28. Cose che dovevano succedere prima

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POV ALE
Ormai è passata quasi una settimana da quando siamo tornati da Ibiza. Oltre alla presenza di certi elementi e inconvenienti è stata una bella vacanza.

Tra due settimane dovremmo ripartire, sta volta però per scopi lavorativi, abbiamo la tournée in America e i ragazzi sfideranno due squadre spagnole, ovvero Real Madrid e Barcellona e un italiana: il Milan.
Sono solo degli amichevoli, però faranno un quadro per capire un pò come andrà il prossimo campionato.

Oggi dovevo vedermi con Luca, infatti mi stavo preparando. Ho indossato semplicemente un completo nero a pantaloncini con le air force.

Poco dopo essermi sistemata, sento il campanello suonare, aspettando di trovare Luca vado ad aprire, ma non mi sarei mia aspettata di vedere chi ci fosse dietro la porta: Dusan.

A: Oddio, da quanto tempo!
Lo abbracciai con piacere e lui si mise a ridere.

D: Wow, sei veramente carina! Dove vai di bello?

A: Esco con Luca, da quando siamo tornati ľ ho visto solo una volta.

D: Come mai?

A: Ha cominciato un corso di informatica.

D: Ah, capisco. Quindi sei stata sola in questi giorni?

A: Non proprio, Camilla è venuta spesso da me e anche Lucia.

D: Comunque se ti dovessi sentire sola e avessi bisogno di compagnia, sai a chi contattare.

A: Grazie, lo apprezzo molto.
Gli sorrido e lo invito a sedersi.

A: Ti offro qualcosa?

D: No grazie.

A: Ma dai, un succo di frutta, un caffè... Un pò ď acqua?

D: Vabbene l' acqua, grazie.
Gli verso velocemente l' acqua e gliela porto, ma porgendogliela, il bicchiere mi stava per cadere dalle mani. Fortunatamente i suoi riflessi veloci mi precedono, impedendo così di rovesciargli ľ acqua addosso. 
Solo che le nostre mani si toccarono, e ci accorgemmo tutti e due di quel contatto e ci guardammo negli occhi.

Qual contatto parve durare un eternità, il suo tocco mi trasmetteva dei brividi lungo tutta la schiena.

Ci accorgemmo tutti e due della situazione e imbarazzanti riprendemmo i nostri posti.
Mi ringraziò e bevve tutto ď un sorso.

A: A cosa devo questa visita?
Dico per alleviare il silenzio imbarazzante.

D: Non so, avevo voglia di vederti.
A quelle parole, nel mio cuore parve perdere per un secondo il ritmo e cominciare a ribattere alľ impazzata.

A: Mi fa piacere, sai una cosa? Se mi avessero detto prima, quando ci siamo conosciuti che sarebbero uscite queste parole dalla tua bocca, non ci avrei creduto.

Ride e risponde.

D: Sai anche io, però: le persone cambiano, i pensieri cambiano e soprattutto, cambiano pure i sentimenti.

A quelle parole arrosì, ci guardammo a lungo negli occhi. Il momento durò poco, perché venne interrotto dal suono del campanello.

Vado ad aprire e sta volta trovo Luca dietro la porta.

L: Buongiorno tesoro.
Mi piazza un bacio sulla guancia.

L: Sei stupenda.
Subito dopo guarda ľ interno, notato la presenza di qualcun'altro.

L: Che ci fai lui qua?
Mi chiede sottovoce.

A: È venuto a farmi visita, non sapevo che venisse.

L: Mhh, capito.
Disse con una voce arrabbiata.

Ľ odio porta ad amarsiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora