Nove

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Il mattino dopo, fanno colazione insieme ad Eli come se fosse la cosa più naturale del mondo. Così come con naturalezza Eli gli dice, quando Logan va via, “lui mi piace molto. Potrebbe essere perfetto per te”.

Derek non ha nemmeno modo di rispondergli perché qualcuno suona il campanello appena l’auto di Logan si allontana. E non è nemmeno stupito di chi si ritrova davanti.

“Isaac” lo accoglie. “Cosa ti porta qui?”

Eli, nel mentre, li sorpassa uscendo di corsa di casa, diretto dai suoi amici.
Isaac non risponde, ma va in cucina e come fosse casa sua afferra il caffè e una tazza, sedendosi poi su un bancone.

“Cosa sta succedendo tra te e Stiles? Cos’era quella scenetta di ieri? Sembravate una coppietta che si fa una scenata di gelosia.”

Derek si lascia cadere su una sedia. “Non è successo nulla. Abbiamo solo passato del tempo insieme e posso parlare di ciò che provo io, non di quello che sente lui, perché non lo capisco e confonde anche me.”

“Tu cosa provi?” è la domanda diretta del biondo e Derek sa che con lui può e deve essere sincero.

“È il mio compagno” ammette. “Il compagno del mio lupo.”

Lo sguardo di Isaac è allibito. “Che ti piacesse era palese, ma questo è…”

“Un fottuto casino” finisce la frase Derek. “Non so come uscirne.”

Isaac sembra riflettere. “E se non fosse necessario? Stiles ieri bruciava di gelosia, si sentiva a chilometri. Se avesse potuto, avrebbe incenerito Logan e te.”

Derek annuisce.

“E vi siete detti cose poco carine” continua. “E non è in nessun albergo, ho visto Lydia in centro stamattina.”

“Quindi sono stato io quello più stronzo.”

“E lui è quello sposato. Siete pari. Cosa intendi fare?”

Derek prende la tazza e si versa anche lui del caffè.
“Niente” dice. “È sposato.”

Finiscono il caffè in silenzio e poi Isaac si alza per andarsene. Poi però sembra ripensarci e torna in cucina. "Sono stato un pessimo Beta, vero?"

E glielo domanda con quegli occhi da cucciolo che lo fanno sembrare di nuovo il ragazzino spaventato che Derek ha conosciuto. Gli si avvicina e gli passa una mano tra i ricci biondi. "Hai la tua famiglia a cui devi pensare. Questi sono mesi di cambiamenti e assestamenti per voi come coppia e come famiglia. Non esserti reso conto di quello che mi stava succedendo non ti rende un cattivo Beta. Non lo sei mai stato."

Isaac lo abbraccia di slancio e lo stringe come poche volte ha fatto. Derek ricambia pensando che un po' gli mancano gli anni in cui erano un branco allo sbando ma, forse, più unito. Lo lascia andare solo quando è sicuro che sia sparita ogni traccia di senso di colpa in Isaac e poi si lascia andare contro il lavandino: è ancora mattina eppure si sente già esausto.

L'odore che lo invade solo qualche minuto dopo gli fa capire che il peggio deve ancora arrivare. "È aperto" urla senza nemmeno farlo suonare.

"Ciao, Derek."

La sua voce è un sussurro ma Derek si sente scuotere dentro. Dovrebbe girarsi, sa che dovrebbe, ma il solo pensiero di vederlo lo paralizza. Stringe le mani sul bordo del piano della cucina facendolo scricchiolare. "Pensavo fossi partito."

"Ho mentito."

"Perché?"

"Credo... penso volevo ferirti."

"Perché?" gli domanda di nuovo Detek trovando la forza di voltarsi.

Stiles è in piedi davanti a lui, le mani a torturare le pellicine attorno alle unghie come faceva anni prima quando era in ansia. Gli occhi sono stanchi, cerchiati di rosso, spenti. A Derek non piace vederlo così. "Quando ho visto che vi stavate baciando sono esploso."

Derek si passa una mano sul viso stanco quanto lui. "Cosa ti aspetti che faccia, Stiles. Che passi la mia vita in attesa che tu abbia del tempo per me? Che tu possa darmi quello che voglio? Ho anch'io dei bisogni."

