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Keigo

Il suono del mio respiro echeggia nel corridoio silenzioso mentre attraverso i lunghi corridoi della stazione di polizia di Tokyo.

Con l'Alpha Touya a capo dell'unità, ci troviamo immersi in un caso di scomparsa di giovani Omega che si rivela essere più oscuro e complesso di quanto avessimo mai immaginato.

Il sole sorge all'orizzonte, colorando il cielo di sfumature di rosa e arancione mentre mi trovo seduto nella sala conferenze della stazione di polizia, circondato dai miei colleghi e dal primogenito dei Todoroki, Touya, il nostro temuto e rispettato capo.

Sento una miscela di eccitazione e apprensione mentre ascolto l'Alpha dai capelli bianchi delineare la gravità del caso che ci aspetta.

"Gli Omega scomparsi non sono mai tornati a casa," annuncia Touya con voce ferma, il suo sguardo penetrante fissato su ognuno di noi. "E abbiamo ragione di credere che ci sia un motivo ben preciso dietro a queste scomparse."

La tensione nell'aria è palpabile mentre ci informa che gli Omega vengono rapiti per essere venduti all'estero ad Alpha prestigiosi. Il mio stomaco si contorce all'idea che giovani come me vengano trattati come merci da contrabbandare.

Con la guida ferma di Touya, ci immergiamo nell'indagine con determinazione e impegno. Trascorro giorni e notti analizzando prove, intervistando testimoni e tracciando i movimenti dei giovani scomparsi. Ogni dettaglio è importante, ogni indizio può portarci un passo più vicino alla verità. Anche quello più banale.

Mi trovo spesso a parlare con i familiari dei giovani scomparsi, cercando di offrire loro un po' di conforto mentre affrontano l'incertezza e il dolore.

"Stiamo facendo tutto il possibile per trovare suo figlio," assicuro a una madre disperata, stringendole la mano con fermezza. Anche lei Omega. Sono giorni che suo figlio, un ragazzo delle medie dalla folta chioma verde, non torna a casa. Ci ha dato una foto, che abbiamo appeso insieme alle altre: sono quasi una trentina di Omega in tutto.

Le notti si trasformano in giorni, e i giorni si trasformano in settimane, ma il mistero delle scomparse degli Omega rimane irrisolto. Nonostante i nostri sforzi incessanti, sembra che ogni pista che seguiamo ci conduca a un vicolo cieco. La frustrazione cresce dentro di me mentre mi rendo conto che potremmo non essere in grado di risolvere questo caso così presto come avevo sperato.

Ma il Sergente non molla mai, e nemmeno io. Continuiamo a spingerci avanti, affrontando ogni sfida con coraggio e determinazione. "Non possiamo permettere che chiunque ci fermi," mi dice Touya con fermezza, il suo sguardo ardente di determinazione. "Troveremo una soluzione a questo caso, ne sono certo."

La svolta tanto attesa sembra arrivare quando troviamo una pista che sembra promettente. Mi sento pieno di speranza mentre seguiamo questa nuova pista, convinto che finalmente potremmo risolvere il caso e portare giustizia a coloro che sono stati colpiti da questa terribile ingiustizia.

Ma quando siamo sul punto di fare l'arresto, le cose prendono una piega inaspettata. Siamo stati imbrogliati, e ci troviamo in un capannone vuoto, con solo le gabbie in ferro come testimonianza.

Lascio cadere le braccia lungo i fianchi e mi avvicino a una di quelle gabbie, trovando al suo interno solo una coperta e la scia di feromoni terrorizzati di uno degli Omega. "Sono andati via da poco..." mormoro, guardandomi intorno con occhi sgranati.

"Cazzo!" esclama l'Alpha, dando un pugno alla parete e con respiri affannosi si guarda intorno. "Eravamo così vicini!" esclama nuovamente, chinandosi vicino a una delle gabbie e afferra quello che sembra il peluche di un bambino.

