29. Attimi di spensieratezza

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D: Ti va di raccontarmi tutto dall inizio?

Mi ha portata a bere un caffè per parlare.
Annuisco e faccio un lungo sospiro profondo.

A: Mi ero accorta che era diventato un po geloso, ma pensavo era una gelosia "affettiva", dovuta alla nostra relazione. Ma poi le cose sono cambiate da quando siamo partiti.

D: Perché è venuto?

A: Si, ha visto una nostra foto insieme e pensava che io e te fossimo più di semplici amici.
Dai suoi occhi leggevo imbarazzo ma anche stupore.

A: Quando mi ha detto i motivi per quale è venuto ho avuto la tua stessa faccia.

D: Non sapevo di mettere così tanta suggestione.
Disse sdrammatizzando la conversione.

A: Per lui si.

D: Quindi, poi com'è andata a finire?

A: Se ci hai fatto caso a ibiza apparte che guardava male tutti, soprattutto te. Poi mi stava sempre attaccato.

D: Ho notato, non pensavo che la situazione fosse così complicata.

A: Purtroppo lo era, ma io avevo i prosciutti negli occhi e non notavo i segnali. Camilla li ha notati per prima, ha cercato di avvisarmi ma mi sono arrabbiata, volendo ignorare la realtà.

D: Avete risolto?

A: Certo, ma da quando mi ha fatto quel discorso la mia visione di lui è cambiata.

D: E oggi cosa è successo?

A: Praticamente lui è sempre stato geloso di ogni essere maschile che mi sta attorno, poi appena ha visto te a casa mia è scoppiato. Mi ha detto addirittura di lasciare la squadra.

D: Mamma mia.

A: Mi sono stancata veramente.

D: Mi dispiace tanto.
Prende la mia mano e la stringe delicatamente dentro la sua.

D: Ľ importante che è tutto finito.

A: Hai ragione, mi sono liberata di un peso.

Beviamo i nostri caffè e stavamo per andare.

D: Ho una proposta da farti.

A: Spara.

D: Sicuramente se ti riaccompagno a casa starai tutto il giorno depressa a piangere, quindi ti voglio portare in un posto.

A: E dove?

D: Tu fidati di me e non ci pensare. So solo che è una cosa che ti piacerebbe fare.

Mi prende per mano e mi conduce nella sua macchina.

Non faccio né domande né osservazioni su dove dovevamo andare, mi fido di lui.

Arriviamo ma ancora non capivo dove mi aveva portata. Entrando dentro vedo una pista di ghiaccio e un angoletto dove affittare i pattini.

Lo guardo emozionata e lui mi sorride.

Mettemmo i pattini in un batti baleno ed entriamo in pista. Ero abbastanza in ansia perché non ho mai pattinato sul ghiaccio prima d ora.

Lui era come se ci fosse nato là, pattinava senza problemi e io l osservavo all angolino, mentre io mi tenevo.

D: Non riesci a stare in equilibrio?

A: Evidentemente.
Ride mentre io fatico a mantenermi dritta per almeno 5 secondi.

Mi porse la sua mano e mi mise davanti a lui e appoggiò le sue mani sulla mia vita e mi spiegò i movimenti base.

Le mie guance erano diventate fuoco nel giro di due millesimi di secondo.

D: Dai, piano piano c'è la farai.

Ormai avevo preso il ritmo e quasi guidavo io a lui.

Di colpo non sento la sua presa nella mia vita e mi giro.

D: Vedi che sei brava!
Non avendo più la sicurezza delle sue mani perdo l equilibrio e cado come un salame.

Si mise a ridere e venne in mio soccorso e nel mentre ridevo pure io.

D: Tutto bene?

A: Hahaha si, ho solo perso l equilibrio.

Mi porge la sua mano e con poco sforzo mi alza.

D: Sicura che sia tutto apposto?

A: Sii tranquillo, solo una piccola caduta.

D: Prometto che non ti lascerò più.
A quelle parole il mio cuore si sciolse e non potei fare a meno di sorridere.

Stammo là dentro per un bel po, ma ci divertimmo molto.

A: La prossima volta ci candidiamo per esibirci eh.

D: Senz'altro.
Ci mettemmo a ridere e nel mentre salimmo in macchina.

D: Mi piace stare con te.
Arrossì.

A: Eh certo, chi può fare a meno della mia presenza.

D: Ed ecco che si vanta per tutto il ritorno.

A: Parole tue, colpe tue.
Si mise a ridere e mise a moto la macchina.

Il viaggio fu silenzioso, ma era pieno di sguardi furtivi da parte di tutti e due.

Quando arrivò a casa mia accostò.

D: Eccoci qua.

A: Grazie.

D: E di ché.

A: Mi hai ascoltata e già questo è tanto, poi hai cercato di farmi spensierare. Quindi ti ringrazio per questo.

D: Figurati, l ho fatto col cuore. Mi fa piacere vederti felice e sorridente.

A: Lo stesso vale per me.
Ci guardammo negli occhi a lungo, gli diedi un bacio sulla guancia.

A: Ci vediamoo.

D: Ciao stellina.
Chiusi la portiera e gli mandai un bacio prima di entrare in casa.

Erano solamente le 7 di sera, ma per me è stato il pomeriggio più breve della mia vita. Ero andata via da casa piangendo e sono tornata sorridendo.

POV DUSAN
Passare del tempo con lei ci voleva, lo volevo da tanto e finalmente c'è l ho fatta.

Mi è dispiaciuto che abbiano chiuso così, ma sono contento che si è resa conto che persona è. Quel ragazzo non mi è mai piaciuto.

Questo pomeriggio l ho resa felice e vederla sorridere per me vale più dell oro.

D'altronde, lei è la stella più luminosa che c'è in cielo.

Spazio autrice:
Ecco qui ľ uscita di Ale e Dusan.

Come sempre se vi va lasciate una stellina, se volete lasciate un commento e ci vediamo prestoo❤️

~L4L3~👻

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⏰ Last updated: Apr 27 ⏰

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Ľ odio porta ad amarsiWhere stories live. Discover now