"È di questo che si tratta? Hai portato Logan solo perché hai bisogno di scopare?"

"Stiles..."

Ma Stiles non sembra intenzionato a lasciarlo parlare ancora. Si avvicina a lui a grandi passi mentre si sfila la maglia. "Avanti, Derek, scopami. Se questo è quello di cui hai bisogno, fallo."

Tutto si sarebbe aspettato tranne quello. Derek è incredulo mentre sente il lupo ululare, gli artigli premere per uscire così come le zanne. "Rivestiti" ringhia troppo vicino a perdere il controllo.

Ma Stiles non sembra intenzionato a torarsi indietro. Anzi, si slaccia anche i pantaloni abbassandoseli assieme ai boxer, restando completamente nudo davanti a Derek che non riesce a distogliere gli occhi da quel corpo che ha immaginato di avere fin troppe volte. "Mi hai detto che se te lo avesso chiesto lo avresti fatto. Te lo sto chiedendo, Der. Scopami!"

Derek ringhia assalendogli le labbra. Lo bacia con urgenza, passione e anche rabbia. Si sente quasi un pupazzo nelle mani di Stiles ma non riesce a negargli qualsiasi cosa gli chiede. Gli graffia i fianchi con gli artigli. Stiles geme facendogli contrarre l'erezione stretta nei pantaloni. "Mi farai diventare pazzo" gli sussurra nell'orecchio baciandogli poi il collo.

Stiles sospira. "Io penso di esserlo già diventato" risponde buttando la testa all'indietro.

Il corpo di Stiles è meraviglioso, reagisce ad ogni tocco di Derek che vorrebbe continuare ad accarezzarlo, morderlo e baciarlo. Le mani di Stiles si appoggiano sulle sue guance bloccandogli i movimenti per poterlo guardare negli occhi. "Fai piano" lo prega.

Derek appoggia la fronte alla sua. "Sei sicuro di volerlo fare? Possiamo ancora fermarci. Possiamo fermarci in qualsiasi momento."

Stiles si morde un labbro. "Ho solo paura di quello che succederà dopo" ammette.

Derek deve far leva su tutta la sua forza di volontà per staccarsi da Stiles. Gli accarezza una guancia per poi baciargli la fronte. "Non posso farlo, Stiles. Mi dispiace. Tu... sei il mio compagno. E questo è un fottuto casino. Non è colpa di nessuno dei due ma se ora venissi a letto, se... se facessi l'amore con te sarei destinato a perdere la ragione. E non posso permettermelo."

Stiles sembra andare in mille pezzi davanti a lui. Lo vede rivestirsi mentre le mani gli tremano così tanto da faticare ad allacciarsi i jeans. Ha la testa bassa e Derek lo vede asciugarsi velocemente una lacrima. "Cosa posso fare?"

Derek gli mette un dito sotto al mento per fargli alzare lo sguardo. Ha gli occhi liquidi e Derek vorrebbe solo poterci annegare dentro. "Non hai nessun obbligo nei miei confronti. Mi dispiace avertelo detto ma..."

Stiles gli poggia le dita sulle labbra interrompendolo. "Hai fatto bene a dirmelo. Non sentirti in colpa per questo. E mi dispiace se ti ho fatto sentire usato da me. Per quanto può contare, non sarei andato con nessuno che non fossi tu."

Derek gli bacia le dita. "Ho solo bisogno che tu sappia quello che vuoi. Chi vuoi. Sia che sia Lydia sia che sia io."

Stiles lo abbraccia aggrappandosi a lui come se fosse l'ultima volta che può farlo. Derek sente che vorrebbe parlare ma un singhiozzo scuote il suo corpo. Derek lo stringe ancora più forte. "Scusa per quello che ti hi detto ieri. E anche per aver origliato quella conversazione privata tra te e Lydia."

Stiles non risponde ma prende profondi respiri fino a quando non riesce a calmarsi. Poi si stacca da Derek. "Ci vediamo" sussurra per poi andarsene senza riuscire a guardarlo. Entrambi con la consapevolezza che potrebbe essere una menzogna.

E sai come farmi impazzireNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