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Siria

Mi sono svegliata stamane con uno strano senso di eccitazione, nervoso e al tempo stesso sono tranquilla e serena come se avessi meditato normalmente. In realtà questa mattina non ho avuto modo di prendere quei dieci minuti quotidiani perché sono in piedi, carica come una pistola per cui neanche mi sono serviti.

«Devi darmi lezioni su come fai ad essere così la mattina, seriamente.» Maya mi osserva con un occhio ancora mezzo chiuso mentre gira il suo cucchiaino nel cappuccino.
«Credo sia un po' carattere e un po' tanta, tanta pratica quotidiana.» la stuzzico con un sorrisetto che viene subito ricambiato da lei.
«Neanch'io, sapendo che cosa iniziamo a fare da oggi, sono così felice. Qualcuno ti è venuto a trovare in sogno?» Quasi sputo una parte del mio di cappuccino e per poco non mi strozzo, cercando di evitare figuracce davanti agli altri commensali riuniti intorno ai vari tavoli del ristorante.

«Davvero non mi capacito di come fai ad essere così scema e maliziosa...» inizio cercando di nascondere un sorriso sotto i baffi mentre mi pulisco la bocca. «...secondo me sei tu che sei andata a trovare qualcuno nei sogni e certo non me. Magari un bel grattacielo alto un metro e novanta con i capelli rosa, la voce un po' nasale e lo sguardo furbo.» lei sembra arrossire anche se inarca un sopracciglio.
«O magari è venuto lui da me.» scuoto la testa ridacchiando più forte, arresa ormai al fatto che non smetterà di tormentarmi con le sue idee strane sull'argomento "ship".

Ci affrettiamo a terminare e mezz'ora dopo siamo fuori l'hotel mentre saliamo su un anonimo furgoncino nero, uno di quelli a noleggio che loro senz'altro usano per spostarsi nei tour.

«Buongiorno ragazze!» La voce melodiosa e pimpante di Youngjae ci distoglie dall'ultima briciola di sonno rimasta dato che sono solo le 08:30.

Maya subito si porta una mano all'orecchio e socchiude gli occhi: «Ti prego non urlare, devo ancora svegliarmi del tutto.» Zelo scoppia a ridere insieme agli altri, Yongguk incluso anche se tenta di trattenersi per evitare di offenderla ma ancora non ha capito con chi ha a che fare.

«Ha ragione lei, Youngjae! Sei peggio di una sveglia fastidiosa.» esclama divertito Daehyun e non riesco ad evitare di ridere anche io dalla sua frase e dalla faccia che fa il diretto interessato mentre noi ridiamo.

Mi rendo conto solo dopo che gli occhi di Daehyun s'incrociano ai miei, facendomi in parte arrossire e in parte sentirmi in un certo senso lusingata dalla sua attenzione. Ci saremo fissati poco più che dieci secondi eppure a me è parsa un'eternità.

Inevitabilmente sorrido e vengo distratta dalla voce di Himchan che mi fa voltare a guardarlo: «Invece tu sei molto sveglia e attiva, Siria.» Maya muove una mano nella mia direzione, con finta arrendevolezza.
«Lascia perdere, lei è un caso a parte. Hai presente le batterie ricaricabili? Lei è uguale solo che non si scarica mai.» scoppio a ridere e alzo gli occhi mentre anche loro sono tutti divertiti da questo scambio di battute.
«Esagerata che sei, certo che mi stanco anche io, mica sono un robot. Solo che tendo ad essere più attiva ed energica del solito la mattina.» di sfuggita noto il sorriso di Jongup mentre mi guarda.

«Sai che facciamo, Siria?» Youngjae richiama la mia attenzione con uno sguardo furbetto. «Ci diamo appuntamento io e te da domani mattina così ce ne andiamo a fare colazione insieme e questi animali da letargo li lasciamo svenuti nel letto.» stavolta rido di gusto, mi è davvero impossibile resistere con un tipo come lui.

Maya lo fulmina con un'occhiata anche se sorride e gli altri gli mollano delle pacche in testa, continuando a ridere... e di nuovo, i miei occhi si incontrano con quelli di Daehyun, questa volta in maniera fugace ma più intensa di prima. C'era qualcosa di non detto in quello sguardo, qualcosa che mi ha procurato un brivido lungo la schiena e un tonfo al cuore.

𝑪𝒐𝒇𝒇𝒆𝒆 𝑺𝒉𝒐𝒑 || Espresso a SeulTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang