmi in cucina,facendo finta di nulla.
"Ci vediamo dopo.
Chiamami quando arrivano i capi!"ridacchiò e si diresse verso l'uscita.
I capi sarebbero i nostri genitori.
Ammazzatemi.
Annuii impercettibilmente e con la coda dell'occhio lo vidi allontanarsi,eliminando del tutto la distanza fra lui e la porta d'ingresso.
Quando la porta si chiuse mi affrettai ad indossare il cappotto verde e recuperare le chiavi dal settimino.
Spensi la luce della cucina e corsi verso l'ingresso.
Aprii la porta ed uscii di casa.

Quanto cazzo cammina sto ragazzo?
Ashton aka velociraptor.
Sbuffai e,nonostante i miei piedi implorassero pietá,continuai a camminare seguendo il biondino con le mani in tasca.
Dovevano esserci i duemila dollari nella tasca sinistra.
Si guardò intorno e girò la testa verso dietro per accertarsi che nessuno lo stesse seguendo.
Mi lanciai dietro un muro per non farmi vedere.
Una lieve risata silenziosa fuoriuscì dalle mie labbra mentre pensavo alla mia uscita stile matrix.
Mi accertai che non stesse più guarando e tornai dietro di lui.
Con un rapido movimento entrò in un locale alla fine del vicolo.
Mi alzai il cappuccio ed entrai anche io.
Quando finalmente ero dentro Ashton era giá in mezzo a un gruppo di ragazzi e gli stava porgendo i soldi.
Strabuzzai gli occhi quando un moro afferrò i dollari ed in cambio gli porse una bustina piena di polverina bianca.
Ero lontana,ma anche un bambino di quattro anni avrebbe capito che si trattava di droga.
L'odore disgustoso dell'alcol mi invase le narici e iniziai a sentire la testa girare.
Strizzai gli occhi per il mal di testa causato da quell'odore disgustoso e dalla forte musica che pompava nelle casse.
Una mano mi afferrò velocemente il polso e mi tirò verso di sè,provai a gridare ma mi tappò le labbra con la grande mano appiccicaticcia,iniziai a dimenarmi ma la stretta era troppo forte per riuscire a liberarmi.
Mi spinse contro un muro,si avvicinò al mio collo e iniziò a succhiare avidamente.
I ricci sudati gli accarezzavano la fronte.
Iniziò ad esplorare il mio corpo con le mani e una lacrima rigò il mio viso.
"No ti prego non farlo."la mia voce era spezzata,mi si era formato un nodo nella gola "ti supplico no!"iniziai a singhiozzare mentre lui rideva divertito.
La puzza di alcol gli usciva dalle labbra.
Quando la sua mano salì verso il mio seno urlai.
"STYLES,CAZZO!NON DEVI TOCCARE LE RAGAZZE!"urlò una voce a me familiare.
"Ti prego.SONO VER-"
il corpo del ragazzo riccio cadde a terra e schiusi le labbra mentre sgranai gli occhi.
Ashton era proprio davanti a me ancora in posizione di difesa.
La sua mano destra era chiusa in un pugno e l'altra teneva la maglietta arancione del moro adesso ferito.
"Aspen?!"
Diventai inevitabilmente rossa e mi morsi il labbro guardandolo.
"Heeylà!"forzai un sorriso e sventolai la mano davanti al suo viso.
"Tu sei cosa?"sgranò gli occhi.

Cazzo.

Sex Lessons||Ashton IrwinWhere stories live. Discover now