John Chau e l'isola di North Sentinel

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L'isola di North Sentinel è considerata uno dei posti più pericolosi al mondo perché ci vive la tribù dei Sentinelesi, un popolo indigeno che rifiuta qualsiasi contatto con l'esterno e arriva ad attaccare e uccidere chiunque provi ad avvicinarsi all'isola.

John Allen Chau era un missionario cristiano evangelico che si propose l'obiettivo di convertire i Sentinelesi; si era sottoposto a un addestramento consistente nel convertire un finto villaggio nativo ostile e riteneva l'isola di North Sentinel "l'ultima roccaforte di Satana sulla Terra". Si preparò vaccinandosi e imparando la lingua, dopodiché pagò due pescatori l'equivalente di circa 335 dollari affinché lo portassero all'isola, dal momento che la legge vietava qualsiasi tentativo di contatto. Si dichiarava consapevole del rischio di morte e, in un diario, pregò a chi leggeva di non prendersela con Dio o con i Sentinelesi se fosse stato ucciso e di non recuperare il suo corpo.

Chau provò due volte ad avvicinarsi all'isola, venendo messo in fuga dai comportamenti dei Sentinelesi, che reagirono con scetticismo, ilarità e ostilità ai suoi approcci amichevoli; un indigeno arrivò a tirargli addosso una freccia che si conficcò nella Bibbia che Chau reggeva davanti al petto.

Il 17 novembre, Chau tentò un ultimo approccio, ordinando stavolta ai pescatori di essere lasciato sull'isola. Venne immediatamente ucciso a suon di frecce e il suo corpo seppellito sulla spiaggia. Nonostante gli sforzi delle autorità, non fu possibile recuperare il cadavere. I pescatori coinvolti vennero arrestati e si generarono numerosi dibattiti sulla responsabilità della comunità missionaria di Chau per la visione estremizzata nella conversione che gli aveva inculcato.

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