Capitolo XVI

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Mi trovo in una stradina deserta, poco illuminata. Sto camminando con passo lento. Vedo una donna... Porta una mascherina che le copre la bocca da orecchio a orecchio. Probabilmente ha l'influenza o qualcosa del genere. A un certo punto lei si ferma di fronte a me e mi blocca il passaggio, fissandomi.
《Ehm... dovrei passare...》
《Dimmi, sono bella?》
《Come scusi?》
《Trovi che io sia bella?》

È... lo stesso incubo...
Perché continua a ripetersi..?

《Mi lascia passare, per favore?》
《Sono bella?》 Va bene le rispondo... i pazzi vanno assecondati.
《Sì, sei bella... Ora posso passare?》
Dico con tono seccato.
La donna non risponde, si toglie la mascherina. Ha...la bocca squarciata da orecchio a orecchio.
《Allora, sono bella?》indietreggio e comincio a sudare freddo.

Anna!》
Eh?
Anna! Sono qui!》
Mi volto e vedo Yamato, dall'altro lato della strada. Corre verso di me e mi tira prende per mano, portandomi via da lì. Tutto comincia a scomparire e a diventare bianco, e sento le sue parole che echeggiano nella mia testa.
Non sei sola.》

Mi sveglio, è notte fonda.
C'è solo la luna in cielo.

《..........》
Sorrido lievemente.

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La mattina...

Sono sul marciapiede davanti alla scuola, come al solito.
Ma questa volta Yamato non c'è.
E ti pareva.
Vabbè, fa niente.

La giornata trascorre normalmente, niente di speciale.
Suona la campanella dell'intervallo e mi avvio verso il retro. Passo davanti a una panchina, dove c'è seduto... Yamato? Guarda fisso davanti a sé, sembra molto pensieroso. Mi fermo di fronte a lui.

《Scusa, ma perché non ti sei fatto vivo stamattina?》
《Non è obbligatorio aspettare insieme. Perché me lo stai chiedendo?》Dice con freddezza.

Non mi aspettavo una risposta così fredda. Pensavo che mi avrebbe risposto scherzando o qualcosa del genere... mi ha spiazzato.

Beh, sai...volevo solo...ehm...ecco... penso che andrò a mangiare, ora...》
abbasso lo sguardo e ricomincio a camminare.

Mi siedo.
Perché ero così esitante? Insomma, bastava una semplicissima risposta...
Sarà solo nervoso, no?

《Anna.》
Mi volto.
《Scusami, non volevo risponderti in quel modo. Oggi sono di cattivo umore.》
《Non preoccuparti, non fa niente. Vuoi sederti qui?》
《Mm.》

Abbiamo mangiato un po' insieme.

《Posso farti una domanda?》
《Quale?》
《Perché sei di cattivo umore? Se non vuoi rispondere non fa niente.》
《Te lo dovrei dire lo stesso, quindi non ho problemi. Il fatto è che i miei genitori si vogliono rimettere insieme...》
《E cosa c'è di male?》
《Fammi finire, imbranata. Mia madre ha deciso che torneremo in Giappone.》
《Tornerete... in Giappone...?》
Rimarrò... di nuovo sola?

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Nota dell'autrice: Ehilà! Vorrei informarvi che la storia finirà tra un paio di capitoli. È abbastanza corta, lo so, ma non posso farla continuare all'infinito '^^. Comunque, non preoccupatevi, cercherò di scrivere un bel finale! Al prossimo capitolo!

And then, he came.Where stories live. Discover now