XV

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Non mi giro, non parlo, rimango immobile.
Suo padre mi ha imposto di stargli alla larga ma me lo ritrovo sempre fra i piedi, anche quando è l'ultima persona che desidero vedere o sentire!
Deglutisco sonoramente e mi alzo in piedi, continuando a dargli le spalle.
"Dove pensi di andare?"
La sua voce tuona alle mie spalle, esattamente come qualche minuto fa.
"Lasciami stare Thompson, fai finta che io non esista"
Stringo i pugni e mi allontano da lui, sperando non mi segua ma ovviamente fa l'esatto contrario.
Mi afferra il polso e mi costringe a girarmi verso di lui, non ho minimamente la forza di dimenarmi.
Sta per dire qualcosa ma si blocca, stringendo ulteriormente il mio polso.
Che diamine gli è preso?
"Perché hai addosso l'odore di mio padre."
Domanda truce, al che mi porta a sgranare gli occhi.
L'ha sentito? Quell'alpha è riuscito a sottomettermi talmente tanto da aver lasciato il suo odore sul mio corpo? Non è possibile.
"Non può essere..."
Non mi accorgo nemmeno di aver pensato a voce alta, ciò lo porta a lasciare il mio polso ed allontanarsi bruscamente dal mio corpo.
Percepisco tensione e rabbia ma perché sta reagendo in questo modo?
"Zachariah aspetta! Dove stai andando?"
Cerco di raggiungerlo ma il suo passo è fin troppo veloce rispetto al mio e lui, dal canto suo, non sembra darmi ascolto.
"Zachariah!"
Si ferma all'improvviso, costringendomi a fare lo stesso a qualche passo di distanza dalle sue spalle.
"Ti ha messo gli occhi addosso."
La sua calma è disarmante ma che significa che mi ha messo gli occhi addosso?
"Ed ha lasciato il suo odore su di te per costringere il mio lupo a starti lontano"
Si volta verso di me e cammina verso il mio corpo, tenendo lo sguardo fisso nel mio.
Ciò mi porta ad indietreggiare di qualche passo, cosa totalmente inutile poiché mi raggiunge con pochi passi.
Non dice una parola ed io non ho la minima intenzione di allontanarmi né tanto meno di parlare.
Mi sento stregato dal suo sguardo, quasi come se mi stesse costringendo a rimanere lì.
Mi poggia una mano sulla guancia, poi la fa scendere verso il mio collo, dove avvicina il volto pericolosamente.
Quasi involontariamente piego la testa di lato per lasciare che sfiori il mio collo con le sue labbra e lo fa, bacia le mie carni ora bollenti per via della sua vicinanza.
Lo sento sospirare, prima di lasciare l'ennesimo bacio lento sul punto più sensibile di noi omega.
Vuole forse mordermi?
Dinanzi a questo pensiero, un ansimo abbandona le mie labbra e questo lo fa allontanare quasi come se si fosse realmente accorto di quel che stava facendo.
Si allontana velocemente da me e, senza emettere alcun suono, se ne va.
Mi lascia lì, da solo.
Ed io non riesco a far altro se non guardarlo scomparire tra le siepi e massaggiarmi la parte del collo dove le sue labbra si sono poggiate, quasi come se bruciasse.

                               ***

"Finalmente sei tornato! Dove sei stato?"
Mi ammoina Christopher una volta rientrato a casa ma non riceve nessuna risposta.
Sono fin troppo confuso per poter rispondere alla sua domanda.
È come se Zachariah si sia portato via un quarto della mia razionalità e stabilità emotiva.
L'unica cosa che riesco a percepire è la voglia di averlo accanto, dio che pensiero riluttante.
Cammino verso le scale, sentendo Christopher borbottare qualcos'altro ma non ci do minimamente peso.
Non capirebbe minimamente.
"Non cadere nella sua trappola, Axel"
La voce di Tyson, ora più seria del solito, mi fa bloccare e tentennare a metà della scalinata.
"So quello che faccio"
Esce flebile dalle mie labbra e scappo via verso la mia stanza.
Una volta chiusa la porta alle mie spalle, scivolo su essa sedendomi sul pavimento con le ginocchia poggiate al petto.
No, non so minimamente quel che sto facendo e forse non voglio davvero saperlo

Chemical attraction | 𝚘𝚖𝚎𝚐𝚊𝚟𝚎𝚛𝚜𝚎Where stories live. Discover now