"Signore..." sussurra un altro agente, avvicinandosi con cautela. "Sul retro sono stati trovati segni di pneumatici, sono freschi." dice schiarendosi la gola. "L'unico problema è che... si perdono le tracce vicino al bosco." balbetta, arretrando di qualche passo.

L'Alpha lo guarda e prende respiri profondi emanando involontariamente dei feromoni che mi obbligano a chinare la testa. "Siamo tutti stanchi... andate a casa. Domani all'alba ci lavoreremo a mente fresca."

Annuisco e osservo nuovamente quelle gabbie. "Spero che stiano tutti bene..." mormoro, sospirando per poi distogliere lo sguardo da quell'ammasso di ferro ed esco dal capannone.

Dopo aver salutato tutti i colleghi, mi dirigo verso la stazione di polizia per prendere i miei oggetti. La testa piena di pensieri e ipotesi su come se la stiano passando quei giovani Omega.

Le ombre del crepuscolo si allungavano lungo il vicolo deserto mentre procedevo con passo frettoloso. Avevo appena lasciato la stazione di polizia, esausto dopo una giornata di duro lavoro sull'indagine sulle scomparse degli Omega. La tensione nel mio corpo era palpabile, consapevole che anche nei momenti di apparente calma, il pericolo poteva essere in agguato dietro ogni angolo.

Le pareti dei palazzi sembravano stringersi su di me mentre procedevo, il suono dei miei passi risuonava contro i mattoni sporchi. Il cuore batteva forte nel petto, un misto di eccitazione e paura che mi faceva sentire più vivo che mai. Tuttavia, nonostante la mia determinazione, un senso di inquietudine mi bruciava dentro, come se qualcosa non andasse per il verso giusto.

Ad un tratto, un fruscio di passi echeggiò nel vicolo, facendomi irrigidire. Mi voltai di scatto, cercando di scorgere la fonte del suono nell'oscurità circostante. Ma prima che potessi reagire, una figura oscura emerse dalle ombre, una mano forte che mi afferrò con fermezza e mi tirò indietro.

"Che cosa...?" tentai di gridare, ma una mano venne premuta con forza sul mio viso, soffocando le mie parole.

Il profumo acre del cloroformio mi colpì, facendomi sentire le narici bruciare mentre il suo odore penetrante mi avvolgeva. Ero stato preso di sorpresa, la mia mente offuscata dal rapido susseguirsi degli eventi.

Il panno umido venne premuto con forza sul mio naso e sulla bocca, impedendomi di respirare. Cercai di resistere, di lottare contro il mio rapitore, ma la droga stava già facendo effetto. Le mie membra divennero pesanti, il mio corpo si rilassò involontariamente mentre il mondo intorno a me cominciava a svanire lentamente.

"Dannazione-" sussurro con voce strozzata, sentendo subito due paia di braccia afferrarmi e caricarmi su quello che sembra un furgone nero.

La mia mente era in tumulto, ma non riuscivo a muovere un muscolo. Ero impotente, completamente a mercé dei miei aguzzini. Il buio mi inghiottiva, avvolgendomi come una coperta gelida, mentre le mie ultime speranze svanivano nel nulla.

heylà! come state?

avete visto il nuovo anime Omegaverse BL? è una cosa strana carina! il titolo è "Tadaima, Okaeri", gli episodi nuovi dovrebbero uscire ogni lunedì pomeriggio, non ne sono molto sicura ^^'. 

cosa ne pensate del capitolo? scusatemi per gli eventuali errori/orrori di ortografia, ma non sono una scrittrice professionista, principalmente scrivo per divertimento (:

cosa ne pensate del capitolo? scusatemi per gli eventuali errori/orrori di ortografia, ma non sono una scrittrice professionista, principalmente scrivo per divertimento (:

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Amarti in Silenzio || DabiHawksTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon