10. Pazzie

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Passò una settimana. Domani sarei partita per la semifinale della Juve.

Purtroppo io e Camilla ci siamo viste poco, però parlavamo spesso la sera. Tutte e due siamo impegnate con gli studi per gli esami.

Mentre facevo la valigia, ero in videochiamata con lei.

C: Sai in quale hotel alloggerete?

A: Si dopo te lo faccio vedere è stupendo! Ma non mi ricordo come si chiama.

Scoppiò in una fragorosa risata.

C: Sei sempre la solita.

A: Sinceramente ho paura per domani.

C: Perché?

A: Apparte per la partita, ma anche perché starò 2 giorni nello stesso posto insieme a Dusan.

C: Nah, non ti preoccupare. Mal che vada gli rispondi come al tuo solito.

A: Il fatto è che ultimamente non mi và di litigare.

Ci fu un pò di silenzio tra noi due. Ancora non le ho raccontato che ľ ho visto al ristorante.

A: Approposito di Dusan... Ti devo raccontare una cosa che mi sono dimenticata di raccontarti.

C: Vai spara.

A: Ti ho detto che la settimana scorsa sono uscita con Luca?

C: Si, ma non mi hai ancora raccontato cosa è sucesso.

A: Rimedio ora.

Le raccontai tutto quello che successe quella sera.

C: Il destino vuole che vi siete visti nello stesso posto.

A: Si!! Ma il fatto è che guardava male Luca e quando gli ha rivolto parola aveva il suo stesso tono da stronzo. La cosa non mi meraviglia, ma almeno poteva essere un pò più... come dire...

C: Garbato?

A: Si esatto.

C: Secondo me era geloso.

A: Ma che dici!

C: Se non è geloso allora perché si è comportato in quel modo?

A: Magari perché tutte le persone che circondano me, stanno sul cazzo a lui.

C: Ma non ha senso allora dovrebbero stargli antipatici anche i suoi compagni di squadra.

A: Boh, non lo so. So solo che lo eviterò il più possibile.

C: Ecco brava.

Quando finì di fare la valigia si erano fatte le 10 di sera. Quindi staccai e andai a letto.

Questi due giorni saranno davvero molto lunghi.

...

Mi svegliai, stranamente ancora non era suonata la sveglia. Prendo il telefono per guardare ľ ora e vedo 8:30

A: CAZZO Ľ AUTOBUS PARTE ALLE 9!!

Mi alzo dal letto in un batter ď occhio, mi lavo velocemente, mi faccio una coda molto di fretta. Mi vesto con le prime cose che trovo ed esco da casa.

In fretta e furia corro verso la Continassa. Quando arrivo vedo ľ autobus e i ragazzi che salivano. Parcheggio velocemente e corro.

Quando salgo tutti i posti erano già occupati.

Camminando un pò, arrivando quasi agli ultimi posti, vedo ľ unico libero. Ma mi accorgo dopo chi c'era seduto.

Ero lì a fissare il posto in preda al panico. Lui si gira verso di me e rimane anche lui a guardarmi.

Ľ autobus a momenti sarebbe partito.

D: Dai siediti.
Dice indicando con il capo il posto accanto a lui.

Lui aveva uno sguardo totalmente perso nel vuoto. Indossava gli auricolari con la musica, penso. Si starà concentrando sulla partita sicuramente.

Prendo gli auricolari e anche io metto la musica. Tra canzoni pop latine mi addormento.

Quando mi sveglio sono ancora sulľ autobus. Guardai ľ orario ed era passato poco più di mezz'ora dalla partenza.

Presto saremo arrivati alľ aeroporto. Mi accorgo che ero messa in una posizione troppo scomoda e infatti quando giro la testa mi accorgo di tutto. Avevo la testa appoggiata alla spalla di Dusan

Se si svegliava erano cazzi amari, quando cerco di alzare la testa, mi accorgo anche che aveva messo la sua testa sopra la mia.

Merda, pensai.

Ma per mia fortuna ľ autista frenò di colpo e Dusan per ľ impatto si svegliò e si mise dritto, permettendomi così di potermi mettere per bene al mio posto.

Quando realizzò che non fosse successo niente appoggiò tranquillamente la testa sul suo sedile.

Io feci finta che non fosse successo nulla, stavo per le mie e non lo guardavo neanche.

Dopo 10 minuti arriviamo alľ aereoporto e dopo quasi 3 ore finalmente arriviamo a Siviglia.

...

Dopo aver preso le chiavi della mia camera mi dirigo lì a rilassarmi un pò, finalmente.


Mandai un messaggio a Camilla per informarla che sono viva.

Mandai un messaggio a Camilla per informarla che sono viva

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Due minuti dopo sento bussare

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Due minuti dopo sento bussare. Apro la porta e ci trovo... Camilla?!

A:Camy, che ci fai qua!!!

C: SORPRESAAA!!
La abbraccio forte forte.

A: Ma che ci fai qua?
Chiedo di nuovo confusa.

C: Secondo te io ti lasciavo sola con lui? Ma nenache per sogno.

Ci mettiamo a ridere e la faccio entrare.

A: Sei una pazza.

C: Si lo so.

Dopo un paio di minuti Camilla se ne va nella sua stanza.

Ľ odio porta ad amarsiWhere stories live. Discover now